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Renault: partnership con Envision e Verkor per la produzione di batterie in Francia

Due accordi strategici che rientrano nel maxi programma di sviluppo nel settore degli accumulatori annunciato in occasione di “Renaulution”.

Due accordi rivolti alle attività di sviluppo, progettazione e produzione di una prossima generazione di batterie destinate all’equipaggiamento dei veicoli elettrici. Ecco, in sintesi, i contenuti dei programmi che Renault Group si prefigge di concretizzare attraverso le collaborazioni con Envision AESC e la start-up transalpina Verkor.

Due maxi-piani che si ricollegano al percorso di sviluppo “Renaulution” annunciato a gennaio 2021 e andrebbero ad arricchire le partnership già consolidate con LG Chem ed altre alleanze (fra le quali si segnala quella, in fase di discussione, con ACC-Automotive Cells Company ovvero la joint venture creata da Stellantis e Total in previsione di una possibile collaborazione tecnico-strategica che inizierebbe nel 2027). Contestualmente, Renault Groupe porta avanti – nell’ambito del progetto ASSB rivolto al 2030 – lo studio rivolto alle batterie “solid state”.

De Meo: “Verso un milione di veicoli elettrici made in Europe”

Luca de Meo, amministratore delegato di Renault Groupe, ha dichiarato:

La nostra strategia a livello di batterie si basa sui dieci anni di esperienza e di investimenti effettuati dal Gruppo Renault nella catena del valore della mobilità elettrica. Queste nuove partnership con Envision AESC e Verkor consolideranno significativamente la nostra posizione per garantire la produzione, entro il 2030, di un milione di veicoli elettrici ‘made in Europe’.

Si tratta di una fase importante per incrementare la nostra competitività, radicare il Gruppo nella dinamica industriale francese e raggiungere il nostro obiettivo di zero emissioni. Il Gruppo riafferma così la sua volontà di produrre in Francia veicoli elettrici popolari, accessibili e redditizi.

Cosa prevede la partnership con Envision AESC

Nello specifico, l’alleanza strategica con Envision AESC è finalizzata alla realizzazione di una gigafactory che sorgerà a Douai – uno dei tre “hub”, insieme a Maubeuge e Ruitz, che costituiscono altrettanti siti di produzione Renault ElectriCity e per i quali la “Marque” prevede la creazione di 700 nuovi posti di lavoro nella regione della Haute France – stima una capacità di potenza nell’ordine di 9 GWh al 2024, con l’obiettivo di raggiungere 24 GWh entro il 2030.

Per la prossima generazione di auto elettriche

Cifre alla mano, il monte-investimenti indicato da Envision EASC (Divisione battery del “colosso” Envision Group specializzato in soluzioni di green technology) è notevole: fino a 2 miliardi di euro, che serviranno per la produzione di batterie “new gen”, a basse emissioni di carbonio (dunque in corrispondenza con gli obiettivi del “Green Deal” indicato dall’Unione Europea e mediante lo sviluppo di soluzioni di riciclo a circuito chiuso degli scarti di produzione e delle batterie a fine vita), dal costo competitivo e indirizzate ad equipaggiare la prossima generazione di modelli elettrici, fra cui l’attesa Renault R5 svelata a gennaio in occasione di “Renaulution”. Grazie alla partnership, Envision EASC stima di poter creare 2.500 posti di lavoro entro il 2030.

Ingresso nei capitali Verkor

L’ulteriore step che identifica il nuovo capitolo hi-tech per Renault viene preparato in ordine alla firma di un protocollo d’intesa per l’ingresso del Gruppo transalpino nelle quote capitale di Verkor mediante una partecipazione superiore al 20%. Con questa linea di azione, Renault prevede di unirsi al consorzio nato nel 2020 intorno alla start-up francese, che ha l’obiettivo di rispondere alle sempre più “centrali” sfide tecnologiche in materia di digitalizzazione, decarbonizzazione e reindustrializzazione del comparto automotive tanto in Francia quanto a livello europeo.

Dal punto di vista operativo, la collaborazione fra Renault Groupe e Verkor prevede lo sviluppo di un sistema di batterie ad alte prestazioni da utilizzare per i veicoli di segmento C e di fascia superiore della prossima lineup Renault, nonché dei modelli Alpine (che quindi vivrà un’evoluzione futura all’insegna delle zero emissioni). Mediante il consorzio, in un’ottica a medio termine verranno a crearsi più di 1.200 nuovi posti di lavoro diretti.

Gli step del progetto

La nuova partnership, indica Renault, andrebbe a concretizzarsi in un primo tempo nel finanziamento ad un Centro di Ricerca e Sviluppo (“Verkor Innovation Center”) e di una linea-pilota da dedicare alle attività di prototipazione e produzione di celle e moduli batterie in Francia a partire dal 2022. La fase successiva consisterebbe nella realizzazione, da parte di Verkor, di un proprio progetto: la creazione della prima gigafactory di batterie ad alte prestazioni in Francia. In questo caso, Renault Groupe prevede che la capacità complessiva sarà pari a 10 GWh dal 2026, per poi raddoppiare (20 GWh) entro il 2030.

Attenzione alla sostenibilità

Anche qui, l’attenzione alla sostenibilità gioca un ruolo di primo piano: “base di partenza” della partnership Renault Groupe-Verkor, un progetto strategico comune destinato – indica Renault – a ridurre del 75% le emissioni di CO2 dai processi di produzione delle batterie in rapporto alle attuali tecnologie, ed alla creazione di una catena di fornitori che renda possibile la tracciabilità e garantisca la sicurezza delle materie prime destinate ai veicoli elettrici.

Lei Zhang, fondatore e direttore generale di Envision Group, ha dichiarato:

La missione di Envision Group è quella di essere il partner tecnologico cosiddetto ‘netto zero’ per le aziende, i Governi e le città di tutto il mondo. Siamo, pertanto, molto contenti che Renault abbia scelto le batterie di Envision AESC per la sua prossima generazione di veicoli elettrici. Investendo nella costruzione di una nuova gigafactory nel nord della Francia, intendiamo sostenere la transizione a zero emissioni di carbonio rendendo le batterie e i veicoli elettrici ad alte prestazioni e a maggiore autonomia, convenienti e accessibili per altri milioni di automobilisti.

Questa prima fase di sviluppo consentirà di sbloccare i futuri investimenti su vasta scala, per sviluppare la supply chain locale e sfruttare tutte le possibilità offerte dal ciclo di vita completo delle batterie, in particolare lo stoccaggio di energia, il riutilizzo delle batterie, la ricarica smart e il riciclo a circuito chiuso. Ciò consentirà di aprire la strada per creare migliaia di nuovi posti di lavoro verdi a forte valore aggiunto in un ecosistema completo comprensivo delle batterie nella regione.

Dal canto suo, Benoit Lemaignan, amministratore delegato di Verkor, ha aggiunto:

Non vediamo l’ora di concretizzare, mediante questa partnership, la nostra visione comune per sviluppare la mobilità elettrica su vasta scala. Si tratta di un accordo importante che dimostra i progressi che abbiamo compiuto sulla nostra roadmap per produrre fino a 50 GWh di celle per batterie entro il 2030 – una pietra miliare per lo sviluppo di una supply chain delle batterie che sia competitiva, sovrana e sostenibile in Europa.

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