Home Notizie Come difendersi dalle finte multe dalla Croazia

Come difendersi dalle finte multe dalla Croazia

Le segnalazioni giungono da tutta Italia. Gli esperti concordano sul da farsi: non pagate e denunciate l’accaduto. E adesso interviene anche la Polizia di Stato.

UPDATE 08/01/2016. Finalmente sulla questione si è pronunciata anche la Polizia di Stato attraverso la sua pagina Facebook. Ecco il contenuto del post.

Ulteriori info sulle raccomandate provenienti dalla Croazia.A seguito di segnalazioni di diversi cittadini, che tra l'…

Posted by Una vita da social on Martedì 5 gennaio 2016

I fatti

a cura di Paolo Alberto Fina

14/11/2015 – Sta circolando negli ultimi giorni la notizia secondo la quale automobilisti di ogni parte d’Italia sono stati indotti a credere di aver commesso un’infrazione in Croazia e per questo costretti a pagare una determinata somma di denaro. Come leggiamo su La Stampa, le persone che hanno segnalato il caso alla Polizia Locale nemmeno si trovavano nel paese slavo nelle date cui fa riferimenti il finto verbale di infrazione.

Il sito Rete 8 spiega che la pratica è ormai collaudatissima: l’automobilista riceve una raccomandata ed un decreto di esecuzione, relativo al mancato pagamento del ticket di un parcheggio. La vittima però non aveva mai ricevuto la multa, ragion per cui l’importo della sanzione si rivela anche piuttosto elevato: la cifra può raggiungere anche i 250 euro, come risulta dai documenti e dalla traduzione bilingue. Di più: Il Mattino di Padova cita un episodio in cui allegata alla multa da pagare è stata anche inserita la testimonianza firmata in cui viene certificato che la traduzione dal croato all’italiano è avvenuta in base ai criteri amministrativi e giudiziari internazionali. Il pagamento va effettuato su un conto corrente bancario, pena “l’esecuzione su tutti i beni mobili e immobili dell’esecutato”.

Sulle ingiunzioni di pagamento sono riportati i nomi di un notaio e un avvocato, iscritti ai rispettivi ordini professionali. Il Mattino di Padova cita il responsabile di Adiconsum della città euganea e testimonia la presenza di irregolarità nel conto degli interesse e delle more, prova provata sul fatto che le multe non sono mai state elevate dai vigili. I consigli sono prevedibili: non pagate e rivolgetevi a Carabinieri o Polizia Postale.

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