Blocco Diesel Euro 5 a Roma: cosa cambia e le possibili deroghe
Dal 1 novembre 2025 a Roma stop ai diesel Euro 5 in Fascia Verde. Tutte le novità sulla mobilità urbana nella Capitale e le possibili deroghe.
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A Roma si avvicina una svolta significativa per la mobilità urbana: la conferma del blocco circolazione per le auto diesel Euro 5 all’interno della Fascia Verde a partire dal 1° novembre 2025 rappresenta un passaggio chiave nella lotta all’inquinamento cittadino. Mentre diverse regioni del Nord Italia, come Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, hanno ottenuto una proroga delle restrizioni fino al 2026, la Capitale si distingue per la scelta di non rinviare l’entrata in vigore del provvedimento. Una decisione che avrà ripercussioni concrete su migliaia di automobilisti e sulle imprese che operano nella città.
Secondo quanto previsto dall’Aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità aria, recentemente approvato dalla giunta Rocca, a partire dal prossimo autunno i veicoli diesel Euro 5 e le auto a benzina fino a Euro 2 non potranno più accedere alla Fascia Verde dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria compresa tra le 8:30 e le 18:30. Si tratta di un salto notevole rispetto alle limitazioni attualmente in vigore, che interessano principalmente i veicoli diesel fino a Euro 3, segnando così una svolta nella politica ambientale della città.
Le nuove restrizioni non si limiteranno solo alle automobili private: anche i veicoli commerciali diesel delle categorie N1, N2 e N3 saranno coinvolti dal blocco circolazione. L’impatto di questa misura si preannuncia significativo, coinvolgendo sia cittadini che imprese, e sollevando interrogativi sulle conseguenze sociali ed economiche della transizione verso una mobilità più sostenibile.
La Regione Lazio ha sottolineato come la scelta di mantenere la scadenza del 2025 rientri in una strategia più ampia per ridurre i livelli di particolato e biossido di azoto, considerati tra i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità aria e tutelare la salute dei cittadini, anche a costo di scelte impopolari.
Un elemento di novità, però, emerge nella gestione della transizione: la possibilità per Roma Capitale di richiedere una deroga rispetto al semplice blocco dei veicoli più inquinanti. L’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri ha già annunciato l’intenzione di presentare alla Regione un piano alternativo, che potrebbe includere il potenziamento del trasporto pubblico, incentivi per la mobilità elettrica e interventi sulle infrastrutture cittadine. Questa flessibilità apre scenari inediti per la città, lasciando intravedere la possibilità di un approccio più equilibrato e meno penalizzante per chi si sposta quotidianamente in auto.
L’eventuale deroga rappresenterebbe una risposta concreta alle richieste delle associazioni di categoria e dei comitati cittadini, che da tempo sollecitano soluzioni in grado di coniugare le esigenze di tutela ambientale con quelle di mobilità e sostenibilità economica. In questo contesto, il dialogo tra istituzioni, cittadini e stakeholder diventa fondamentale per individuare percorsi condivisi e strategie efficaci.
Resta comunque forte l’incertezza tra gli automobilisti romani, che si trovano di fronte alla necessità di rivedere le proprie abitudini di spostamento o valutare la sostituzione dei veicoli più datati e inquinanti. La prospettiva di un blocco circolazione così esteso pone la città davanti a una sfida complessa: conciliare la transizione verso una mobilità sostenibile con la salvaguardia del tessuto sociale ed economico locale.
Il dibattito attorno al blocco dei diesel Euro 5 si preannuncia acceso nei prossimi mesi, destinato a occupare un posto di rilievo nell’agenda politica locale. Le decisioni che verranno prese avranno effetti di lungo periodo non solo sulla qualità aria e sulla salute pubblica, ma anche sulla competitività delle imprese e sulla qualità della vita dei cittadini. Sarà fondamentale investire in pianificazione, infrastrutture e innovazione per accompagnare la città verso un futuro più pulito e sostenibile, senza lasciare indietro nessuno.
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