BMW iX3 e la rivoluzione V2G: l’auto elettrica che fa risparmiare fino a 720 euro l’anno

Scopri il sistema Vehicle-to-Grid di BMW iX3: risparmia fino a 720 euro l’anno, percorri 14.000 km gratis e contribuisci alla rete energetica intelligente.

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 11 set 2025
BMW iX3 e la rivoluzione V2G: l’auto elettrica che fa risparmiare fino a 720 euro l’anno

Un nuovo scenario si apre per la mobilità sostenibile in Europa: non solo auto che riducono le emissioni, ma veicoli capaci di produrre valore concreto per i loro proprietari e per l’intero sistema energetico. In Germania, grazie a una collaborazione d’avanguardia tra BMW ed EON, prende vita un progetto destinato a rivoluzionare il modo in cui pensiamo e utilizziamo le auto elettriche. Al centro di questa innovazione c’è la iX3, il SUV elettrico della casa bavarese, primo modello a integrare un sistema Vehicle to Grid (V2G) su larga scala, capace di trasformare la semplice ricarica in una fonte di bonus economico e di partecipazione attiva alla stabilità della rete.

Immaginate di poter ricevere fino a 720 euro l’anno semplicemente collegando la vostra auto elettrica alla wallbox di casa nei momenti di inutilizzo. Non è fantascienza, ma la realtà offerta dal nuovo sistema sviluppato da BMW in partnership con EON. Grazie alla tecnologia bidirezionale, la batteria della iX3 non solo accumula energia, ma la restituisce alla rete energetica intelligente quando questa ne ha più bisogno. In questo modo, il veicolo diventa una vera e propria risorsa attiva per la comunità, offrendo ai proprietari la possibilità di monetizzare le soste e di contribuire in modo tangibile alla transizione verso un’energia più pulita e sostenibile.

Il funzionamento del sistema Vehicle to Grid è sorprendentemente intuitivo: quando la vettura è parcheggiata e collegata alla BMW Wallbox Professional, un software intelligente gestisce i flussi energetici, decidendo in autonomia quando immagazzinare energia e quando restituirla alla rete. Il risultato? Un incentivo economico che può arrivare a coprire il costo di circa 14.000 chilometri di percorrenza annua sotto forma di ricariche gratuite. Si tratta di un’opportunità concreta per ridurre i costi di gestione dell’auto elettrica e, allo stesso tempo, di un modo per incentivare una partecipazione attiva e consapevole degli utenti alla gestione delle risorse energetiche.

Oltre al vantaggio economico diretto, il sistema offre agli utenti un controllo totale sulla ricarica. Attraverso un’interfaccia dedicata, è possibile impostare preferenze personalizzate e stabilire le priorità di utilizzo, adattando il funzionamento della vettura alle proprie esigenze quotidiane. Particolare attenzione è stata riservata anche alla salute della batteria: il software include algoritmi di protezione avanzati, in grado di evitare cicli di carica e scarica potenzialmente dannosi, prolungando così la vita utile del veicolo e garantendo prestazioni costanti nel tempo.

Il vero salto di paradigma, tuttavia, risiede nel nuovo ruolo attribuito all’auto elettrica: non più semplice mezzo di trasporto, ma elemento attivo di una rete energetica intelligente. Grazie all’integrazione con il sistema nazionale, ogni veicolo diventa un piccolo accumulatore diffuso, capace di stabilizzare la rete nei momenti di picco e di favorire l’integrazione delle energie rinnovabili. Un passo avanti fondamentale per la resilienza del sistema elettrico e per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

La visione di BMW non si ferma qui. L’azienda ha già annunciato l’intenzione di estendere progressivamente questa tecnologia ad altri modelli della propria gamma, creando un vero e proprio ecosistema in cui auto elettriche, impianti fotovoltaici domestici e sistemi di domotica possano dialogare tra loro in modo intelligente. L’obiettivo è offrire ai clienti vantaggi economici sempre più concreti e contribuire, al tempo stesso, alla sostenibilità dell’intero sistema energetico.

Questa innovazione rappresenta un passo concreto verso un futuro in cui la mobilità sostenibile non solo riduce l’impatto ambientale, ma genera anche un ritorno economico tangibile per chi la sceglie. Il modello tedesco, promosso da BMW ed EON, potrebbe presto fare scuola anche in altri paesi europei, aprendo la strada a una nuova era della mobilità elettrica, più intelligente, partecipativa e vantaggiosa per tutti.

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