Rubano la BMW a Chris Harris, utente Instagram utente Instagram risolve il caso

Il giornalista Chris Harris recupera la sua BMW M5 E28 rubata a Bristol grazie a Instagram. Tutti i dettagli su furto, danni e potere dei social

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 22 lug 2025
Rubano la BMW a Chris Harris, utente Instagram utente Instagram risolve il caso

Un evento che unisce paura, speranza e tecnologia: il recente furto auto d’epoca subito da Chris Harris, noto ex conduttore di Top Gear, ha dimostrato come la potenza dei social network possa fare la differenza nel momento del bisogno. La sua preziosa BMW M5 E28, una vera icona per gli appassionati di motori, è stata sottratta a Bristol, ma grazie a una mobilitazione digitale senza precedenti, il lieto fine non si è fatto attendere.

Il furto di un’auto storica rappresenta uno degli incubi peggiori per qualsiasi collezionista. Nel caso di Chris Harris, il danno era ancor più grave: la sua BMW M5 E28 era parte della sua vita da ben 19 anni, un legame che va oltre il semplice possesso materiale. L’auto, rubata nella notte, sembrava ormai perduta, ma la reazione del celebre giornalista automobilistico non si è fatta attendere. Forte di quasi 900.000 follower su Instagram, Harris ha immediatamente lanciato un appello accorato: “Per favore condividete e aiutatemi a trovarla. Ce l’ho da 19 anni”.

Stavolta i social hanno fatto miracoli

La risposta della community online è stata sorprendente. In meno di tre ore, la potenza dei social network ha dato i suoi frutti: un utente, Lee, ha risposto al messaggio diretto di Harris affermando “Sono accanto alla tua M5”. Una segnalazione precisa, che ha permesso al giornalista di localizzare la vettura e avviare rapidamente il recupero auto. L’episodio è diventato subito virale, evidenziando quanto la solidarietà digitale possa essere efficace in situazioni critiche.

Non si trattava di una vettura qualsiasi. La BMW M5 E28, prodotta in quantità limitata nella metà degli anni Ottanta, è considerata una pietra miliare dell’ingegneria tedesca. Sotto il cofano batte il celebre motore M88 3, un sei cilindri in linea derivato direttamente dalla supercar M1. Con i suoi 286 CV e 340 Nm di coppia, questa berlina era capace di raggiungere i 245 km/h, un primato che all’epoca la consacrò come la quattro porte più veloce al mondo. Un’auto che unisce prestazioni, storia e un’aura di esclusività che la rende desiderabile per ogni appassionato.

Furto d’auto d’epoca

Purtroppo, il furto auto d’epoca non si è concluso senza conseguenze. I ladri, probabilmente non consapevoli del reale valore storico della vettura, hanno causato seri danni all’impianto elettrico e al sistema di accensione. Sono stati necessari interventi di riparazione, tra cui la sostituzione di una ruota e di uno pneumatico. Fortunatamente, la carrozzeria è rimasta pressoché intatta, un dettaglio che ha sollevato non poco il morale di Harris.

Il ruolo della community online è stato determinante. Harris non ha mancato di ringraziare pubblicamente il suo “salvatore” Lee, definendolo “un vero gentiluomo” per aver sorvegliato la vettura fino al suo arrivo. Questo gesto ha sottolineato quanto la passione condivisa per le auto possa trasformarsi in un potente strumento di solidarietà e collaborazione. L’episodio mette anche in luce la vulnerabilità delle auto storiche, spesso prive dei moderni sistemi antifurto e quindi particolarmente esposte ai rischi di furto.

La vicenda ha avuto grande risonanza

La vicenda della BMW M5 E28 di Chris Harris si è conclusa con il ritorno della vettura nel garage del suo proprietario, anche se “un po’ ammaccata ma sana e salva”, come ha commentato lo stesso giornalista. Un finale positivo che lascia spazio a una riflessione più ampia: la forza della community, quando si attiva con rapidità e determinazione, può superare anche l’efficienza delle forze dell’ordine tradizionali.

Questa storia diventa un monito per tutti gli appassionati: la protezione delle auto d’epoca richiede attenzione, ma anche la consapevolezza che, oggi più che mai, la rete e i social network rappresentano una risorsa preziosa. Il recupero auto in tempi record è stato possibile grazie a una mobilitazione spontanea, segno che la passione e la solidarietà digitale possono fare davvero la differenza.

Ultime notizie