Home Motorsport WRC – Rally di Sardegna: Vince Ogier, secondo Paddon, bene Andreucci

WRC – Rally di Sardegna: Vince Ogier, secondo Paddon, bene Andreucci

Si conclude la tappa WRC in terra sarda. Sebastien Ogier mantiene la vetta e conquista l’alloro. Ottima però la prova di Hyundai con Paddon e Neuville. Un Andreucci da applausi strappa l’ottavo posto da wild card

Sebastien Ogier si aggiudica il Rally di Sardegna WRC edizione 2015. Il transalpino aveva posto le basi nella giornata di sabato, e nell’ultima giornata di domenica ha semplicemente gestito la situazione, portando a termine il proprio compito. Già, perchè la superiorità dell’accoppiata franco-tedesca è stata netta e chiara, nonostante una Hyundai i20 con Hayden Paddon alla guida che definire sorprendente non renderebbe merito.

Già, perchè che la i20 ed il neo zelandese avessero un potenziale ben elevato era cosa piuttosto chiara. Nelle prime giornate, fino alla fatidica PS17 di Sabato, Paddon aveva mostrato una grande velocità, tanto da tenere la testa della classifica. Poi il testacoda, il colpo, il problema alla trasmissione e ovviamente, l’avanzata dell’armata Polo R WRC con Ogier-Ingrassia. Grande la superiorità del campione del mondo che centra la quarta vittoria stagionale, ma Hyundai non può disperarsi con la miglior prestazione stagionale con Paddon, ed il contemporaneo terzo posto di Neuville.

Due i20 sul podio davanti ad Evans con la Ford, Mads Ostberg – spettacolare ma rallentato da una toccata che gli ha rotto il freno posteriore in mattinata, ed un portellone posteriore aperto – e Jari Matti Latvala con la seconda Polo R WRC.

Applausi per il nostro Paolo Andreucci che con la Peugeot 208 T16 ha letteralmente seminato il panico da Wild Card in questo fine settimana isolano. L’italiano chiude ottavo assoluto, come primo equipaggio italiano, primo tra le R5 e secondo nella categoria WRC 2. Una lotta sul filo dei secondi con Protasov per il dominio di classe, risoltasi con un distacco di appena 5”6 secondi. Un peccato per l’italiano, considerando come nella giornata di sabato, non fosse stato per quell’imprevisto che lo aveva portato ad avere un ritardo di trenta secondi rispetto al suo diretto concorrente, con annesso recupero, ora forse si potrebbe parlare di un ulteriore successo per il 50enne della casa del Leone.

WRC – Rally Italia Sardegna -classifica finale

1. Sébastien Ogier – Volkswagen Polo R WRC – 4.25’54”3
2. Hayden Paddon – Hyundai i20 WRC – +3’05”4
3. Thierry Neuville – Hyundai i20 WRC – +4’22″5
4. Elfyn Evans – Ford Fiesta RS WRC – +5’34”8
5. Mads Ostberg – Citroen DS3 WRC – +7’59″1
6. Jari-Matti Latvala – Volkswagen Polo R WRC – +8’06″7
7. Yurii Protasov – Ford Fiesta RRC – +14’57”7
8. Paolo Andreucci – Peugeot 208 T26 WRC2 – 15’03”3
9. Jan Kopecky – Skoda Fabia R5 – 17’41”7
10. Khalid Al Qassimi – Citroen DS3 WRC – +19’12”0

Rally di Sardegna WRC 2015 – Le prime due giornate

Due giornate sono passate in questo rally di Sardegna. Due giornate dal doppio volto. Quello di Sebastian Ogier che, al termine di 19 speciali si ritrova con una mano sulla conquista della terra dei quattro mori, e quello di Hayden Paddon, i cui sogni di gloria si sono infranti nella speciale numero 17, dopo aver comandato la prima parte. Andiamo con ordine. Il neozelandese di casa Hyundai aveva mostrato uno stato di forma decisamente elevato.

Concentrato ed estremamente veloce, si era portato in testa nella prima giornata, stupendo il circus iridato per guida ed autorevolezza. Peccato poi si sia giunti proprio alla speciale 17 dove una delle tante insidie del percorso ha rallentato la marcia del giovane pilota. Un sasso, una pietra, un colpo con relativo testacoda che ha rovinato la trasmissione.

