Nissan, chiudono due stabilimenti in Messico: che succede

Nissan chiude Civac e Compas in Messico, spostando la produzione ad Aguascalientes. Ristrutturazione globale con taglio della capacità produttiva

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 22 lug 2025
Nissan, chiudono due stabilimenti in Messico: che succede

La chiusura di due storici stabilimenti produttivi in Messico segna un punto di svolta epocale per il settore automotive locale e internazionale. Dopo oltre sei decenni di attività, la Nissan ha annunciato una drastica ristrutturazione che cambierà radicalmente il volto dell’industria automobilistica messicana, riducendo di un terzo la capacità produttiva globale entro il 2027. Questa decisione riflette una strategia più ampia del colosso giapponese, volta a razionalizzare la produzione e a rispondere alle nuove sfide di un mercato sempre più competitivo e dinamico.

Lo storico impianto di Civac, situato a Jiutepec nello Stato di Morelos, si prepara a concludere la propria attività nel marzo 2027. Questo sito produttivo non rappresenta solo un tassello fondamentale nella storia di Nissan, ma anche un simbolo dell’industrializzazione del Messico: inaugurato nel 1966, è stato il primo stabilimento della casa nipponica fuori dai confini giapponesi. La parabola di Civac racconta una storia di successi e trasformazioni: dagli anni d’oro in cui dalle sue linee uscivano modelli iconici come la berlina Sentra e il pick-up Estaquitas, che hanno contribuito a consolidare la presenza del brand in America Latina, si è giunti oggi a una produzione limitata principalmente ai cassonati.

Una situazione complessa

I numeri descrivono con chiarezza il declino: se nel 2016 si toccavano le 294.000 unità prodotte, per il 2024 si prevede una produzione di appena 57.000 veicoli, a fronte di una capacità teorica di 160.000 unità annue ormai largamente sottoutilizzata. Questo calo segna la fine di un’epoca per Civac, che aveva rappresentato un fiore all’occhiello per l’export automobilistico messicano.

Ma la riorganizzazione non riguarda solo lo stabilimento di Jiutepec. Anche il complesso Compas di Aguascalientes è destinato a chiudere i battenti. Nato nel 2015 da una joint venture tra Nissan (tramite il marchio premium Infiniti) e Mercedes Benz, questo impianto doveva essere il punto di riferimento per la produzione di vetture di lusso destinate al mercato nordamericano. Modelli come le Mercedes Classe A, GLA e GLB, così come le Infiniti QX30, QX50 e QX60, sono stati assemblati proprio qui. Tuttavia, i risultati non hanno soddisfatto le aspettative: la domanda inferiore alle previsioni e i dazi imposti dagli Stati Uniti hanno compromesso la redditività dell’intero progetto.

Le ultime auto

La produzione dei modelli Infiniti terminerà entro la fine del 2024, mentre l’ultima Mercedes GLB lascerà le linee di montaggio nel primo trimestre del 2026. Con ciò si chiude definitivamente un capitolo che aveva l’ambizione di trasformare il Messico in un hub globale per le auto premium, ma che si è scontrato con le dure leggi del mercato internazionale.

Queste decisioni fanno parte di un piano di ristrutturazione molto più ampio, che coinvolge sette stabilimenti Nissan dislocati tra Asia, Sud America e Africa. In questo contesto, la produzione dei pick-up Navara e Frontier attualmente assemblati a Civac sarà trasferita negli impianti più moderni di Aguascalientes, dove il gruppo giapponese concentrerà nuovi investimenti e tecnologie per migliorare l’efficienza e la competitività.

Fine di un sogno

Il ridimensionamento della capacità produttiva rappresenta un deciso cambio di rotta rispetto alle dichiarazioni rilasciate solo pochi mesi fa, quando Nissan aveva annunciato l’intenzione di trasformare proprio Jiutepec nel polo produttivo dei cassonati destinati al mercato sudamericano. La nuova strategia, invece, punta su razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, segnando la fine di una stagione caratterizzata da espansione e diversificazione.

Per l’industria automobilistica messicana, la chiusura di Civac e Compas segna la conclusione di un’epoca e l’inizio di una fase di profonda trasformazione. Mentre il Messico perde due pilastri storici della sua manifattura automotive, Nissan si prepara a ridefinire il proprio ruolo sulla scena globale, focalizzandosi su efficienza, innovazione e capacità di adattamento alle nuove sfide del mercato.

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