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Guida autonoma: Ford rivede il suo approccio

Nella corsa alla guida autonoma c’è chi punta diretto ai livelli più completi di autonomia e chi adotta un approccio più progressivo. Ford inizialmente rientrava nel primo gruppo, adesso però ha rivisto la sua posizione.

Ford sta ripensando il suo approccio alla guida autonoma. Il costruttore americano sembrava intenzionato a saltare a piè pari il Livello 3 dell’autonomia, puntando deciso sullo step successivo, il Livello 4 dei cinque previsti dalla classificazione internazionale SAE. Ora, però, sembra volersi muovere in maniera più progressiva, introducendo sistemi che permettano agli automobilisti di approcciare gradualmente la totale autonomia.

Nel 2016 i vertici Ford avevano annunnciato il “salto” diretto verso la guida autonoma di Livello 4, anche per la poca capacità nel gestire i trasferimenti di controllo dalla macchina al conducente – e viceversa – che avvengono con i sistemi di Livello 3. A differenza del Livello 4, dove invece questi passaggi non avvengono grazie al pieno controllo del veicolo.

Raj Nair, allora presidente della Ford Nord America aveva dichiarato: “Abbiamo abbandonato l’approccio progressivo delle tecnologie di guida autonoma e abbiamo deciso di fare una balzo in avanti per offrire un veicolo completamente autonomo di Livello 4”. Una decisione che – secondo i vertici del Marchio americano, avrebbe distanziato la Ford dai rivali, tra cui General Motors.

Un approccio seguito successivamente anche da altre aziende impegnate nella tecnologia autonoma. Come Waymo, divisione di Google che dichiarò di voler saltare il Livello 3 a causa dei rischi per la sicurezza. Oppure Audi, che lo scorso anno ha annunciato che non avrebbe abilitato le funzionalità di Livello 3 sulla sua berlina A8 dedicata al mercato statunitense.

Ora Ford torna sui suoi passi adottando l’approccio del “trampolino di lancio”, inserendo cioè ausili come telecamere e sistemi semi-autonomi avanzati, capaci di prendere il controllo dello sterzo e dei pedali per brevi periodi di tempo, oltre che sistemi in grado di garantire l’attenzione dei guidatori verso a strada.

Marcy Klevorn, responsabile mobilità di Ford, ha espresso la posizione dell’azienda a riguardo: “Penso che questo approccio ci consenta di far abituare la gente al concetto di guida autonoma, perché l’accettazione di un modo totalmente diverso di muoversi non è una cosa semplice”.

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