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L’attacco dei cloni: in Cina impazzano le copie di auto straniere

Che uno dei più grandi business del Celeste Impero fosse quello delle copie di prodotti stranieri lo sapevamo già. Non è certo notizia dell’ultim’ora che la maggior parte delle merci contraffatte che invadono i nostri mercati, forti di prezzi stracciati, proviene dalla Cina.E così, dalle scarpe alle borse fino alle auto, in quel paese si


Che uno dei più grandi business del Celeste Impero fosse quello delle copie di prodotti stranieri lo sapevamo già. Non è certo notizia dell’ultim’ora che la maggior parte delle merci contraffatte che invadono i nostri mercati, forti di prezzi stracciati, proviene dalla Cina.

E così, dalle scarpe alle borse fino alle auto, in quel paese si è creata una vera industria a vocazione internazionale, basata com’è sulle sue gigantesche esportazioni. La formula è sempre la stessa: imitare in maniera più o meno fedele dei prodotti che all’estero incontrano successo, e che in Cina sono visti come modelli da riprodurre.

Specialmente in alcune zone più povere del paese, questo business è una corposa fonte di reddito. Ed è proprio lì che i colleghi di China Car Times hanno scovato questi incredibili cloni a tre ruote di auto molto note a noi europei. Si tratta di trikes dotati di motori a scoppio a due tempi o di semplici unità elettriche e accomunati dai bassissimi costi di esercizio e di manutenzione.

L’attacco dei cloni: Toyota Prius, Peugeot 207, Chevrolet Matiz

L'attacco dei cloni: Toyota Prius, Peugeot 207, Chevrolet Matiz L'attacco dei cloni: Toyota Prius, Peugeot 207, Chevrolet Matiz L'attacco dei cloni: Toyota Prius, Peugeot 207, Chevrolet Matiz

L'attacco dei cloni: Toyota Prius, Peugeot 207, Chevrolet Matiz

In certo qual modo questi tricicli rappresentano per le province interne come lo Shandong quello che la Nano sarà per l’India: più confortevoli di un due ruote ed in una certa misura più sicuri (anche se i crash test delle auto cinesi spesso hanno avuto risultati disastrosi), offrono numerosi vantaggi pratici e “banali” come lo spazio per cinque persone e il ridotto prezzo di listino.

Insomma, in queste immagini vediamo chiaramente come il significato del vocabolo “motorizzazione” possa cambiare da una parte all’altra del globo. E come altrove possa corrispondere a quelle istanze strettamente pragmatiche del tutto simili a quelle che l’Italia aveva solo cinquanta anni fa.

Le Prius, 207 (impressionante la sua “fedeltà”) e Matiz nelle foto sono prodotte dalla Jin Da Lu.

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