Le auto che hanno preso le cinque stelle agli ultimi EuroNCAP
Euro NCAP 2025 premia Mercedes CLA, Deepal S05, Mazda CX5 e altri: progressi nella sicurezza, ruolo chiave degli ADAS e attenzione ai protocolli 2026
La nuova tornata di test sulla sicurezza automobilistica vede protagonisti undici modelli, con risultati che sottolineano come l’eccellenza sia sempre più una questione di dettagli e scelte tecnologiche. In questa sessione 2025, spiccano cinque vetture che hanno conquistato il massimo punteggio nei rigorosi crash test europei, ma emergono anche criticità che meritano un’attenta riflessione da parte di costruttori e consumatori. In particolare, l’attenzione si concentra sia sulle dotazioni di serie sia sugli optional, fattori ormai determinanti per garantire livelli di protezione davvero elevati.
Mercedes brilla
A guidare la classifica è la nuova Mercedes CLA, che si conferma al vertice con un impressionante 94% nella protezione degli occupanti adulti. Questo risultato, ottenuto nei test Euro NCAP, è frutto di una progettazione che integra soluzioni tecniche d’avanguardia: dal riconoscimento automatico dei seggiolini per bambini alla possibilità di disattivare l’airbag anteriore, passando per una funzione antidooring efficace e pensata per la sicurezza urbana. L’attenzione alla prevenzione degli incidenti si riflette anche nella qualità costruttiva e nell’implementazione di sistemi avanzati di assistenza alla guida.
Accanto alla berlina tedesca, altre quattro vetture raggiungono le ambitissime cinque stelle. La Mazda CX5 si distingue per la protezione di pedoni e ciclisti, con un ottimo 93%, segno di una sensibilità crescente verso la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Anche la Porsche Cayenne e la Volkswagen T Roc confermano la solidità dei loro progetti, attestandosi entrambe su un solido 91% nella protezione degli adulti. In questa rosa di eccellenze entra anche la cinese Deepal S05, che dimostra come la qualità della sicurezza stia diventando un parametro globale e non più appannaggio esclusivo dei costruttori europei o giapponesi.
Note dolenti presenti
Non mancano però le note dolenti. Modelli come Alpine A390 e Toyota Aygo X non riescono a tenere il passo, con la sportiva francese che si ferma a un modesto 74%. Più in generale, la Aygo X, la Yaris, la Jeep Compass e la Kia PV5 si arrestano a quattro stelle, penalizzate soprattutto dalle carenze nei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Questi dispositivi, sempre più determinanti nei protocolli di valutazione, rappresentano ormai la frontiera su cui si gioca la partita della sicurezza: non solo protezione passiva, ma prevenzione attiva degli incidenti.
Il caso più emblematico di come la dotazione influenzi la valutazione è quello della Kia EV4. Questo modello, infatti, passa da quattro a cinque stelle semplicemente aggiungendo il pacchetto DriveWise, che arricchisce la vettura di sistemi avanzati di assistenza. È un segnale chiaro: la reale efficacia della sicurezza automobilistica dipende sempre più dalle scelte fatte al momento dell’acquisto e dalla volontà dei costruttori di offrire equipaggiamenti di alto livello anche nelle versioni base.
Alcune pratiche ritenute pericolose
Un ulteriore aspetto critico emerso dai test riguarda la possibilità di disattivare permanentemente i sistemi di monitoraggio del conducente, una pratica rilevata sulla precedente Deepal S07 e giudicata pericolosa dagli esperti Euro NCAP. L’organizzazione ha chiesto esplicitamente ai costruttori di correggere queste vulnerabilità, sottolineando come la sicurezza debba essere un valore non negoziabile e garantito a tutti gli utenti della strada.
Sul fronte delle tecnologie alternative, la Hyundai Nexo rappresenta una piacevole sorpresa. Il SUV a idrogeno dimostra che le nuove soluzioni di propulsione non solo non compromettono la sicurezza, ma possono addirittura offrire standard di protezione paragonabili, se non superiori, ai veicoli tradizionali. Questo risultato incoraggia l’adozione di vetture a basse emissioni, dimostrando che la sostenibilità può andare di pari passo con la tutela degli occupanti e degli altri utenti della strada.
Cosa cambierà
Guardando al futuro, le prospettive si fanno ancora più impegnative. Dal 2026, i protocolli Euro NCAP diventeranno ancora più stringenti, con l’obiettivo di spingere l’industria verso soluzioni ADAS sempre più integrate e affidabili. L’auto del futuro sarà chiamata a svolgere un ruolo attivo nella prevenzione degli incidenti, trasformandosi da semplice mezzo di trasporto a vero e proprio strumento di sicurezza per la collettività. Per i consumatori, la sfida sarà quella di informarsi e scegliere consapevolmente, privilegiando dotazioni che facciano davvero la differenza in termini di protezione e prevenzione.