La Maserati 3500 GT Berlinetta di Fangio: abbandonata da 60 anni
Maserati 3500 GT Berlinetta di Fangio: caratteristiche, valore, curiosità e perché è un pezzo unico nel panorama automobilistico
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Nel cuore pulsante della storia dell’automobilismo italiano, una leggenda riemerge dal passato: la Maserati 3500 GT Berlinetta appartenuta al celebre cinque volte campione del mondo di Formula 1, Juan Manuel Fangio. Oggi questa icona degli anni Sessanta torna sotto i riflettori, proposta in vendita a 210mila euro, cifra che la pone sullo stesso piano di un esemplare restaurato ma privo di una simile eredità. Un’occasione unica per gli appassionati di collezionismo auto e per chi desidera riscrivere un capitolo fondamentale delle auto storiche italiane.
Realizzata nel 1961, la Gran Turismo firmata dal Tridente rappresentava l’apice del lusso sportivo italiano. Il suo cuore pulsante, un motore derivato dalle competizioni, sprigionava ben 235 cavalli, permettendo alla vettura di raggiungere i 230 km/h: numeri impressionanti per l’epoca. Ma non era solo la potenza a distinguerla. Il telaio tubolare, i freni a disco e il cambio a cinque marce garantivano un equilibrio magistrale tra eleganza e prestazioni, concepito per dominare con stile le strade d’Europa. La Maserati 3500 GT Berlinetta non era soltanto una dimostrazione di tecnica, ma un vero e proprio manifesto del design e dell’ingegneria italiana degli anni Sessanta.
Nelle mani dell’asso argentino
L’esemplare protagonista di questa storia, contraddistinto dal telaio AM 101 1714, fu molto più di un semplice trofeo per Juan Manuel Fangio. L’asso argentino la utilizzò quotidianamente durante i suoi soggiorni europei, trasformandola in un vero laboratorio su quattro ruote. Non era raro che Fangio, grazie alla sua sensibilità tecnica e alla sua esperienza nelle corse, fornisse preziosi feedback agli ingegneri Maserati, contribuendo così al perfezionamento delle sportive italiane di quel periodo. La collaborazione tra il pilota e la casa modenese, sotto la supervisione di figure come Guerino Bertocchi, leggendario collaudatore e capo meccanico Maserati, fu determinante per affinare le caratteristiche delle auto storiche più ambite.
Il destino di questa vettura prese una piega inaspettata nel 1966, quando Fangio decise di lasciarla presso la sede Maserati di Modena. Una decisione che avrebbe segnato l’inizio di una lunga pausa: nonostante una lettera scritta nel 1969 in cui manifestava l’intenzione di recuperare l’auto, solo nel 1979 il campione autorizzò due amici a ritirarla. L’operazione non fu semplice, poiché la casa madre inizialmente si oppose al rilascio. Fu soltanto nel 1981, grazie all’intervento e all’approvazione di Alejandro De Tomaso – all’epoca alla guida della Maserati – che la vettura poté finalmente tornare nelle mani dei suoi custodi. Da allora, la Maserati 3500 GT Berlinetta è rimasta ferma in una collezione privata, preservata in una condizione di autenticità rara.
Ha necessità di un restauro
Ciò che rende davvero straordinario questo esemplare è il suo stato di conservazione, una vera e propria “time capsule”. Mai sottoposta a restauro auto d’epoca, la vettura conserva la vernice grigia originale, segnata dal tempo, e gli interni rossi vissuti che raccontano storie di viaggi e passioni. Un tesoro di documenti accompagna l’auto: lettere autografe di Juan Manuel Fangio, corrispondenza storica e ricambi originali forniti dalla stessa Maserati. Tutti elementi che ne aumentano il valore e l’unicità nel panorama del collezionismo auto.
Oggi, la Maserati 3500 GT Berlinetta viene proposta dalla Scuderia Renania GmbH a 210mila euro, un prezzo che riflette non solo le sue condizioni ma soprattutto la sua importanza storica. Non si tratta di una semplice operazione di mercato: chi sceglierà di acquistarla non lo farà per pura speculazione, ma per riportare in vita un capitolo incompiuto della storia automobilistica italiana, un pezzo di eredità legato a uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Nel 2019, la vettura era già stata messa all’asta con una stima tra 475mila e 540mila euro, ma rimase invenduta, fermandosi a un’offerta di 400mila euro. Oggi, il destino di questa leggenda è nuovamente nelle mani di chi saprà riconoscerne il valore autentico.
In un mondo in cui il restauro auto d’epoca rischia spesso di cancellare le tracce del passato, questa Maserati 3500 GT Berlinetta si distingue come una rara testimone della storia, capace di trasmettere emozioni autentiche a chi saprà apprezzarne ogni dettaglio. Un’opportunità imperdibile per chi vede nelle auto storiche non solo oggetti da collezione, ma veri e propri custodi della memoria e dell’identità di un’epoca irripetibile.
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