Tre multe in dieci giorni, quando il divieto di sosta diventa un problema

Residenti e lavoratori di Monza in rivolta contro le multe per divieto di sosta e le strisce blu. Accuse di accanimento e richieste di cambiamento

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 21 mag 2025
Tre multe in dieci giorni, quando il divieto di sosta diventa un problema

La città di Monza è al centro di una polemica crescente, con i cittadini che denunciano un’applicazione eccessiva delle regole legate alla pulizia strade e alla gestione dei parcheggi a pagamento. Tra multe frequenti, abbonamenti onerosi che non garantiscono un posto auto e controlli serrati, la situazione sta generando malcontento tra residenti e commercianti.

Una questione sentita

La questione è particolarmente sentita in aree come il Santuario della Madonna delle Grazie, dove i residenti lamentano difficoltà nel rispettare i divieti imposti. Un abitante della zona, costretto a parcheggiare in strada per mancanza di un box auto, ha ricevuto tre contravvenzioni in dieci giorni per divieto di sosta durante le operazioni di pulizia. Nonostante il tentativo di spostare l’auto dopo il passaggio della spazzatrice, le sanzioni sono state inevitabili, dato che il divieto resta valido per l’intera fascia oraria indicata.

Dal 7 aprile, l’amministrazione comunale ha intensificato i controlli, schierando quattro ispettori ambientali formati dalla polizia locale e finanziati dall’Impresa Sangalli. Secondo l’assessore all’Igiene urbana, Viviana Guidetti, questa misura è necessaria per garantire interventi supplementari di pulizia, ma molti cittadini la considerano un approccio eccessivamente rigido.

Gestione delle strisce blu

Non meno controversa è la gestione delle strisce blu. Una residente del centro storico, pur avendo pagato un abbonamento annuale di 150 euro per parcheggiare nella ZPRU (Zona a Particolare Rilevanza Urbanistica), è stata multata per aver lasciato l’auto in via Petrarca senza ticket aggiuntivo. Questo episodio mette in luce le difficoltà di trovare posti disponibili anche per chi rispetta le regole e paga regolarmente, aumentando il malcontento tra i cittadini.

La situazione ha attirato l’attenzione della politica locale. Roberta Gremignani, segretario cittadino della Lega, ha lanciato la campagna “Stop alle strisce blu a Monza”, raccogliendo le lamentele dei cittadini in piazza Centemero e Paleari. Secondo Gremignani, l’amministrazione comunale starebbe penalizzando non solo i residenti, ma anche lavoratori e negozianti, spingendo i clienti verso i centri commerciali dotati di parcheggi gratuiti.

Mobilità urbana: non mancano le critiche

Le critiche si estendono anche alle politiche di mobilità urbana. Gremignani ha evidenziato come l’approccio “green a tutti i costi” non sia adatto a una città come Monza, che, a differenza di Milano, non dispone di una rete di trasporti pubblici adeguata. Questo rende l’auto un mezzo indispensabile per molti cittadini, aggravando ulteriormente le difficoltà legate alla gestione dei parcheggi.

Il dibattito rimane acceso, con opinioni divergenti tra chi sostiene la necessità di regole più severe per migliorare la vivibilità urbana e chi, invece, ritiene che le attuali misure siano troppo punitive e poco in linea con le esigenze della popolazione. In ogni caso, la questione delle multe e della gestione della pulizia strade a Monza continua a far discutere, con un impatto significativo sulla quotidianità dei cittadini e sull’economia locale.

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