Home Auto storiche Auto e Moto d’Epoca: passione fa rima con ripartenza

Auto e Moto d’Epoca: passione fa rima con ripartenza

L’edizione 2021 del grande evento internazionale che si è svolto nel complesso di Padova Fiere ha dimostrato di avere superato pienamente la drammatica fase Covid di un anno fa.

C’è tanta voglia di tornare alla normalità. Nonostante un’emergenza sanitaria da sconfiggere una volta per tutte, e in barba alla difficile situazione socioeconomica che il Paese si trova a dover attraversare. In questo senso, i grandi eventi di respiro internazionale offrono un grande aiuto ad una concreta ripresa: muovono persone, rinsaldano legami che non si erano mai recisi tuttavia trovarsi “a tu per tu” con chi parla la stessa lingua (di passione verso uno specifico settore).

In buona sostanza: contribuiscono a superare i momenti più difficili. Ed ecco la dimostrazione: il consuntivo al termine della “quattro giorni” di Auto e Moto d’Epoca, principale rassegna italiana dedicata al motorismo storico e fra le più importanti a livello internazionale, che ha tenuto banco negli undici padiglioni di Padova Fiere e che si è conclusa domenica 24 ottobre con un bilancio decisamente positivo, e che la dice lunga sulla necessità di “fare squadra”, inteso come proporre – sia chiaro: con tutte le prescrizioni di autoprotezione – grandi manifestazioni aperte al pubblico.

La legge dei grandi numeri

Prima di tutto, le “aride cifre”: l’edizione numero 38 di Auto e Moto d’Epoca si è svolta su una superficie complessiva di 115.000 metri quadri, animata da 1.600 espositori in totale, quattro mostre a tema ed oltre 5.000 veicoli in esposizione, appartenenti a tutte le epoche della storia (dagli albori al terzo Millennio); più di 800 i giornalisti accreditati, con presenze da tutto il mondo (32 i Paesi presenti in fiera a Padova), ed un pubblico – anch’esso internazionale – che ha letteralmente preso d’assalto le aree interne ed esterne del quartiere fieristico della “Città del Santo”: numeri e situazioni che hanno confermato il grande rilievo di Auto e Moto d’Epoca non solamente per la città, ma soprattutto per tutta Italia anche grazie all’indotto generato.

Del resto, il mondo “vintage” è da tempo al centro di una sostanziale evoluzione di immagine: da settore “di nicchia”, si è via via trasformato in fenomeno di interesse collettivo. Merito dei grandi eventi che lo animano, e del numero sempre maggiore di appassionati e praticanti, che appartengono a tutte le età, nonché dello stretto legame con diverse altre realtà, come il turismo e l’enogastronomia che, insieme ai “tradizionali” settori che gravitano intorno alle auto e moto storiche (artigiani, officine specializzate, carrozzieri, ricambisti, collezionisti, musei e collezioni private), fanno sì che anche il motorismo storico – una filiera dal valore complessivo nell’ordine di oltre 2,2 miliardi all’anno – sia parte integrante dello sviluppo del Sistema Paese.

Marchi e nomi di assoluto prestigio

Le “presenze di peso” si sono fatte ammirare ad Auto e Moto d’Epoca 2021, ad iniziare dal Mauto-Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che alla “quattro giorni” di Padova Fiere ha portato alcune delle vetture di maggiore prestigio della propria esposizione, tutte riunite in un percorso tematico che esaltava l’eccellenza nazionale nelle competizioni: “L’Italia che vince le corse”.

Ed ecco, tutte insieme, un’antologia di Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Fiat e Maserati da competizione: dalla leggendaria Fiat 130 Hp “F2” che con Felice Nazzaro trionfò al GP dell’Automobile Club de France 1907 (vettura rimessa in moto per l’occasione), alla Alfa Romeo P2 nell’ultima evoluzione del 1930, alla Lancia-Ferrari D50 del 1955 (la monoposto portata in gara fra gli altri da Alberto Ascari, fino al GP di Monaco di quell’anno conclusosi con il famoso “tuffo” in mare, quattro giorni prima che il campionissimo milanese perdesse la vita a Monza, mentre era alla guida della Ferrari 750 di Eugenio Castellotti) che ceduta a Ferrari vinse il Mondiale F1 nel 1956 con Juan Manuel Fangio, alla Ferrari 156 F1 (progettata da Carlo Chiti prima della famosa “diaspora dei tecnici”) che si aggiudicò il Mondiale nel 1961 con Phil Hill; ad una Maserati 26B del 1928, cioè la seconda vettura da corsa costruita a Bologna dai fratelli Maserati.