Dal canto suo, Sebastian Ogier ha mostrato la sua oramai proverbiale freddezza. Il transalpino ha mantenuto la calma, cercando di non prendere troppi rischi nelle prime fasi. Sapeva bene come questo rally fosse molto duro e probante. Ecco quindi che il portacolori della Polo R WRC di casa Volkswagen abbia deciso di attaccarre solo durante la prova di Monte Lerno (lunga 42,22 km) conquistando cinque frazioni cronometrate. Per il resto, Ogier ha pensato a gestire il vantaggio frutto anche della disavventura di Paddon.

Già, perchè al termine della 19esima prova, il campione del mondo ha accumulato un vantaggio di 2’13 secondi di vantaggio proprio su Paddon. Terza piazza assoluta per Mads Ostberg e la Citroen DS3 WRC davanti a Neuville con la seconda Hyndai i20 in classifica. Un rally probante con numerose defezioni che hanno portato le WRC2 ad affacciarsi ai piani alti. E se per Paddon si è parlato di sfortuna nel paddock, stesso dicasi per Paolo Andreucci. L’italiano sta mostrando tutta la sua classe con la propria 208 T16, ma un problema lo ha costretto al secondo posto relativo in favore di Yurii Protasov.

Volkswagen: Ogier porta il 25esimo podio a Volkswagen

La calma dei campioni avevamo titolato al sabato. La calma dei campioni dobbiamo titolare oggi. Perchè questo è Ogier: il transalpino ha mostrato come in questa disciplina uno dei segreti sia anche capire quando poter attaccare e quando dover tenere i remi in barca. Così, finora è stato, ed ha premiato il portacolori della Volkswagen Polo R WRC.

“La vittoria qui in Sardegna è un qualcosa di molto importante nella lotta al campionato del Mondo. Ora abbiamo un grande distacco rispetto ai nostri rivali. Il fattore decisivo è stato sicuramente l’amalgama tra una macchina perfetta, un team fantastico e la grande armonia tra me e Julien (Ingrassia ndr). Ma da qui in avanti avremo altre gare da affrontare quindi dobbiamo rimanere concentrati e focalizzati al 100%. Come ieri, alla fine della giornata ciò che più conta è stata la sfida in auto con gli stage, le prove cosi dure psicologicamente e fisicamente, tanto da voler andare immediatamente a letto a fine giornata. E’ un rally estremamente duro fisicamente. Per questo sono stato molto contento di questo successo”

Come già accennato, Ogier è stato invero anche fortunato, visto il problema occorso a Paddon nella giornata di ieri, che gli ha permesso di balzare in testa. “Nel Day 2 il percorso era molto difficile. Cambiava con i vari passaggi ed era molto insidioso in alcuni punti. Era importante non esagerare per poter salvare la macchina. Si, è stato fondamentale usare la testa e rimanere molto concentrati, oltre ad usare tutta l’esperienza che avevo.

Il percorso era tutto sterrato, ma sopratutto pieno di sassi. Certo, è stata una piacevole sorpresa vedere Paddon così competitivo e poter combattere con lui. E’ un peccato che abbia avuto sfortuna e abbia rotto. Certo, è stato meglio per noi però“. Ogier, al termine della giornata, ha sottolineato anche la durezza anche fisica di questo Rally “E’ stata finora una delle gare più dure dal punto di vista fisico. Sono sfinito e dovrò fare affidamento completo al mio fisioterapista per una sessione intensa oltre che bere molto per riprendermi. Sono parecchio disidratato!”

Sesto posto assoluto per Jari-Matti Latvala. Nella giornata di ieri il finlandese era stato rallentato da un ammortizzatore rotto della propria Polo R WRC. “Purtroppo il problema di ieri mi ha rovinato la gara. Per questo nella giornata conclusiva mi sono concentrato sulla Power Stage. Dobbiamo essere positivi vedendo comunque come oggi abbiamo mantenuto una buona velocità”

Talento e rincorsa per Andreucci

Era il premio per i suoi 50 anni. Traguardo importante quello per Andreucci che, comunque, continua ad andar forte come molti colleghi più giovani di lui. Andreucci infatti, ha dominato molte speciali. Una di quelle wild-card terribili che però ha dovuto fare i conti con un problema tecnico occorsogli a metà gara.

