Home Auto storiche Porsche al Salone di Auto e Moto d’Epoca di Padova 2018

Porsche al Salone di Auto e Moto d’Epoca di Padova 2018

Gioiello dello stand di Porsche Italia la WSC-95 che diede a Michele Alboreto la vittoria alla 24 ore di Le Mans. Esposta anche la 911 SCRS Gruppo B. Le vincitrici del concorso di restauro Porsche Classic


Concorsi e premiazioni caratterizzano la presenza della Porsche al salone di auto e moto d’epoca di Padova 2018, aperto fino al 28 ottobre. Proprio lo stand di Porsche Italia è stato oggetto di un concorso, lanciato fra i progettisti con meno di 35 anni. E’ stato selezionato “Looking for a Reflexion” dei catanesi LineaT Studio. La loro idea di stand verrà riproposta anche nell’edizione 2019. Ma naturalmente le auto sono le principali protagoniste del salone.

Porsche al salone di auto e moto d’epoca di Padova 2018

Più legato all’essenza del salone il concorso di restauro di Porsche Italia, giunto alla quarta edizione. Un modo per promuovere la fitta rete di assistenza e restauro legata al mondo delle Porsche classiche (infinite, si stima che il 75% di tutte le vetture costruite dalla casa di Zuffenhausen nei suoi 70 anni di storia sia ancora in circolazione). Le tre vetture finaliste del concorso, aperto a tutti i centri di assistenza e i partner della rete ufficiale italiana, sono esposte nello stand. Ha vinto una 911 molto speciale, una rara 964 Carrera RS del 1992, restaurata dal Centro Porsche Torino. Colore, Viola Rubinrot, alleggerita e con interni spartani, motore più potente, porte in alluminio e carrozzeria allargata della Turbo. Al secondo posto una 356 B Roadster del Centro Porsche Salerno, spider del 1960, accostamento di colori tra il Blu Aethna della carrozzeria e il rosso degli interni. Terza in classifica un’altra 911, la Targa 2.4 S del 1973 presentata dal Centro Porsche Milano Est verniciata in Blu Oxford al quale sono stati accostati interni in similpelle Beige.

Sotto i riflettori tra le auto esposte nello stand direttamente dalla filiale italiana della casa tedesca ci sono una Porsche WSC Spyder e una Porsche 911 SCRS. Accanto ad esse alcuni modelli nuovi e una rassegna di vetture curate dal Registro Porsche Classic.

La Porsche WSC Spyder, nota anche come Porsche WSC-95 o TWR Porsche WSC-95, è un’auto da corsa con una storia particolare. Intanto è la vettura che nel 1997 diede a Michele Alboreto (insieme a Stefan Johansson e Tom Kristensen) la sua unica vittoria alla 24 ore di Le Mans. Prototipo di tipo barchetta, quindi scoperta, la WSC-95 fu costruita in due soli esemplari dalla TWR di Tom Walkinshow su progetto e con assistenza della Porsche. Motore e cambio arrivavano da Zuffenhausen, il telaio era derivato dalla Jaguar XJR-14 che partecipò alla stagione 1991.

Il motore era un boxer a sei cilindri 3.0 biturbo da 540 cavalli (strettamente derivato dalla Porsche 956 che dominò la categoria nei primi anni ’80). Originariamente l’intenzione era di partecipare alle gare americane della serie IMSA, ma il cambio dei regolamenti a ridosso della stagione 1995 penalizzò eccessivamente la vettura, quindi il programma venne cancellato.

Nel 1996 il Team Joest ottenne dalla Porsche il permesso di portarla in gara alla 24 ore di Le Mans, previe alcune modifiche per adattarla al regolamento specifico della classica francese (la cilindrata fu inoltre aumentata a 3.2 litri). La WSC-95 andò talmente bene che superò le Porsche 911 GT! ufficiali e conquistò la vittoria assoluta con Alexander Wurz, Manuel Reuter e Davy Jones, bissata come visto nell’anno successivo. La carriera della WSC finì al termine del 1997, quando la Porsche la utilizzò come base per la successiva LMP1-98.

Per quanto riguarda la Porsche 911 SCRS, bastano due sole parole: Gruppo B. Gli appassionati di rally avranno compreso perfettamente.

Ultime notizie su Auto storiche

Nel nostro paese viene considerata automobile storica (o d’epoca) una vettura che abbia superato il 20° anno di vita. Il proprietario deve tuttavia iscriverla in uno fra i club federati ASI (Automotoclub Storico Italiano) o [...]

Tutto su Auto storiche →