La nuova tendenza è lo sterzo "Steer by Wire": cosa significa
La NIO ET9 ottiene la certificazione E‑Mark UNECE per lo steer by wire. La Cina guida l'adozione nelle auto elettriche puntando su sicurezza, affidabilità e standard condivisi
Dopo anni di ricerca, test intensivi e collaborazioni tra costruttori e autorità regolatorie, il settore automobilistico mondiale assiste a un evento di portata storica: la steer by wire ha raggiunto un nuovo traguardo grazie alla NIO ET9, il primo veicolo a ottenere la certificazione UNECE sia in Cina che in Europa. Questo risultato segna il passaggio definitivo dalla fase sperimentale all’industrializzazione su scala globale, e apre la strada a una rivoluzione nell’architettura delle auto elettriche che promette di cambiare profondamente il concetto stesso di guida e progettazione automobilistica.
Una strategia chiara
Alla base di questa innovazione c’è una strategia chiara e ambiziosa: superare i limiti imposti dai collegamenti meccanici tradizionali tra volante e ruote, sostituendoli con segnali elettronici e attuatori avanzati. La tecnologia steer by wire non solo consente una maggiore libertà progettuale negli interni, ma permette anche una riduzione significativa di peso e ingombro. Inoltre, elimina la presenza della colonna dello sterzo, offrendo una protezione superiore in caso di impatti frontali e aprendo nuove prospettive in termini di sicurezza attiva e passiva.
Tuttavia, la strada verso l’adozione diffusa di questa tecnologia non è priva di sfide. Uno degli ostacoli principali riguarda la percezione di guida: la mancanza di un collegamento meccanico diretto fa sì che il feeling tra conducente e strada venga mediato dall’elettronica. Molti tecnici e automobilisti segnalano una perdita di immediatezza nella risposta dello sterzo, che può influire sulla sensazione di controllo e sull’esperienza di guida. Per questo motivo, la calibrazione del feedback e delle risposte elettroniche diventa un aspetto cruciale, al fine di garantire una guida prevedibile, precisa e rassicurante, senza compromettere la reattività del sistema.
Tanti gruppi attivi nella ricerca
Il fermento tecnologico che si respira in Cina è il risultato di una strategia industriale coordinata, che vede la partecipazione attiva di grandi gruppi come NIO, BAIC, Xpeng, BYD, Geely e dei giganti dell’hi-tech come Xiaomi e Huawei. Questi attori stanno lavorando a stretto contatto con le istituzioni per definire standard condivisi su affidabilità, ridondanza elettronica e protocolli di sicurezza. L’obiettivo comune è quello di accelerare l’accettazione del mercato e prevenire una frammentazione normativa che potrebbe ostacolare la diffusione globale della steer by wire.
Anche fuori dai confini cinesi, i segnali di apertura verso questa nuova tecnologia sono sempre più evidenti. In Europa e Giappone, per esempio, la Lexus RZ 2026 ha introdotto un sistema di sterzo elettronico che, se inizialmente ha suscitato qualche perplessità, ha poi dimostrato, attraverso test approfonditi, una sorprendente efficacia e capacità di adattamento. Questo esempio conferma che, con le giuste calibrazioni, la steer by wire può trovare spazio anche nei segmenti premium e in mercati con requisiti di guida particolarmente elevati.
Un’occasione industriale
Dal punto di vista industriale e strategico, la corsa verso la steer by wire rappresenta per i costruttori cinesi un’occasione irripetibile per consolidare la propria posizione nella filiera globale delle auto elettriche. Le omologazioni internazionali, come quella UNECE ottenuta dalla NIO ET9, sono tasselli fondamentali per costruire credibilità tecnologica e aprire nuovi corridoi commerciali verso l’Europa e altri mercati internazionali.
Non mancano, però, i rischi legati alla crescente complessità dei sistemi elettronici. La diffusione di soluzioni avanzate impone standard sempre più stringenti in materia di sicurezza funzionale e resilienza ai guasti. Le attuali iniziative normative si concentrano su requisiti di ridondanza, test di durata e procedure rigorose per la gestione degli errori, al fine di garantire che l’affidabilità dei nuovi sistemi sia all’altezza delle aspettative e delle esigenze degli utenti. Il dialogo costante tra produttori, fornitori e autorità sarà determinante per la definizione di regole chiare e standard globali condivisi.