Diesel in rialzo e benzina altalenante: i prezzi instabili dei carburanti

Benzina e diesel, prezzi altalenanti: Eni riduce, Tamoil aumenta. Tutte le ultime rilevazioni su self service, servito, Gpl e metano

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 15 lug 2025
Diesel in rialzo e benzina altalenante: i prezzi instabili dei carburanti

Il mercato italiano dei prezzi carburanti continua a sorprendere con oscillazioni che mettono a dura prova la pazienza degli automobilisti. Tra aumenti improvvisi, ribassi inaspettati e una marcata frammentazione tra le diverse compagnie, la situazione alla pompa resta quanto mai incerta. Se da un lato la benzina mostra un andamento altalenante, il diesel prosegue la sua corsa al rialzo, delineando uno scenario in cui le strategie delle aziende sembrano rispondere più alle pressioni internazionali che a una reale logica di mercato.

Il quadro complessivo

Le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana restituiscono un quadro complesso: mentre Eni ha scelto di ridurre di un centesimo il prezzo consigliato della benzina, Tamoil ha optato per la direzione opposta, aumentando la stessa cifra. Questa divergenza mette in luce la forte instabilità del settore, in cui ogni compagnia sembra seguire una propria strategia per far fronte alle continue tensioni geopolitiche e alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborati su un campione di circa 18mila distributori, la benzina in modalità self service si attesta su una media di 1,732 euro al litro. Una cifra che però varia sensibilmente tra le diverse tipologie di distributori: le compagnie tradizionali propongono un prezzo medio di 1,738 euro/litro, mentre le pompe bianche – ovvero i distributori indipendenti – offrono un prezzo più vantaggioso, pari a 1,721 euro/litro. In questo contesto, il diesel in modalità self service ha raggiunto 1,668 euro/litro, segnando un lieve incremento rispetto al giorno precedente e confermando una tendenza al rialzo che sembra ormai consolidata.

La differenza tra self e servito

La scelta tra self service e servito incide in modo rilevante sul portafoglio degli automobilisti. Chi opta per il servito si trova a pagare la benzina a 1,874 euro/litro, con una forbice che va da 1,916 euro/litro delle grandi compagnie fino a 1,792 euro/litro delle pompe bianche. Il diesel servito continua a registrare aumenti, raggiungendo 1,809 euro/litro, in crescita di un centesimo rispetto alla giornata precedente. Queste differenze, seppur apparentemente contenute, si riflettono in modo significativo sulle spese annuali delle famiglie italiane, specie per chi percorre molti chilometri ogni giorno.

Anche gli altri carburanti presentano dinamiche eterogenee. Il Gpl servito mostra una leggera flessione, scendendo a 0,703 euro/litro, mentre il metano resta stabile a 1,440 euro/kg. Sul fronte del Gnl, invece, si registra un rincaro di un centesimo, che porta il prezzo a 1,278 euro/kg. Questi valori confermano come il mercato sia attraversato da continue variazioni, spesso legate a fattori esterni come le tensioni sui mercati internazionali delle materie prime e le dinamiche valutarie.

Come va in autostrada

Il capitolo autostrade merita un’attenzione particolare, in quanto i prezzi risultano sensibilmente più elevati rispetto alla rete ordinaria. Sulle autostrade, la benzina self service costa in media 1,829 euro/litro, mentre la modalità servito fa lievitare il prezzo fino a 2,094 euro/litro. Il diesel self service si posiziona a 1,781 euro/litro, che salgono a 2,048 euro/litro con il servito. Anche per il Gpl, il prezzo sulle autostrade si attesta a 0,841 euro/litro, mentre il metano raggiunge 1,509 euro/kg e il Gnl si porta a 1,359 euro/kg. Questi numeri evidenziano come la scelta del punto vendita e della modalità di rifornimento possa avere un impatto significativo sulla spesa complessiva, soprattutto per chi viaggia frequentemente sulle arterie principali del Paese.

Le variazioni, che a prima vista possono sembrare minime, hanno in realtà un peso non trascurabile sui bilanci delle famiglie, in un periodo in cui il potere d’acquisto è già messo a dura prova dall’inflazione e dal caro vita. La differenza di prezzo tra le diverse tipologie di distributori rappresenta una concreta opportunità di risparmio per i consumatori più attenti, che possono approfittare delle offerte delle pompe bianche o scegliere il self service per ridurre la spesa. Tuttavia, le continue oscillazioni dei prezzi carburanti rendono necessario un monitoraggio costante e una certa flessibilità nelle abitudini di rifornimento.

Guardando al futuro, il mercato resta in attesa delle prossime mosse delle compagnie e delle possibili ripercussioni delle quotazioni internazionali sui listini italiani. In un contesto così mutevole, la trasparenza e l’informazione diventano strumenti fondamentali per aiutare gli automobilisti a orientarsi e a fare scelte più consapevoli, nell’ottica di contenere i costi e affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane legate alla mobilità.

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