Parcheggi e norme sui monopattini elettrici: tutto quello che c'è da sapere

Regole per il parcheggio dei monopattini elettrici, obblighi, sanzioni e il ruolo di tecnologia e segnaletica per una mobilità sicura.

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 22 giu 2025
Parcheggi e norme sui monopattini elettrici: tutto quello che c'è da sapere

La mobilità urbana si trova al centro di un’importante evoluzione, con i monopattini elettrici che rappresentano una delle principali innovazioni, ma anche una delle sfide più complesse. La recente riforma del Codice della Strada ha introdotto regole più severe, che puntano a disciplinare l’uso di questi veicoli e a migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Tra le novità più rilevanti, spicca il divieto di parcheggio monopattini sui marciapiedi, una misura volta a proteggere i pedoni, in particolare anziani, bambini e persone con disabilità. Chi non rispetta questa norma rischia multe che vanno da 41 a 168 euro, a meno che non si utilizzino aree appositamente designate. Questa disposizione non solo risponde a esigenze estetiche, ma soprattutto mira a prevenire pericoli per chi si muove a piedi.

Nuovi obblighi per gli utenti

La nuova normativa monopattini non fa distinzioni tra veicoli privati e quelli in sharing. Tutti i conducenti devono rispettare regole uniformi, come l’obbligo del casco per i minorenni e la forte raccomandazione per gli adulti. Inoltre, è vietato trasportare passeggeri o oggetti ingombranti, e ogni monopattino deve essere dotato di luci funzionanti e dispositivi sonori.

Una delle novità più significative è l’introduzione dell’obbligo di assicurazione, anche se i dettagli operativi devono ancora essere definiti attraverso decreti attuativi. Le sanzioni per le violazioni non si limitano alle multe, ma possono includere il sequestro del mezzo, specialmente in caso di sosta irregolare che compromette la sicurezza pubblica.

Tecnologia e regolamentazione

Le aziende di sharing mobility stanno adottando tecnologie avanzate per ridurre le infrazioni legate al parcheggio. Attraverso l’uso di intelligenza artificiale e GPS, le applicazioni possono monitorare la posizione dei veicoli e impedire la conclusione delle corse in aree non autorizzate. Alcuni sistemi richiedono persino fotografie per verificare il corretto posizionamento del monopattino al termine dell’utilizzo.

Nonostante questi strumenti rappresentino un valido supporto, il loro successo dipende anche dalla consapevolezza e dal rispetto delle regole da parte degli utenti. La tecnologia, infatti, non può sostituire l’educazione alla mobilità responsabile.

La sfida delle infrastrutture

Un altro aspetto critico riguarda la mancanza di infrastrutture adeguate. In molte città italiane, le aree di parcheggio monopattini sono insufficienti o mal segnalate, causando confusione tra gli utenti. Una segnaletica chiara e uniforme è essenziale per promuovere comportamenti corretti e ridurre le infrazioni.

L’integrazione efficace della micromobilità elettrica richiede uno sforzo congiunto tra cittadini, operatori di sharing e amministrazioni pubbliche. Solo attraverso regole chiare e un’educazione mirata sarà possibile trasformare i monopattini elettrici da fonte di problemi a risorsa preziosa per la mobilità sostenibile nelle nostre città.

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