Scappa dalla polizia con BMW M5 arancione 'clownfish': riconosciuto e multato

A Modesto, una BMW M5 arancione è stata sequestrata dopo un inseguimento a oltre 160 km/h. Il colore unico ha permesso la facile identificazione. Multa e deposito oltre i 2.000 dollari

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 9 lug 2025
Scappa dalla polizia con BMW M5 arancione 'clownfish': riconosciuto e multato

Un inseguimento ad alta tensione, una berlina tedesca dal colore impossibile da ignorare e un epilogo che fa riflettere: questa è la storia di una BMW M5 arancione, protagonista di una fuga rocambolesca e di una lezione che ogni appassionato di personalizzazioni automobilistiche dovrebbe tenere a mente. Siamo a Modesto, in California, dove un automobilista ha deciso di mettere alla prova la sua fortuna – e le prestazioni della sua vettura – sfidando le autorità locali con una fuga a tutto gas.

Livrea troppo sargiante

La scena sembra uscita da un film d’azione: una BMW M5 con una livrea “clownfish”, ovvero un arancione brillante, non catalogato tra le colorazioni ufficiali della casa bavarese, sfreccia a oltre velocità da capogiro, superando i 160 km/h per evitare un controllo stradale. Inizialmente, la strategia sembra funzionare: il conducente riesce a far perdere le proprie tracce, lasciando gli agenti con un pugno di mosche. Tuttavia, quella che avrebbe dovuto essere la caratteristica distintiva dell’auto – la sua verniciatura unica e sgargiante – si trasforma ben presto nel suo più grande svantaggio.

Il giorno seguente, le forze dell’ordine non hanno alcuna difficoltà a rintracciare la vettura. Sui social media, gli agenti commentano con sarcasmo: “Si fa notare”, alludendo proprio all’irresistibile visibilità della BMW M5. L’auto, infatti, è stata identificata quasi istantaneamente, grazie a una verniciatura che sembra essere originale e non una semplice pellicola applicata successivamente. Questo dettaglio ha permesso alle autorità di ottenere rapidamente un mandato per il sequestro della vettura, mettendo così fine alla breve avventura del proprietario.

Le dure sanzioni

Le conseguenze per l’automobilista non si sono fatte attendere. Oltre alla sanzione per eccesso di velocità, la BMW M5 è stata posta sotto sequestro per un mese intero. A questo si aggiungono i costi di deposito, che variano tra i 39 e i 65 dollari al giorno. Facendo due conti, il proprietario si trova ora a dover affrontare una spesa che potrebbe facilmente superare i 2.000 dollari, una cifra che, per molti, equivale al valore di diverse auto usate in buone condizioni. E questo senza considerare le ulteriori sanzioni amministrative che potrebbero essere comminate in seguito.

L’episodio di Modesto offre uno spunto di riflessione particolarmente interessante sul tema delle personalizzazioni vistose. Da un lato, rendere la propria vettura unica e immediatamente riconoscibile può essere motivo di orgoglio e distinzione tra gli appassionati. Dall’altro, però, questa scelta può rivelarsi un’arma a doppio taglio: in caso di infrazioni, l’originalità estetica si trasforma in un elemento autoincriminante, facilitando il lavoro delle forze dell’ordine e rendendo praticamente impossibile passare inosservati.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che una BMW M5 si trova al centro di storie simili. Questo modello, noto per le sue prestazioni eccezionali e la sua versatilità, ha spesso attirato l’attenzione di chi cerca emozioni forti al volante. Tuttavia, il caso della berlina arancione di Modesto evidenzia in modo lampante quanto sia sottile il confine tra il desiderio di distinguersi e la necessità di agire con prudenza. La potenza di una vettura come la BMW M5, unita a una scelta cromatica fuori dagli schemi, può infatti trasformarsi rapidamente da motivo di vanto a fonte di guai, soprattutto quando viene infranta la legge.

Questa vicenda californiana ci ricorda che l’equilibrio tra prestazioni, originalità e responsabilità è più delicato di quanto si possa pensare. Se da un lato le personalizzazioni audaci possono accendere i riflettori su una vettura e farla entrare nel mito tra gli appassionati, dall’altro rischiano di diventare il peggior nemico di chi decide di oltrepassare i limiti imposti dal codice della strada. In fondo, la storia della BMW M5 arancione insegna che la vera unicità, talvolta, si paga a caro prezzo – non solo in termini economici, ma anche in termini di conseguenze legali e morali.

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