Serve ancora il rodaggio nelle auto nuove: cosa dicono gli esperti

Scopri tutte le regole e i consigli pratici per il rodaggio di auto nuove, benzina, diesel, ibride ed elettriche. Vantaggi, procedure e limiti da rispettare

Serve ancora il rodaggio nelle auto nuove: cosa dicono gli esperti
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Giorgio Colari
Pubblicato il 9 dic 2025

Nell’era delle tecnologie avanzate e delle lavorazioni di precisione, una domanda ricorrente accompagna chi acquista una vettura nuova: ha ancora senso parlare di rodaggio auto nuova? La tentazione di considerare questa pratica come un semplice retaggio del passato è forte, eppure la realtà è più sfumata di quanto si possa pensare. Nonostante i progressi compiuti nell’affidabilità e nella robustezza dei veicoli moderni, le case automobilistiche continuano a raccomandare una fase iniziale di assestamento, specialmente nei primi 1.000-3.000 chilometri di vita della vettura. Questo periodo può rivelarsi cruciale per garantire prestazioni ottimali, ridurre i rischi di usura prematura e massimizzare la longevità delle componenti più sollecitate.

Le ragioni tecniche

Le ragioni tecniche alla base del rodaggio auto nuova restano attuali anche in presenza di processi produttivi all’avanguardia. Oggi le tolleranze tra le parti meccaniche sono minime grazie a lavorazioni sempre più sofisticate, ma il motore necessita comunque di un periodo in cui tutti i suoi elementi possano adattarsi reciprocamente. In questa fase, il lubrificante ha il compito di raggiungere ogni punto vitale, riducendo progressivamente gli attriti interni. Allo stesso modo, altri componenti fondamentali come i freni e i pneumatici richiedono un tempo di assestamento per esprimere il massimo delle loro prestazioni: le pastiglie e i dischi raggiungono l’efficacia ottimale dopo circa 200 chilometri, mentre gli pneumatici necessitano di almeno 500 chilometri per garantire la migliore aderenza e sicurezza su strada.

Durante questa delicata fase iniziale, il consiglio principale è adottare una guida regolare e consapevole. Non si tratta semplicemente di procedere lentamente, ma di evitare accelerazioni violente, brusche frenate e di variare progressivamente velocità e regime del motore. Per chi guida un’auto benzina, il limite suggerito è di 4.500 giri/minuto, mentre per le auto diesel è preferibile non superare i 3.500 giri/minuto. Se invece si è al volante di una vettura dotata di cambio automatico, è raccomandabile mantenere il regime sotto i 2.000 giri/minuto nei primi chilometri, favorendo così un assestamento graduale e uniforme delle componenti meccaniche.

Le raccomandazioni non solo alla guida

Le raccomandazioni delle case automobilistiche non si limitano solo alla guida: è importante lasciare che il motore raggiunga la temperatura ottimale prima di iniziare il viaggio, alternare marce basse e alte per variare il regime, prediligere tragitti medio-lunghi che consentano al propulsore di lavorare nelle condizioni ideali, ed evitare sia carichi eccessivi sia situazioni di surriscaldamento. In molti casi, consultare il manuale d’uso resta fondamentale per rispettare le indicazioni specifiche del costruttore, specialmente riguardo la possibilità di effettuare un cambio olio dopo la fase di rodaggio, operazione consigliata da alcuni marchi per eliminare eventuali residui di lavorazione e garantire la massima protezione al motore.

I vantaggi del rodaggio

I vantaggi di un rodaggio auto nuova condotto con attenzione sono tangibili e si riflettono sia sulle prestazioni sia sulla durata complessiva della vettura. Un assestamento accurato favorisce una migliore efficienza, consumi ridotti nel lungo periodo, maggiore affidabilità e una sensibile diminuzione del rischio di danni prematuri. In altre parole, un motore ben rodato offre prestazioni superiori e mantiene la propria efficienza per molti anni, riducendo anche le spese di manutenzione straordinaria.

Non bisogna poi dimenticare le particolarità delle diverse tipologie di veicoli oggi disponibili sul mercato. Le auto ibride seguono regole molto simili a quelle dei modelli tradizionali, soprattutto per quanto riguarda la parte termica, che richiede le stesse attenzioni durante i primi chilometri. Diverso è il discorso per le auto elettriche, dove il propulsore necessita di meno precauzioni specifiche: in questi casi, l’attenzione si concentra maggiormente su freni, pneumatici e assetto del telaio, per garantire la massima sicurezza e affidabilità anche nelle fasi iniziali di utilizzo.

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