Ritrovato il prototipo di Lamborghini smarrito al Circolo Polare Artico

Il prototipo Lamborghini Diablo SE30 0000 P0 è stato ritrovato nel Circolo Polare Artico, restaurato dal team Curated Miami e ora esposto dopo oltre 20 anni nascosto

Ritrovato il prototipo di Lamborghini smarrito al Circolo Polare Artico
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Giorgio Colari
Pubblicato il 8 nov 2025

Una distesa di ghiaccio, la polvere che si posa su una carrozzeria leggendaria e il suono rauco di un dodici cilindri che rompe il silenzio artico: così si apre il nuovo capitolo della storia della Lamborghini. Dopo oltre vent’anni di silenzio e oblio tra i ghiacci della Svezia settentrionale, un esemplare unico della Diablo SE30 — identificato come prototipo 0000 P0 — è tornato alla luce, regalando agli appassionati una delle storie più affascinanti della casa di Sant’Agata Bolognese.

Tutto ha inizio con una vera e propria caccia al tesoro che ha portato il collezionista americano John Temerian e il suo team di Curated Miami a sfidare le estreme condizioni del Circolo Polare Artico. La spedizione prende il via da una segnalazione quasi incredibile: un ex dipendente della storica casa automobilistica italiana suggerisce che una delle vetture più rare e preziose mai costruite giace dimenticata in un remoto garage, a oltre 16 ore di viaggio da Stoccolma. Il collaboratore Chip Davis, animato dalla passione per le auto d’epoca e dal desiderio di riscrivere una pagina della storia dell’automobilismo, si mette in viaggio per 18 ore tra neve e gelo. È così che, nascosta sotto uno spesso strato di polvere e protetta dal gelo, la Diablo SE30 prototipo si lascia finalmente scoprire.

Grande valore storico

Il valore storico di questo ritrovamento è incalcolabile. La Lamborghini Diablo SE30 fu progettata nel 1993 per celebrare il trentesimo anniversario del marchio. Prodotta in soli 150 esemplari, rappresenta un punto di svolta nella filosofia costruttiva della casa del toro. Ma il prototipo 0000 P0 recuperato ha qualcosa in più: è il testimone diretto delle sperimentazioni tecniche e stilistiche del progetto XL30, sviluppato quando un giovane Horacio Pagani — destinato a diventare uno dei più celebri maestri dell’automotive mondiale — lavorava ancora per il marchio emiliano, sperimentando l’uso di materiali compositi e soluzioni avveniristiche.

Tra i dettagli che rendono unico questo esemplare spiccano le componenti realizzate in legno, una testimonianza viva dei metodi artigianali adottati in quegli anni. La riduzione di peso, pari a circa 125 kg rispetto alla versione standard, evidenzia la vocazione sportiva e l’attenzione all’innovazione tecnica. Il cuore pulsante della vettura, un V12 da 5,7 litri capace di sprigionare 523 cavalli, rappresentava negli anni ’90 un traguardo prestazionale straordinario, confermando la Lamborghini come una delle case automobilistiche più audaci e visionarie.

La storia artica di questa supercar non è solo leggenda: diverse testimonianze raccolte tra i residenti svedesi confermano di aver visto la Diablo SE30 circolare, seppur raramente, sulle strade ghiacciate della regione, inadatte a un’auto di tale potenza e raffinatezza. Un aneddoto curioso riguarda la sua comparsa nel film di snowboard “Stomped”, prodotto nei primi anni 2000, dove il celebre snowboarder Hasse

hlund la guida in alcune scene iconiche, rendendo la vettura parte della cultura pop locale.

Trasferita in Florida

Dopo il recupero, la supercar è stata trasportata in Florida, dove gli specialisti di Curated Miami hanno avviato un meticoloso restauro, rispettando ogni dettaglio e preservando l’autenticità storica del prototipo 0000 P0. L’intera operazione è stata documentata in un emozionante video dal titolo “RESCUED! We Found the Lamborghini Diablo SE30 Prototype in the Arctic Circle – EP. 15”, pubblicato sul canale YouTube di Curated, offrendo agli appassionati uno sguardo esclusivo dietro le quinte di questa straordinaria impresa.

Il ritrovamento di questo raro esemplare mette in luce l’importanza della conservazione della memoria industriale automobilistica e quanto i destini dei prototipi possano essere imprevedibili una volta usciti dai circuiti ufficiali. Per i collezionisti e gli amanti del marchio, il recupero della Lamborghini Diablo SE30 prototipo non rappresenta solo una riscoperta tecnica, ma anche un viaggio nel tempo che permette di comprendere meglio l’evoluzione del design, delle tecniche costruttive e dello spirito innovativo che hanno reso grande la casa del toro negli anni ’90.

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