Niente più auto a benzina in TV, stop alla pubblicità in Spagna

Mercato auto elettriche in Italia: tra disinformazione, incentivi e divieti pubblicitari, confronto con le strategie di Spagna e Francia

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 11 lug 2025
Niente più auto a benzina in TV, stop alla pubblicità in Spagna

Nel panorama europeo della mobilità sostenibile, l’Italia si trova a dover affrontare una sfida significativa: mentre diversi paesi accelerano verso una rivoluzione verde, il nostro paese sembra ancora impantanato tra disinformazione, scetticismo e strategie poco incisive. Il mercato delle auto elettriche in Italia, infatti, continua a mostrare segnali di ritardo rispetto a realtà più dinamiche come la Spagna, la Francia, l’Olanda, la Gran Bretagna, la Cina e la Norvegia, dove le vetture a zero emissioni stanno conquistando fette di mercato sempre più ampie.

La diffusione delle BEV (Battery Electric Vehicles) nel nostro paese rimane ancora marginale, frenata soprattutto da una carenza di informazioni affidabili che alimenta miti e pregiudizi riguardo a costi di acquisto, autonomia reale e infrastrutture di ricarica. Questa situazione non solo limita le scelte dei consumatori, ma contribuisce anche a rafforzare una diffidenza culturale verso le nuove tecnologie, in netto contrasto con quanto avviene nei paesi europei più avanzati sul fronte dell’innovazione automobilistica.

Niente più spot in Tv

Un esempio emblematico di questo divario arriva proprio dalla Spagna, dove il governo sta lavorando a un disegno di legge che potrebbe segnare una svolta storica: si tratta del divieto pubblicità per i veicoli a combustione interna e per i voli nazionali, un provvedimento che si ispira, almeno in parte, all’esperienza già avviata in Francia. L’obiettivo dichiarato delle autorità spagnole è quello di trasferire la responsabilità del cambiamento dai singoli cittadini ai produttori e agli operatori del settore, promuovendo soluzioni di trasporto più ecologiche e riducendo l’impatto ambientale senza imporre divieti diretti agli utenti finali.

Questa strategia rappresenta un cambio di paradigma importante: invece di limitarsi a incentivare l’acquisto di auto elettriche attraverso misure economiche, si punta a una trasformazione culturale, sostenuta da campagne di sensibilizzazione e da una normativa più stringente. In questo contesto, il ruolo dell’informazione risulta cruciale: solo una comunicazione chiara e trasparente può contribuire a dissipare i dubbi che ancora circondano la mobilità elettrica e favorire una transizione consapevole verso modelli di consumo più sostenibili.

La situazione in Italia

In Italia, al contrario, il dibattito sulla mobilità sostenibile fatica a decollare. Nonostante si parli di possibili incentivi fino a 11.000 euro per l’acquisto di veicoli elettrici, manca ancora una strategia organica capace di affrontare in modo sistematico il divario informativo e culturale che ci separa dagli altri paesi europei. La mancanza di una visione d’insieme e di campagne di sensibilizzazione mirate rende difficile scardinare la diffidenza radicata nei confronti delle nuove tecnologie e delle opportunità offerte dalla transizione energetica.

La situazione italiana si inserisce così in un quadro europeo sempre più polarizzato: da un lato, nazioni come la Spagna e la Francia che scelgono la via della regolamentazione e della promozione attiva delle alternative ecologiche, dall’altro paesi come l’Italia, dove le politiche pubbliche faticano a tenere il passo con le sfide ambientali e le richieste del mercato globale. Il rischio, per il nostro paese, è quello di restare indietro non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche in termini di competitività industriale e di qualità della vita urbana.

Incentivi per auto elettriche

Guardando alle esperienze estere, emerge con chiarezza come la combinazione di incentivi economici, normative mirate e una comunicazione efficace possa rappresentare la chiave per superare le resistenze culturali e accelerare la diffusione delle auto elettriche. La strada verso una mobilità sostenibile passa necessariamente attraverso un cambio di mentalità collettivo, che deve essere guidato da politiche pubbliche lungimiranti e da un’informazione puntuale e autorevole.

In conclusione, se l’Italia vuole davvero colmare il gap che la separa dalle realtà più avanzate, è indispensabile investire non solo in incentivi economici, ma anche in iniziative di sensibilizzazione e in una normativa più ambiziosa, seguendo l’esempio di paesi come la Spagna e la Francia. Solo così sarà possibile trasformare la disinformazione e la diffidenza in consapevolezza e partecipazione attiva alla rivoluzione della mobilità elettrica.

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