Nuove regole per gli autovelox: cosa cambia

Dal 12 giugno 2025, in vigore nuove regole per autovelox: distanze minime, tratte autorizzate e condizioni di installazione

Di Giulia Darante
Pubblicato il 13 giu 2025
Nuove regole per gli autovelox: cosa cambia

Dal 12 giugno 2025, il panorama degli autovelox sulle strade italiane subirà una trasformazione radicale, con l’obiettivo di garantire una sicurezza reale e non semplicemente incentivare le multe. Questo cambiamento nasce dalle disposizioni introdotte dal decreto legge del 12 giugno 2024, che diventeranno operative dopo un periodo transitorio concesso agli enti locali per adeguarsi.

Le nuove regole ridefiniscono completamente i criteri di utilizzo e collocazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. Gli autovelox potranno essere installati solo su tratti stradali autorizzati dal Prefetto, basandosi su parametri stringenti: sarà necessario documentare un tasso significativo di incidentalità dovuto all’eccesso di velocità negli ultimi cinque anni, dimostrare l’impossibilità di effettuare una contestazione immediata e registrare velocità medie superiori ai limiti legali.

Le distanze minime

Un aspetto cruciale della riforma riguarda le distanze minime tra i dispositivi. Sulle autostrade, gli autovelox dovranno essere distanziati di almeno 4 chilometri, mentre sulle strade extraurbane principali il minimo sarà di 3 chilometri. Per le extraurbane secondarie e le strade urbane di scorrimento, la distanza scenderà a 1 chilometro, fino a un minimo di 500 metri per le strade urbane di quartiere e locali. Questa regolamentazione mira a garantire un utilizzo più mirato ed efficace dei dispositivi.

Ulteriori disposizioni riguardano la distanza tra il segnale che indica il limite di velocità e il dispositivo stesso. Sulle strade extraurbane, il segnale dovrà essere posizionato almeno a 1 chilometro di distanza dall’autovelox, mentre sulle strade urbane di scorrimento la distanza minima sarà di 200 metri. Per le altre tipologie di strade, questa distanza si riduce a 75 metri. Questi accorgimenti puntano a migliorare la trasparenza e a informare adeguatamente gli automobilisti.

Limiti della velocità: massima attenzione

Un’attenzione particolare è stata riservata ai limiti di velocità. Sulle strade urbane di scorrimento, i dispositivi potranno essere installati solo dove il limite non sia inferiore a 50 km/h. Su autostrade ed extraurbane, invece, l’installazione degli autovelox sarà consentita solo se il limite di velocità imposto non risulta ridotto di oltre 20 km/h rispetto a quello normalmente previsto per quella categoria stradale. Questa misura intende evitare situazioni di confusione o sanzioni ingiuste per gli automobilisti.

La riforma segna un cambiamento significativo nella gestione della sicurezza stradale, privilegiando la prevenzione degli incidenti rispetto alla semplice attività sanzionatoria. Le norme introducono un utilizzo più razionale e mirato degli autovelox, in linea con i principi del Codice della Strada. Inoltre, si prevede un miglioramento della fiducia dei cittadini nei confronti delle autorità, grazie a criteri più chiari e trasparenti.

Dove si intende collocare l’apparecchio

Un altro elemento importante riguarda i requisiti per l’installazione autovelox. Gli enti locali saranno tenuti a dimostrare che l’area in cui si intende collocare il dispositivo presenta condizioni che giustificano tale intervento, come un elevato numero di incidenti o un persistente superamento dei limiti di velocità. Questa procedura mira a evitare l’uso indiscriminato dei dispositivi e a garantire che vengano utilizzati solo dove effettivamente necessari.

In conclusione, le disposizioni che entreranno in vigore dal 2025 rappresentano una vera e propria rivoluzione nel campo della sicurezza stradale. Grazie a queste norme, si punta a una gestione più equilibrata e responsabile degli autovelox, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza degli utenti della strada e ridurre il numero di incidenti causati dall’eccesso di velocità.

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