La Peugeot T16 si è trovata infatti una roccia in un curvone, dove ha purtrppo danneggiato il cambio ed una sospensione anteriore. Per evitare questo masso, Andreucci ha allargato sulla sinistra in quinta marcia, intraversando e sbattendo però la portiera a sinistra su di un terrapieno. La vettura è salta, ripresa con difficoltà per poter continuare la prova.

Nulla da fare: Andreucci si è dovuto fermare per abbassare anche il portellone. L’italiano ha quindi chiuso la giornata con un ritardo dal leader delle WRC 2 di sette secondi.

Ma Andreucci è uno di quei piloti che non si arrende facilmente e, nonostante i problemi, ha continuato a battagliare sul filo dei secondi contro Protasov. Alla fine del week-end, solamente una manciata di secondi lo hanno diviso dalla vittoria nella categoria WRC 2. E’ nelle sue parole però che si nota tutta la soddisfazione per questo fine settimana da wild card di lusso: “Cosa ti passa nella mente quando dopo oltre 380 km di prove speciali ti trovi dietro di soli cinque decimi al tuo avversario? Sicuramente che stai facendo uno degli sport più belli ed imprevedibili del mondo. E poi che non è finita, che negli ultimi chilometri dell’ultima prova dovrai guidare ancora meglio perché quello che hai fatto fino ad allora non è stato sufficiente per essere in testa. Sono stati questi gli ultimi pensieri che ho avuto prima che scattasse il verde dell’ultima PS. Ho spinto per quanto ho
potuto ma la speciale era molto stretta ed insidiosa, con muretti a destra e a sinistra. Non siamo riusciti a recuperare ma è un grandissimo risultato. Da incorniciare e ricordare. Primo italiano e dentro i dieci contro le ben più potenti vetture della categoria WRC! E’ stata una gara fantastica e incredibile. Una 208 T16 capace di essere prestazionale e di superare indenne una gara logorante come questa, segno che il lavoro fatto da tutto il team è stato come sempre di livello altissimo. Un rally giocato ottimamente sul piano della tattica e della strategia, senza la ricerca del riscontro cronometrico a tutti i costi ma badando a non assumere rischi inutili. Un gran lavoro nel scegliere sia regolazioni sia gli pneumatici Pirelli che sono stati perfetti in tutti i quattrocento chilometri di gara. Mi porto a gara una gran felicità per aver sfruttato nel migliore dei modi l’opportunità che mi è stata data da Peugeot e, in più, una gran mole di dati sulla vettura sulla terra che saranno utili per preparare il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally”
.

Hyundai: il doppio podio compensa un pò di sfortuna


E’ stato grande protagonista della prima giornata, ed anche nella seconda Hayden Paddon ha mostrato la bontà del progetto Hyundai i20 WRC, oltre al proprio talento. Purtroppo il Kiwi, dopo esser arrivato ad avere un ulteriore incremento di distacco su Ogier a metà giornata, è incappato in un un testacoda durante la speciale SS17 Monti di Ala 2, che ha portato alla rottura della testa della trasmissione.

Da quel momento, tutto si è reso più complicato con la coppia Paddon-Kennard costretta a remare ed a limitare i danni. Fortunatamente la seconda posizione era già al sicuro grazie alle ottime prestazioni messe in mostra fino alla speciale 17. “Mi attendevo una giornata dura oggi. Più dura rispetto a ieri ed infatti ero sorpreso di come ero riuscito ad incrementare il mio vantaggio a pranzo. La macchina rispondeva bene.

Abbiamo però perso la vetta perchè abbiamo avuto uno spin alla SS17. Pensavo che a quel punto sarebbe stata la fine del nostro rally- Abbiamo però perseverato, continuando con un approccio più conservativo. Fortunatamente siamo riusciti a completare la giornata, mantenendo anche il secondo posto”. Nell’ultima giornata però, un pizzico di fortuna ha reso quanto tolto al sabato. Un pizzico di fortuna che ha de facto rallentato Ostberg e la sua Citroen, causa problema al freno posteriore dopo una toccata e l’apertura di un portellone. In questa maniera, Paddon – entrato nella storia come primo neozelandese a condurre un rally WRC mondiale – ha conquistato il secondo posto assoluto.

Buona anche la prova di Thierry Neuville, desideroso di guadagnare terreno e posizioni dopo un venerdi duro ed un sabato in progresso. Il grande miglioramento è avvenuto durante i 212 km di stage del sabato mentre nella conclusiva giornata della domenica, Neuville ha gestito la situazione conquistando il podio iridato.

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