Mazda punta sul rotativo per salvare i motori termici

Al Japan Mobility Show 2025 Mazda mostra Vision X Coupe con sistema di recupero CO2.

Mazda punta sul rotativo per salvare i motori termici
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 4 nov 2025

Al Japan Mobility Show 2025, il futuro dell’automobile prende forma attraverso la visione audace di Mazda, che ha catalizzato l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori con una gamma di concept e novità capaci di ridefinire il concetto di sostenibilità e piacere di guida. L’evento ha visto il debutto di due prototipi rivoluzionari: la sportiva Vision X Coupe e la compatta Vision X Compact, oltre alla presentazione della nuova generazione dell’iconico CX 5. Queste anteprime non rappresentano solo un esercizio di stile, ma introducono soluzioni tecnologiche inedite, come la cattura di CO2 a bordo e l’intelligenza artificiale empatica, proiettando il marchio giapponese in una dimensione dove innovazione e responsabilità ambientale convivono.

Il cuore pulsante dell’offensiva tecnologica è la Vision X Coupe, un vero e proprio manifesto dell’ingegneria Mazda. Questo coupé sportivo, dal design avveniristico e dalle linee scolpite, abbina il tradizionale motore rotativo bi-rotore turbo a un sistema plug in hybrid di ultima generazione, raggiungendo una potenza complessiva di 510 cavalli. L’autonomia è un punto di forza: fino a 160 chilometri in modalità completamente elettrica, estendibili a 800 chilometri sfruttando entrambe le propulsioni. Una combinazione che promette prestazioni entusiasmanti senza rinunciare a una gestione efficiente delle risorse energetiche.

Ma la vera rivoluzione è rappresentata dal sistema proprietario Mazda Mobile Carbon Capture, che distingue la Vision X Coupe da qualsiasi altra proposta sul mercato. Questa tecnologia, frutto di anni di ricerca, è in grado di catturare fino al 20% delle emissioni di CO2 prodotte dal motore, stoccandole in un serbatoio dedicato a bordo del veicolo. Il carbonio così raccolto potrà essere successivamente utilizzato in ambito industriale, ad esempio per la produzione di materiali sintetici. Secondo i tecnici Mazda, l’integrazione di questa soluzione con carburanti derivati da microalghe potrebbe consentire una riduzione delle emissioni fino al 90% rispetto ai carburanti tradizionali, avvicinando l’obiettivo di un impatto ambientale Carbon Negative.

Sul fronte dell’esperienza di bordo, la Vision X Compact apre scenari inediti. Questo concept, pensato per la mobilità urbana, integra un sistema di intelligenza artificiale avanzata capace di instaurare un rapporto empatico con conducente e passeggeri. L’auto diventa così un vero compagno di viaggio, in grado di sostenere conversazioni naturali, suggerire itinerari e attività, e persino adattarsi alle emozioni degli occupanti. Mazda definisce questa relazione “sincera”, ponendo l’accento su una nuova dimensione di interazione uomo-macchina che va oltre la semplice assistenza vocale.

La gamma di novità presentate si completa con il debutto della nuova generazione del CX 5, un modello che ha già conquistato oltre 4,5 milioni di automobilisti nel mondo. Il SUV di successo si rinnova con interni più spaziosi, un design ancora più raffinato e una dinamica di guida ulteriormente migliorata, mantenendo intatto quel mix di comfort e sportività che lo ha reso uno dei bestseller globali del marchio.

Tuttavia, l’adozione di tecnologie così innovative solleva anche interrogativi pratici e sfide da affrontare. Gli esperti ambientali, ad esempio, si interrogano sull’efficienza energetica del processo di cattura della CO2 a bordo: quanta energia è necessaria per far funzionare il sistema? Quanto è sicuro il serbatoio di stoccaggio, soprattutto in caso di incidenti? E ancora, come verrà organizzata la logistica per il trasferimento e il riutilizzo del carbonio raccolto su larga scala?

La diffusione di carburanti alternativi come quelli derivati da microalghe e la creazione di filiere dedicate al riutilizzo della CO2 richiederebbero investimenti considerevoli, standardizzazione dei processi e una collaborazione stretta tra case automobilistiche, aziende energetiche e istituzioni pubbliche. Dal punto di vista normativo, inoltre, sarà fondamentale definire criteri condivisi e trasparenti per stabilire cosa significhi realmente un veicolo Carbon Negative, con verifiche indipendenti a garanzia dei consumatori e dell’ambiente.

La scelta di rilanciare il motore rotativo, da sempre apprezzato per compattezza e performance ma storicamente criticato per consumi ed emissioni, rappresenta una sfida tecnica e simbolica per Mazda. L’integrazione con sistemi elettrici e dispositivi di cattura della CO2 testimonia la volontà di coniugare il piacere di guida con la sostenibilità, offrendo una risposta concreta a chi cerca alternative credibili alla pura elettrificazione.

L’approccio di Mazda alla mobilità del futuro apre così nuovi orizzonti di sperimentazione e dibattito. Se da un lato queste soluzioni rappresentano un’alternativa pragmatica alla transizione verso veicoli esclusivamente elettrici, dall’altro è indispensabile raccogliere dati concreti e risultati di test su strada per valutarne l’efficacia ambientale reale nel lungo periodo. In questo scenario in continua evoluzione, la casa giapponese si conferma tra i protagonisti più innovativi e coraggiosi del panorama automobilistico globale.

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