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Opel Adam Rocks Air 1.0 SGE: la prova su strada

La Opel più sbarazzina in circolazione indossa i panni della crossover. Sotto al cofano c’è un tecnologico e prestazionale 3 cilindri.

L’idea di proporre una 3 porte giovanile e fantasiosa più piccola della Corsa, una specie di 500 alla tedesca, risale al 2010 giusto un anno dopo la drammatica bancarotta della GM di cui la Opel è l’emanazione europea dal 1929. Quello e i successivi furono anni davvero difficili per l’orgogliosa e storica marca tedesca che rischiò perfino di essere ceduta a una cordata russo-canadese. Si candidò all’acquisto anche Sergio Marchionne, fresco di acquisizione della Chrysler; ma alla fine a Detroit si convinsero che, malgrado le difficoltà europee, la Opel era un asset strategico troppo importante per GM e decisero al contrario di rilanciarla con un cospicuo finanziamento. Intanto a Russelsheim, sede centrale della Casa, i progetti andavano avanti seppur faticosamente: dal restyling della Corsa che uscì alla fine di quello stesso 2010, al progetto della nuova edizione che sarebbe apparsa nel 2014 e anche della piccola Adam, presentata due anni dopo al Salone di Parigi per arrivare sul mercato all’inizio del 2013.

Sulle prime fu assimilata alla 500 nonostante i 3,70 metri di lunghezza ma le sue camaleontiche modalità di offerta personalizzata e l’inedito sistema di connettività “IntelliLink” governato da uno smartphone la collocarono subito nell’area delle alternative alla Mini per quel genere di clientela. Ora, due anni e cinque mesi dopo quel 13 gennaio 2013, i numeri le danno ragione: quello stesso anno le vendite in Italia arrivarono a 4.362 esemplari contro le 3.800 della Mini, l’anno scorso salirono a quota 5.763 contro 4.780 e nei primi quattro mesi di quest’anno il trend sembra continuare con 2.080 unità a fronte delle 1.494 Mini 3 porte. In realtà, rivalità a parte, credo che il vero merito della Adam sia stato quello di trovare uno spazio e un’identità propria capace di convincere una clientela molto eterogenea già nella sua versione base. Poi, con un piccolo colpo di scena, ecco che a metà settembre dell’anno scorso la piccola Opel “digitale” fa un passo in più con la Adam Rocks che ovviamente non figura ancora nei numeri appena citati.

Il primo contatto con i media è subito convincente soprattutto per la presenza sotto il cofano del nuovo motore 1,0 3 cilindri turbo da 115 cv che con l’opportuna scelta dei rapporti al cambio fa un figurone in fatto di prestazioni, consumi ed emissioni di Co2. L’abbiamo provata a lungo nella versione “Air” ricca di un ampio (e costoso) pacchetto di optional. Troverete qui di seguito come sempre una analisi dettagliata di un’esperienza molto soddisfacente ma soprattutto molto divertente. Con un avvertimento: semmai vi aspettaste di più non avrete che da puntare sull’ultima variante “S” di questa inesauribile Adam Rocks, presentata nell’aprile scorso: in questo caso il motore è l’Ecotec 1,4 turbo benzina da 150 cv che porta la mini-Opel da 0 a 100 orari in 8,5”…

a cura di Claudio Nobis

Opel Adam Rocks: come è fatta

[rating title=”Fuori” value=”8.5″ value_title=”Voto” layout=”left”]“Discrezione non ti conosco”; la Rocks è la versione crossover della Adam, l’originale mini-premium di casa Opel: rispetto al modello di derivazione si distingue per l’assetto rialzato di 1.5 cm e per le protezioni in plastica grezza che rivestono i passaruota, i paraurti e la porzione inferiore della carrozzeria. Rappresenta il tentativo di unire ad una delle city-car più glamour in circolazione i cromosomi da Sport Utility. C’è anche un pizzico di sportività nella Rocks, dato dallo spoiler posteriore montato a lunotto e dai cerchi in lega da 18” (optional a 700 euro). Aggiungete a tutto questo una moltitudine di cromature, la tinta bicolore del nostro esemplare (300 euro) ed il tettino apribile “Swiss Top” in tela (di serie): esatto, passare inosservati è praticamente impossibile; e a bordo di un gioiellino come questo non dispiace affatto.

Sotto il “vestito da seduttrice” questa Adam Rocks nasconde tanta sostanza: il telaio deriva da quello della Corsa, mentre nel cofano pulsa il nuovo 3 cilindri benzina da 1 litro di cilindrata, capace di 115 CV, ed abbinato ad un manuale a 6 marce; la cura costruttiva è molto elevata: carrozzeria, guarnizioni (a doppio anello e floccate quelle delle portiere) e assemblaggi sono di ottimo livello, così come stupisce la solidità degli interni; eccezion fatta per quelle rigide di portiere e cassetto portaoggetti, le plastiche sono di elevata fattura e morbide al tatto. Gradevoli pure le finiture laccate nello stesso colore della carrozzeria e la cornice del sistema infotelematico, in nero lucido. Del resto il costo del biglietto è molto alto: i prezzi della Adam Rocks partono da 15.850 euro, ma per averne una uguale a quella oggetto della nostra prova servono 22.105 euro; cifre da segmento C ben allestita.

