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Come si effettua il pagamento del bollo auto online

Vediamo i principali strumenti per pagare la tassa di proprietà attraverso i canali digitali, insieme al calcolo degli importi ed alle maggiorazioni se si paga il bollo dopo la sua scadenza.

Tutti i proprietari di veicoli a motore devono pagare la tassa di proprietà, la cui gestione è in carico alle Regioni, alle Province autonome di Trento e Bolzano, e (per Friuli-Venezia Giulia e Sardegna) all’Agenzia delle Entrate. L’obbligo del bollo auto riguarda i veicoli che, alla scadenza del termine di pagamento, risultano iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), nonché gli utilizzatori (leasing e noleggio a lungo termine), gli usufruttuari e gli acquirenti con patto di riservato dominio sul veicolo.

Come si paga il bollo auto

I metodi di pagamento della tassa di proprietà 2022 possono essere effettuati attraverso vari sistemi: provvedendo di persona (cioè presso gli uffici postali, le ricevitorie Lottomatica e Sisal, le delegazioni territoriali dell’ACI, gli sportelli automatici abilitati al pagamento di tasse e imposte, tramite le agenzie di pratiche auto autorizzate come Isaco, PTAvant, Stanet, Agenzia Italia Net Service), mediante i servizi di domiciliazione bancaria, oppure con soluzioni che su basano sulla piattaforma PagoPA della Pubblica amministrazione.

Bollo auto online: metodi di pagamento

Di seguito alcuni dei principali sistemi per il pagamento della tassa di proprietà attraverso il PC o lo smartphone.

  • Canali online di Poste Italiane;
  • Servizi di Mobile banking (per le banche attive su CBill e che presentano la voce “Pagamento Bollo” sul proprio canale online);
  • Servizio di pagamento del bollo auto attraverso il portale online dell’ACI (previo accesso con le credenziali ACI, SPID o CIE);
  • App IO (per le Regioni che lo contemplano);
  • App SatisPay;
  • App Telepass Pay:
  • Enel X Pay.

Importi del bollo auto per potenza e classe di inquinamento

Il costo del bollo auto viene calcolato in base alla potenza del veicolo indicata nella carta di circolazione ed alla sua classe di emissioni.

  • Veicoli Euro 4, Euro 5 ed Euro 6: 2,58 euro/kW fino a 100 kW, e 3,87 euro per ogni kW in più;
  • Veicoli Euro 3: 2,70 euro/kW fino a 100 kW, e 4,05 euro per ogni kW in più;
  • Veicoli Euro 2: 2,80 euro/kW fino a 100 kW, e 4,20 euro per ogni kW in più;
  • Veicoli Euro 1: 2,90 euro/kW fino a 100 kW, e 4,35 euro per ogni kW in più;
  • Veicoli Euro 0: 3 euro/kW fino a 100 kW, e 4,50 euro per ogni kW in più.

Superbollo: potenze e importi

I veicoli che superano 185 kW di potenza devono anche nel 2022 pagare il superbollo:

  • 20 euro a kW oltre 185 kW per i veicoli fino a 5 anni dalla prima immatricolazione;
  • 12 euro a kW oltre 185 kW per i veicoli fra 5 e 9 anni dalla prima immatricolazione;
  • 6 euro a kW oltre 185 kW per i veicoli fra 10 e 14 anni dalla prima immatricolazione;
  • 3 euro a kW oltre 185 kW per i veicoli fra 15 e 19 anni dalla prima immatricolazione.

Il superbollo non viene applicato sui veicoli con almeno 20 anni dalla prima immatricolazione.

Bollo auto scaduto: ritardi e more

Per essere “in regola”, la tassa di proprietà va pagata entro il mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo pagato. Ad esempio: se il veicolo è stato immatricolato il 15 aprile, la scadenza del bollo auto è il 31 maggio successivo. Se il bollo è scaduto, vanno messi in conto gli interessi di mora e le sanzioni che aumentano man mano che si lascia passare del tempo.

  • Se si paga il bollo auto entro 15 giorni dopo la scadenza: si deve aggiungere lo 0,1% dell’importo per ogni giorno di ritardo;
  • Fra 15 e 30 giorni dopo la scadenza: va aggiunto l’1,5% dell’importo;
  • Fra 30 e 90 giorni dopo la scadenza: si aggiunge l’1,67% della tassa di proprietà;
  • Fra 90 giorni e 1 anno dopo la scadenza: bisogna aggiungere il 3,75%.
  • Oltre un anno e fino a due anni dalla scadenza: va aggiunto il 4,29% a titolo di sanzione;
  • Oltre due anni e fino a tre anni dalla scadenza: si aggiunge il 5%.

Interessi legali giornalieri da applicare

  • 0,5% dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2015;
  • 0,2% dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016;
  • 0,1% dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017;
  • 0,3% dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018;
  • 0,8% dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019;
  • 0,05% dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2020;
  • 0,01% dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Se si paga la tassa di proprietà oltre i termini di “ravvedimento operoso” (ampliati a più di un anno con la legge n. 157 del 19 dicembre 2019, a condizione che non sia avvenuta contestazione alla violazione quindi non sia già iniziato un accertamento di cui il soggetto interessato sia stato messo a conoscenza), la sanzione è pari al 30% dell’importo dovuto, maggiorata degli interessi di mora (2,5% fino al 30 giugno 2003; 1,375% dal 1 luglio 2003 al 31 dicembre 2009; 1% dal 1 gennaio 2010):

  • Fino a quindici giorni di ritardo: 1% per ogni giorno oltre gli interessi di mora;
  • Dal quindicesimo giorno e fino a novanta giorni di ritardo: 15%, oltre agli interessi di mora.

Cosa succede se non si paga il bollo per più di tre anni

Nel caso di mancato pagamento della tassa di proprietà per tre anni e se non si provvede a mettersi in regola entro trenta giorni, il veicolo viene radiato d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico e dall’Archivio Nazionale dei veicoli.

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