I Costruttori

Le Case costruttrici hanno ancora una volta confermato l’importanza dei big event storici per essere presenti in forma ufficiale: Porsche Italia esponeva tre esemplari premiati nel Concorso di Restauro 2021 (una 911 S 2.0 Targa del 1968 il cui primo proprietario fu Giacomo Agostini, una 356 Speedster del 1954 che fa parte del primo lotto di produzione, ed una 964 Giubileo del 1993). Il Mercedes-Benz Registro Italia esponeva le due capostipiti della gamma Station Wagon (cioè una S123 T del 1977 ed una S124 T del 1985), l’interessante Mercedes 190 E Elektro del 1990, un veicolo sperimentale, ad alimentazione elettrica con batterie al sodio-cloruro, che segnò il primo step del marchio di Stoccarda verso quella che con il tempo sarebbe diventata l’attuale concezione della e-mobility, ed una retrospettiva sui 25 anni di Mercedes SLK.

Per restare in tema “zero emission”, lo stand Heritage di Stellantis – Divisione della nuova “big Alliance” tra Fca e Psa  nel 2015 con il compito di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, in particolar modo nei confronti del parco auto storiche di proprietà dell’azienda, che comprende oltre 600 unità – era presente ad Auto e Moto d’Epoca 2021 con il prototipo Fiat X1/23 del 1972 (la prima citycar elettrica della storia e per di più provvista di elementi esterni e interni progettati all’insegna dell’ergonomia e della sicurezza), insieme ad una Fiat-Abarth 850 TC del 1964, il modello di stile della nuova Abarth 1000 SP con cui il marchio dello Scorpione ha reinterpretato in chiave “new gen” la plurivittoriosa biposto Sport-prototipo 1000 SP del 1966, oltre ad una Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960 ed una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione del 1991.

Lancia e Alfa: il grande passato sportivo

Lo spazio espositivo Aci Storico era in prima fila con l’esposizione di due delle Alfa Romeo protagoniste dell’epoca d’oro del Superturismo (la 155 GTA del 1992 portata in pista da Alessandro Nannini, la 155 D2 di Moreno Soli), insieme alla Bmw M3 2.5 di Roberto Ravaglia; tre Lancia protagoniste di altrettante generazioni del Mondiale Endurance (Beta Montecarlo, LC1 ed LC2), tutte nella classica livrea Martini e provenienti dalla Collezione Macaluso; e, ancora, una mostra sui cento anni di Moto Guzzi, rappresentata fra le altre dalla Sport 500 degli Anni 20, da Falcone Sport 500, dal mitico Galletto e dalla V7 Sport.

La Collezione Bertone

Grande interesse, poi, ha suscitato il nuovo “ASI Village” (una grande struttura allestita dall’Automotoclub Storico Italiano, praticamente… un Salone nel Salone) dove, oltre a convegni, dibattiti e presentazioni di libri a tema storico, era in esposizione una rappresentanza (15 esemplari) della Collezione Bertone, composta di 79 “pezzi”, che la stessa ASI aveva acquisito all’asta nel 2015 ed è tutelata e vincolata dal Ministero della Cultura oltre ad essere in esposizione permanente presso il Museo Volandia di Malpensa: la Lamborghini Miura S del 1967 che fu l’auto personale di Nuccio Bertone, alla Autobianchi Runabout del 1969 alla Citroen Camargue del 1972; e, ancora, la NSU Traspeze del 1973, Ferrari Rainbow 1976, Chevrolet Ramarro 1984, Lotus Emotion 1991, Bertone Bliz 1992, Bertone Porsche Carisma 1994, Bertone ZER Record 1994, Lancia Kayak 1995, Bertone Bmw Birus 2003, Aston Martin Jet 2 2004, Bertone Fiat Barchetta 2007, Jaguar B99 2011.

Auto e Moto d’Epoca 2021 ha dato a tutti un segnale forte e positivo. Passione e competenza vincono sempre, lo hanno dimostrato gli organizzatori del salone che hanno offerto al pubblico uno spettacolo che non si poteva perdere. Come ASI siamo contenti e orgogliosi di esserne stati protagonisti con i nostri contenuti, la mostra Universo Bertone e con i tanti personaggi che abbiamo ospitato all’ASI Village”, è il commento di Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano.

Appuntamento al 2022

Già definite le date del prossimo anno: l’edizione numero 39 di Auto e Moto d’Epoca si svolgerà da giovedì 20 a domenica 23 ottobre 2022.

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