Sotto il “vestito da seduttrice” questa Adam Rocks nasconde tanta sostanza #OpelAdamRocks

[rating title=”Dentro” value=”8.5″ value_title=”voto” layout=”left”]I sedili sono comodi e contenitivi, con un’elegante finitura in stoffa ed eco-pelle; il posto guida è ampiamente regolabile, con la parte anteriore dell’abitacolo accogliente tanto quanto quella di una Corsa. La strumentazione è chiara e ben leggibile, mentre l’ergonomia potrebbe essere migliore: il pannello infotelematico ed il climatizzatore sono situati piuttosto in basso rispetto al tachimetro e costringono a distogliere lo sguardo dalla strada per essere impostati.

I problemi di spaziosità iniziano dietro: l’auto è omologata per quattro ma i sedili posteriori sono più che altro due “strapuntini”, peraltro inutilizzabili se chi siede dinanzi è molto alto; in quest’ultimo caso il poco spazio per le ginocchia sparisce; mentre per toccare il tetto con la testa basta essere alti poco più di 170 cm. Esigua anche la volumetria di carico: il vano bagagli ha una forma regolare ma con una soglia molto alta; la situazione migliora abbattendo gli schienali posteriori, anche se il piano d’appoggio derivante non è perfettamente piatto. Buona invece la visibilità in tutte le direzioni ed in manovra si può contare sui sensori di parcheggio.

a cura di Omar Abu Eideh

Opel Adam Rocks: come va

[rating title=”Dinamica” value=”8″ value_title=”voto” layout=”left”]La Adam Rocks, da brava urban-crossover, ha l’assetto rialzato di 15 mm e un’impronta a terra “da OPC”. Due interventi tecnici quasi in controfase: se l’altezza maggiorata aumenta la luce a terra e l’escursione delle sospensioni, gli pneumatici 225/35 R18 abbinati al passo contenuto e alla taratura sportiveggiante delle sospensioni rendono invece la Adam piuttosto rigida nella cosiddetta “jungla urbana”. Se l’asfalto è levigato, invece, la Adam mette in mostra un buon comfort e una grande precisione di guida. Merito degli “enormi” ContiSportContact 5 225/35 R18 e dello sterzo elettroidraulico, consistente e rigoroso, con soli due giri mezzo di rotazione da parte a parte. Stupisce invece la silenziosità di marcia, col 3 cilindri a tratti impercettibile e privo di vibrazioni.

Agile ed intuitiva in città, la Rocks è perfettamente a suo agio anche sui percorsi extraurbani, grazie al 1.0 3 cilindri turbo da 115 CV a 5.200 g/min e 170 Nm a soli 1.800 g/min. Un motore pronto, silenzioso e quasi totalmente privo di vibrazioni, con una spinta consistente fin dai 2.000 giri. L’abbinamento al nuovo cambio a sei marce è perfetto perché ad una rapportatura tendenzialmente corta, che aiuta nelle riprese e nello sprint da fermo, si abbina una sesta lunga pensata per contenere i consumi in velocità: a 90 orari si superano i 22 km/litro, mentre a 130 km/h siamo attorno ai 15 al litro, col motore che ronza a quota 3200 giri/minuto. Non male anche il dato rilevato in città: nel traffico congestionato della capitale il computer di bordo segna 7L/100 km; merito anche di uno start&stop ben a punto.

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Agile ed intuitiva in città, la Rocks è perfettamente a suo agio anche sui percorsi extraurbani. #OpelAdamRocks

[rating title=”prestazioni” value=”8.5″ value_title=”voto” layout=”left”]Alla prova cronometro la Adam scatta bene, ottenendo un 9,6 secondi per lo 0-100 km/h, perfino migliore del dato dichiarato, grazie ai pneumatici extra-large e alla verve del motore che dai 4 ai 6.000 giri acquista una discreta “cattiveria”. Il turbo è pronto, anche perché la Adam Rocks ha un lieve ritardo nella chiusura del gas, con il motore che rimane leggermente accelerato tra un cambio di marcia e l’altro: un vantaggio per il ridotto turbolag, ma leggermente fastidioso quando si va di fretta.

I quattro freni a disco, con gli anteriori da 280 mm ed i posteriori da 260, sono resistenti ed efficaci nel fermare i circa 1.080 kg a secco della Rocks; ma l’assetto cedevole in beccheggio alleggerisce il retrotreno e nelle frenate di emergenza questa Adam modaiola muove un po’ la coda prima di stabilizzarsi sotto l’azione di ABS ed ESP. Quest’ultimo non è disinseribile e ha una soglia di intervento piuttosto bassa, soprattutto in relazione alle ottime doti di tenuta di strada della piccola tedesca.

