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Auto storiche: ASI entra negli Stati Generali del Patrimonio Italiano

Una Commissione Motorismo Storico, con alla guida il presidente di ASI Alberto Scuro, va ad aggiungersi alle undici già esistenti nel neonato “parlamentino” di tutela delle eccellenze culturali chiamate a contribuire al rilancio del sistema economico nazionale.

Il motorismo storico costituisce un elemento determinante per lo sviluppo del Sistema Paese. Per questo fa piacere la notizia dell’ingresso ufficiale del comparto “vintage” dei trasporti fra i settori di tutela da parte degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, iniziativa di recentissima istituzione (è stata creata nella primavera 2021) che si prefigge il compito di redigere programmi operativi e strategici indirizzati a rendere il patrimonio architettonico, artistico, storico e culturale uno dei “punti di forza” dell’economia italiana.

Alla guida della Commissione Motorismo Storico nel novero degli Stati Generali del Patrimonio Italiano è Alberto Scuro, presidente di ASI-Automotoclub Storico Italiano.

L’incarico era stato annunciato alla recente Convention di Roma

L’annuncio della nomina, a cura del presidente degli “Stati Generali” Ivan Drogo Inglese e resa nota attraverso un comunicato ufficiale ASI, era avvenuto lo scorso 25 novembre, a Roma, in occasione del convegno nazionale “Fenomeno Classiche: i veicoli storici come risorsa del Sistema Paese” promosso dallo stesso Automotoclub Storico Italiano ed al quale avevano preso parte i delegati degli oltre 300 Club federati ASI presenti sul territorio italiano, ed una nutrita rappresentanza parlamentare. Tutte presenze di assoluto rilievo, in quanto i Club nazionali di motorismo storico costituiscono il primo fondamentale elemento della “liaison” fra la “base” degli appassionati (ovvero possessori di veicoli storici, artigiani, professionisti del settore) e le istituzioni; e questi ultimi hanno il compito di ascoltare le indicazioni e le richieste della base stessa, per poi trasformarle in provvedimenti politici.

Obiettivi: promuovere occupazione e crescita

In effetti, tra le finalità degli Stati Generali del Patrimonio Italiano – consulta permanente e plenaria, composta da 150 seggi con le principali organizzazioni pubbliche e private di settore e con la segreteria tecnica di Assopatrimonio ed il patrocinio del CNEL-Consiglio Nazionale dell’Economia e de Lavoro – c’è la creazione di nuovi strumenti di occupazione e sviluppo in un comparto strategico per il Paese: si tratta della prima forma esecutiva di confronto e di coordinamento delle eccellenze architettoniche, artistiche, storiche e culturali che, tutte insieme, concorrono a formare un solido punto di forza dell’economia nazionale.

2,2 miliardi di euro all’anno

Alle undici Commissioni già nominate in ordine alla loro fondazione (“Accademie, Scuole e Università”, “Cinema”, “Economia, Finanza ed Investimenti”, Europa”, Digitalizzazione ed Innovazione Tecnologica”, “Lavoro e Occupazione”, “Paesaggio e Territorio”, “Patrimonio Immobiliare”, “Professioni”, “Restauro”, “Turismo”), gli Stati Generali del Patrimonio Italiano aggiungono dunque, ora, il motorismo storico: una branca di particolare rilievo per la salvaguardia del patrimonio d’epoca (una filiera che “muove” ogni anno oltre 2,2 miliardi di euro, ed assume uno stretto legame con diverse altre realtà, dal turismo all’enogastronomia), anche in rapporto alle esigenze della transizione green ed alle giovani generazioni.

Protagonisti dello sviluppo economico nazionale

Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, osserva come la nomina del presidente di ASI sia una attestazione dell’esperienza e della volontà di rendere il settore dei veicoli storici sempre più al centro del rilancio del Sistema paese:

“La nomina del presidente Scuro è una garanzia di competenza ma soprattutto di determinazione per il raggiungimento del traguardo, ovvero la trasformazione del motorismo storico in un asset di sviluppo dell’economia nazionale”.

Dal canto suo, Alberto Scuro, in qualità di presidente dell’Automotoclub Storico Italiano punta sul ruolo istituzionale di ASI, all’interno degli “Stati Generali”, anche per la realizzazione di progetti dedicati ai giovani:

“Assicuro il mio massimo impegno per far sì che il motorismo storico possa continuare a svilupparsi, soprattutto attraverso l’avvio di percorsi didattici e formativi per le giovani generazioni. Un percorso che verrà condiviso, grazie agli Stati Generali, con importanti atenei italiani. Ricordo anche il ruolo di ASI con il suo seggio nel parlamentino degli Stati Generali: un riconoscimento al valore culturale e patrimoniale dei veicoli storici, considerati in molti casi vere e proprie opere d’arte. Ci confronteremo con pari dignità con altre realtà per contribuire con iniziative mirate alla crescita economica del nostro Paese in un periodo storico cruciale”.

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