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Fiat 500 – arrivano le impressioni di guida

Cominciano ad arrivare le prime impressioni di guida della nuova Fiat 500. Si parte con tre prove da parte di giornalisti inglesi e con quella di Repubblica. Partiamo dalla prova di 4Car, la più completa, che dà “5 stelle” alla nuova Cinquecento, con un giudizio sintetico di “Se ne vedi una e ne guidi una,

Cominciano ad arrivare le prime impressioni di guida della nuova Fiat 500. Si parte con tre prove da parte di giornalisti inglesi e con quella di Repubblica.

Partiamo dalla prova di 4Car, la più completa, che dà “5 stelle” alla nuova Cinquecento, con un giudizio sintetico di “Se ne vedi una e ne guidi una, presto ne vorrai una”.

Tra i pregi, i giornalisti della televisione inglese Channel 4 vedono “uno stile dal potente gusto retrò mischiato al design moderno, divertimento di guida e dettagli eseguiti in maniera favolosa”, tra i difetti ci sono “il poco spazio in altezza per i passeggeri posteriori, volante non regolabile in profondità e scarso spazio bagagli”.

In quanto a qualità degli interni, 4Car nota che la 500 sarà molto meno costosa della Mini e che nella scelta di alcune plastiche questo si vede, ma che alcuni dettagli sono squisiti (“rivestimenti dei sedili, la plancia rifinita nel colore della carrozzeria lucido, la leva del cambio, gli accenti cromati all’esterno”), che la porta alla pari con la Mini, “o forse meglio, perchè tutto è realizzato con un amore che traspare”.

La 500 è “ben piantata e stabile su strada, con un rollio molto ridotto nelle curve, il servosterzo elettrico è preciso anche se non ha un feel perfetto… la 500 mantiene le promesse di agilità implicite nel suo look”. In movimento, la 500 è “silenziosa e priva di vibrazioni, con un buon livello di comfort, che migliora scegliendo i cerchioni più piccoli”.

Passando alla prova di Auto Express, si parla di “una leggenda che ritorna rinnovata” e della “più importante piccola auto dalla Mini in poi”. Le considerazioni degli inglesi partono così: “Su strada il telaio derivato da quello della Panda garantisce una tenuta di strada precisa e un comfort impressionante per una macchina così corta”.

Auto Express ha iniziato guidando la 1.2 da 69 cavalli in versione Pop. Nonostante la cavalleria non certo abbondantissima non è per niente lenta, con un motore un po’ a corto di fiato agli alti giri ma piacevole ai regimi più bassi. Sorprendente lo sprint da fermo, con una frizione leggera e un cambio preciso. La guida cittadina è favorita da un ottima visibilità frontale, da uno sterzo leggero e da un diametro di sterzata molto contenuto. Lo sterzo “è preciso anche se non dà molto feedback, mentre la tenuta in curva è notevolissima, con inserimenti precisi e cambi di direzione molto rapidi”. Alzando il pedale del gas fa semplicemente chiudere la curva anziché mettere in difficoltà il retrotreno. Notevole la frenata, così come “l’autonomia, che permette lunghi viaggi, nonostante la 1.2 non sia certo la più raccomandata per quest’uso”.

La 1.4 è decisamente più sportiva (anche in termini di rumore di scarico, mentre il cambio a 6 marce permette di procedere a velocità di crociera con maggior relax. Il diametro di sterzata si allarga un po’ e lo sterzo diventa leggermente più pesante ma, secondo gli inglesi, il piacere di guida non viene meno, anzi, gli pneumatici di sezione maggiore e più ribassati rendono lo sterzo più preciso e la tenuta di strada ancora migliore. Le maggiori prestazioni sono accompagnate da dischi ventilati sulle quattro ruote e dall’aggiunta del controllo di stabilità (la 1.2 dispone del solo controllo di trazione, di serie).

La 1.3 multijet abbina un economia di esercizio notevolissima a prestazioni sensibilmente migliori rispetto alla entry level a benzina. Solo la frenata soffre leggermente a causa del maggior peso del motore diesel.

Passando ad Autocar, si nota fin dall’apertura che sono rimasti favorevolmente colpiti dal cinquino (la definiscono “brilliant”). Notano come, nonostante sia più corta e stretta della Mini, la 500 offra più spazio per i passeggeri rispetto alla concorrente anglo-tedesca. I giornalisti di Autocar sono anche rimasti favorevolmente impressionati dalla qualità, parlano del “miglior abitacolo prodotto da Fiat, con materiali di qualità e una plancia ben progettata… buona la posizione di guida, con alcuni tocchi di classe come il contagiri/tachimetro”.

Autocar avvisa di non aspettarsi “un razzo”, almeno fino all’arrivo della Abarth, e trova che il 1.2 sia “il più indovinato tra i propulsori, morbido e rapido a prendere giri quando la strada si apre”. Il 1.4 è invece “un po’ nervoso e rumoroso e bisogna farlo lavorare un bel po’ prima che dia la sensazione di essere molto più prestante del fratello minore”. Infine il Multijet, “pieno di coppia, silenzioso e molto parco nei consumi”.

Secondo Autocar c’è un unica area in cui la 500 non è all’altezza della Mini, la dinamica di guida: “alti livelli di tenuta di strada e un comportamento sincero quando si guida al limite sono accompagnati da un servosterzo elettrico che dà un assistenza un po’ ‘strana’ e da un po’ di rollio nelle curve strette”. Gli inglesi ritengono però che la 500 possa essere un ottima base per la versione Abarth.

Bella la conclusione: “Quindi ne devo comprare una ? No, dovresti comprarne due, la versione base da 1.2 con le opzioni giuste da guidare in città, e piazzare una caparra per la versione Abarth, per divertirti nel weekend”.

Infine Repubblica. Secondo Vincenzo Borgomeo “le prime impressioni di guida della Fiat 500 sono qualcosa davvero d’indimenticabile”. Borgomeo rimane impressionato dalla silenziosità, comparandola molto favorevolmente alle pari segmento, decisamente più rumorose.

Anche il giornalista italiano è favorevolmente impressionato dalla tenuta di strada, dalla quasi assenza di rollio che fortunatamente non è accompagnata da una eccessiva rigidità sui fondi sconnessi. Unica lamentela, un eccessivo coricamento nei curvoni veloci.

Alla fine, secondo Borgomeo la Multijet è la più divertente da guidare, soprattutto in città.

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