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Vendite auto Europa: discesa libera

Terzo mese consecutivo di cali nel mercato europeo. Anche a novembre si fa sentire la difficoltà di allineare la produzione allo standard WLTP. Diesel cronicamente abbattuto, benzina dilagante. Forte crescita per ibride ed elettriche. Jeep ancora una volta regina

Ormai è un ritornello: le vendite di auto in Europa negli ultimi mesi calano soprattutto a causa della difficoltà da parte delle case di allineare i propri veicoli ai nuovi livelli di emissioni calcolati secondo lo standard WLTP. Ricordiamo che dal 1° settembre 2018 le emissioni di tutte le autovetture nuove in vendita nell’Unione europea devono essere state misurate in sede di omologazione secondo questo nuovo sistema, più realistico (o meno campato per aria, a seconda dei punti di vista) del precedente test NEDC. Ciò ha comportato per i costruttori un adattamento dei motori di tutti i modelli già in produzione, provocando forti rallentamenti. Di conseguenza le liste di attesa per le consegne si allungano a livelli che molti compratori ritengono non accettabili. Allora per il terzo mese consecutivo le vendite di auto nuove in Europa (intesa come UE+EFTA, cioè Svizzera, Norvegia e Islanda) sono diminuite: -8,1% a novembre 2018 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono state immatricolate 1.158.300 autovetture.

 

Vendite auto Europa nazioni: tutte facce tristi

Mercato auto 2015

Quindi l’Italia è in buona, triste, compagnia. Fra i mercati principali, la grande Germania locomotiva d’Europa ha piazzato un secco -9,9% a novembre; a livello annuale la crescita è di uno striminzito +0,4%. Vanno forte le auto ibride, +34,7%; crescono a ritmi sostenuti anche le elettriche, +40%. Ma parliamo sempre di una quota di mercato rispettivamente del 4,3% e dell’1,6% nel mese. La Germania va soprattutto a benzina, W la CO2: 60% di quota a novembre, calo di vendite del 12,5%; le auto diesel pur con i bombardamenti a cui sono sottoposte in continuazione rappresentano ancora il 34% di quota mensile, -10% nelle immatricolazioni.

Francia, un bel -4,7% nelle immatricolazioni di novembre tanto per puntualizzare che i problemi ci sono anche da loro. Qui abbiamo i dati sulle alimentazioni solo in riferimento agli undici mesi: salgono tutte tranne le auto diesel (-13,7%); la benzina ha invece guadagnato il 7%, le ibride il 32,8% e le elettriche il 20%. Quota di mercato annuale: benzina 54,6%, diesel 39,1%, ibride 4,8%, elettriche 1,33%. Regno Unito, ormai sceso al terzo posto fra i mercati continentali, in pieno marasma economico-industriale per la faccenda della Brexit: -3% a novembre (e -6,9% sugli undici mesi). Benzina +3,5%, diesel -16,7%, ibride ed elettriche insieme +24,6%.

Pesante novembre anche per la Spagna, in un’annata invece positiva: si registra infatti un -12,6% nell’ultimo mese e un +8% da gennaio a novembre. Abbiamo la sola quota di mercato annuale, 61,3% benzina (in aumento), 30,5% diesel (in calo) e ibride+elettriche insieme 8,2% (in aumento); unire i dati di ibride ed elettriche è sempre una procedura scorretta che odora di manipolazione. L’andamento del mercato italiano invece potete rileggerlo nell’articolo dedicato, richiamato in questa pagina.

 

Vendite auto Europa per marche: Jeep al top

Passiamo alle performance delle singole marche, cioè vediamo chi ha ottenuto la migliore differenza rispetto allo stesso periodo del 2017. Filtrando ai costruttori dai maggiori volumi (almeno diecimila veicoli al mese), novembre vede solo sette brand col segno positivo; di questi solo tre in doppia cifra. Jeep domina su tutte con +29,1%, Dacia +14,3%, Volvo +11,7%. Un trend durato per buona parte dell’anno e coinciso con l’arrivo di importanti nuovi modelli.

Fra le tante che invece sono scese, si registra ancora un mese terrificante per Audi, -40,9%. Renault e Nissan sono accomunate da un -28% ciascuna; segue Fiat a -11,4%. Tra i marchi sotto le diecimila unità mensili, solo due hanno un segno positivo: Jaguar, +45,8%, poi Lancia, +13,8%; ma la marca italiana è commercializzata solo nel nostro Paese. Devastante mese per la Porsche, -61,8%; mazzata anche per Alfa Romeo, -47,4%. Honda a -13,6% e DS a -12,4% chiudono le marche in doppia cifra negativa.

Poche variazioni anche nella classifica della performance sul periodo gennaio-novembre. La Jeep sta per chiudere il suo anno d’oro europeo col dato di +57,4%. Lotta serrata per il secondo posto fra Seat e Dacia: la marca spagnola è a +14,9%, mentre quella rumena registra un +13,2%. Lontana Volvo a +7,4%. Il podio negativo vede invece al momento in fondo Land Rover a -14,6%, mentre Nissan e Audi condividono un pessimo -11,8%. Non lontanissima la Fiat con -8,6%. Tra le marche sotto le diecimila unità mensili la migliore per distacco è sempre la Jaguar con +19,0%. Segue Lexus a +3,4%, poi smart a +0,9%. Tutte negative le altre: Lancia -23,0%, Porsche -2,3%, Alfa Romeo -1,5%.

Infine la quota di mercato annuale. Inattaccabile la Volkswagen in testa con l’11,2%. Improbabile che in un solo mese la Ford (6,4%) possa superare la Renault al 2° posto (7,0%). Più vicino invece un aggancio da parte della Peugeot (6,2%) al terzo posto. Qui sotto potete leggere la classifica completa.

Vendite auto Europa: classifica marche (UE+EFTA)

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