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Verifica ultima revisione auto: come si controlla online

Sapere quando è avvenuta l’ultima revisione di un veicolo è semplice: tramite carta di circolazione oppure nel Portale dell’Automobilista: ecco come.

Come avviene la verifica dell’ultima revisione auto in ordine di tempo? A cosa serve? Quali sono le modalità disponibili a tutti gli automobilisti per controllare quando scade il prossimo collaudo? Quali sono le sanzioni applicate per chi circola alla guida di un veicolo non revisionato?

In questa guida analizziamo, voce per voce, tutto quello che riguarda il controllo della scadenza revisione auto, perché è importante conoscerla, come si fa e cosa dice il Codice della Strada a riguardo.

Come controllare la scadenza della revisione auto

Sapere sempre, in qualsiasi momento, quando scade la revisione di un veicolo – e, analogamente, quando è avvenuto l’ultimo collaudo in ordine di tempo – è importante perché consente ai proprietari di un veicolo a motore di avere sottomano un indispensabile promemoria sulla data-limite entro la quale presentare la vettura al collaudo periodico.

In caso di acquisto di un’auto usata (così come di qualsiasi veicolo iscritto al PRA-Pubblico registro Automobilistico) permette di sapere il chilometraggio del veicolo all’atto dell’ultima revisione.

Importanza della revisione auto

Il collaudo periodico è disciplinato dall’art. 80 del Codice della Strada: la norma dettaglia i criteri con i quali il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili stabilisce – per mezzo di decreti – tempi e modi di effettuazione delle revisioni generali o parziali sui veicoli a motore e rimorchi.

Le revisioni servono essenzialmente ad accertare l’esistenza delle condizioni di sicurezza per la circolazione, di silenziosità e di rispetto delle normative sull’inquinamento ambientale.

Superato il collaudo, gli addetti autorizzati consegnano al proprietario il certificato di revisione: questo documento riassume i dati di identificazione della vettura, quelli che si riferiscono ai controlli tecnici effettuati e il chilometraggio al momento della revisione.

Le modalità di controllo della scadenza revisione auto

La prima revisione di autovetture, autoveicoli per trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t e gli autoveicoli per trasporto promiscuo avviene dopo quattro anni dalla data di prima immatricolazione.

Le revisioni periodiche successive devono essere effettuate, dai proprietari dei veicoli, ogni due anni (entro la fine del mese della precedente revisione).

Per sapere quando scade il collaudo – cioè entro quando bisogna presentare la vettura presso un Centro autorizzato dal Ministero, oppure presso gli uffici tecnici della Motorizzazione Civile (Dipartimento dei Trasporti Terrestri) – esistono tre principali modalità:

  • La data di prima immatricolazione del veicolo, riportata nella carta di circolazione (nel caso di prima revisione);
  • La data dell’ultima revisione, applicata con etichetta adesiva nel retro della carta di circolazione;
  • Il Portale dell’Automobilista.

Come si calcola la scadenza della revisione

Per sapere quando effettuare la prima revisione, si tiene conto della data di prima immatricolazione del veicolo: la scadenza avviene entro la fine del mese di prima immatricolazione. Analogamente, i collaudi periodici successivi andranno eseguiti ogni 2 anni esatti dall’ultima revisione.

Controllare la scadenza della revisione tramite il Portale dell’Automobilista

Il sito Web del Portale dell’Automobilista – a cura del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – consente a tutti gli utenti di conoscere in ogni momento quando scade il collaudo di un veicolo, in maniera semplice e rapida.

A questo proposito, è sufficiente cliccare sul menu “Verifica Ultima Revisione”, inserire il tipo di veicolo che si desidera verificare (autoveicolo, motoveicolo, ciclomotore o rimorchio), digitare il numero di targa e, in ultimo, un codice Captcha di sicurezza, dopodiché cliccare sul pulsante “Ricerca”. Sullo schermo del pc o sul display dello smartphone appaiono, a questo punto, le seguenti voci:

  • Tipo veicolo;
  • Targa;
  • Data di ultima revisione;
  • Esito della revisione (ad esempio “Regolare”);
  • Km rilevati dall’operatore.

Sanzioni per mancata revisione auto

Le multe previste dal Codice della Strada per chi circola alla guida di un veicolo non revisionato, o peggio ancora sospeso dalla circolazione perché in attesa di esito del collaudo periodico, sono particolarmente pesanti (ed è logico, in quanto – come si indicava più sopra – i controlli tecnici servono per certificare il rispetto delle condizioni di sicurezza per la circolazione, di silenziosità e sull’inquinamento ambientale).

Vediamo di seguito quanto dispone l’art. 80 comma 14 CdS:

“Chiunque circola con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173 euro a 694 euro. Tale sanzione è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti”.

In questi casi, l’organo accertatore annota sulla carta di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino all’avvenuta revisione, e può circolare unicamente per essere portato al collaudo. Se, nonostante questa evidente limitazione, si circola ugualmente senza recarsi presso un Centro revisioni o alla volta degli uffici tecnici della Motorizzazione competenti, la legge stabilisce una sanzione amministrativa da 1.998 euro a 7.993 euro, con in più la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni. In caso di reiterazione, avviene la confisca amministrativa del veicolo.

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