a cura di Claudio Galiena

Opel Adam Rocks: La tecnologia

[rating title=”Motore” value=”8.5″ value_title=”voto” layout=”left”]“In principio fu l’EcoBoost”: è stata Ford la prima a scommettere sui 3 cilindri benzina abbinati alla sovralimentazione. A distanza di pochi anni BMW, PSA e VW di sono adeguati, ognuno con la propria interpretazione sul tema. Ed Opel, in pieno rilancio del brand, non poteva esimersi dal cimentarsi nella sfida. Primo di una famiglia completamente nuova di motori benzina di piccola cilindrata, il Turbo 1.0 ECOTEC 12 valvole vanta l’iniezione diretta del carburante. Il basamento in alluminio pressofuso ad alta pressione è stato studiato per ridurre il rumore, oltre che per diminuire il peso. Collettori di alimentazione ad alta pressione e iniettori sono strutturalmente isolati dalla testata per minimizzare la trasmissione delle vibrazioni, mentre la pompa del carburante e il circuito di alimentazione sono insonorizzati.

Altro elemento fondamentale per la fluidità e la silenziosità di marcia è il contralbero installato nel carter dell’olio: guidato da una catena a denti invertiti, questo albero controrotante gira alla velocità dell’albero a gomiti e le sue masse sono ottimizzate per eliminare le vibrazioni intrinseche dell’architettura motoristica tricilindrica. Presenti anche rivestimenti fonoassorbenti per la parte superiore e anteriore del motore, il collettore di alimentazione e gli alloggiamenti dell’albero a camme. Il compatto turbocompressore, di tipo convenzionale, è invece studiato per garantire la massima silenziosità di esercizio.

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Il 3 cilindri è un piccolo capolavoro #OpelAdamRocks

[rating title=”Infotainment” value=”8″ value_title=”voto” layout=”left”]L’infotainment “IntelliLink” si basa sullo schermo touchscreen da 7″ ad alta risoluzione: navigatore, telefono e musica sono quindi raccolti in un unico pannello compatibile sia con gli smartphone iOs (iPhone), sia con quelli Android. E bisogna necessariamente possedere un telefonino di ultima generazione per poter utilizzare le funzionalità GPS ed internet: infatti lo smartphone funge da disco fisso integrato. Il sistema è abbastanza intuivo e veloce ma per funzionare a pieno bisogna scaricare apposite applicazioni a pagamento, fra cui quella di navigazione “BringGo”, con prezzi da 0,99 euro per le singole mappe a 69,99 euro per la variante “Premium”. Mentre per radio internet e podcast servono le app “Stitcher” e “Tuneln”. Bisogna inoltre segnalare la presenza a listino di un impianto audio potenziato con 7 altoparlanti e subwoofer, offerto a 450 euro.

a cura di Omar Abu Eideh

Opel Adam Rocks: i nostri rilevamenti

Accelerazione
0-60 km/h 4,1 sec
0-100 km/h 9,6 sec
0-120 km/h 14,3 sec
0-140 km/h 20.3 sec
0-100 m: 7,3 sec – 83,3 km/h
0-200 m: 11,1 sec – 105,6 km/h
0-400 m: 17,1 sec – 130,9 km/h

Ripresa
In IV marcia
70-110 km/h 8.3 sec
70-130 km/h 13.4 sec
In V marcia
70-110 km/h 10.9,0 sec
70-130 km/h 17,2 sec
In VI marcia
70-110 km/h 13.7 sec
70-130 km/h 22.8 sec

Pregi e Difetti

Piace
-Qualità costruttiva
-Motore
-Tenuta di strada

Non Piace
-Spaziosità posteriore limitata
-Prezzi elevati

[progressbar title=”VOTO FINALE” value=”8.33″]

Prezzi e accessori della vettura in prova

Prezzo di listino Opel Adam Rocks 1.0 SGE 115cv S&S MT6 Euro 6: € 19.650,00

Opzioni a pagamento del nostro esemplare
-Tetto bi-colore: 300 Euro
-Pedaliera in alluminio: 125 Euro
-Sight & Light Pack: 250 Euro
-Cerchi da 18″ Twister: 700 Euro
-Chrome Pack: 70 Euro
-Led Pack: 150 Euro
-Spoiler portellone posteriore: 150 Euro
-Multicolor Ambient Light: 150 Euro
-Advanced Park Assist: 500 Euro
-Tappetini in velluto nero: 60 Euro

Opel Adam Rocks: scheda tecnica

Opel Adam Rocks_38

Dimensioni
Lunghezza: 374 cm
Larghezza: 172 cm
Altezza: 150 cm
Passo: 231 cm
Peso in ordine di marcia: 1156 Kg
Capacità bagagliaio: 170/663 litri
Pneumatici (di serie): 215/45 R17
Motore
Cilindrata cm3: 999
N. cilindri e disposizione: 3 in linea
Potenza massima kW (CV)/giri: 85 (115)/5200 giri
Coppia max Nm/giri: 170/1800-4500
Emissione di CO2 grammi/km: 114
Distribuzione: 4 valvole per cilindro
N. rapporti del cambio: 6 + retromarcia
Prestazioni
Velocità massima (km/h): 196
Accelerazione da 0 a 100 km/h (s): 9.9
Consumi (ciclo misto – l/100 km): 4,9

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