Lancia Gamma, perché potrebbe essere un costoso flop

Scopri la nuova Lancia Gamma, berlina premium ibrida ed elettrica prodotta in Italia, pronta a sfidare BMW, Mercedes e Audi

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 19 mag 2025
Lancia Gamma, perché potrebbe essere un costoso flop

Eleganza italiana, innovazione tecnologica e un design distintivo: sono questi i tratti che definiscono il ritorno di Lancia con la nuova Lancia Gamma. Questa berlina premium rappresenta il secondo passo nella rinascita del marchio dopo il successo della Ypsilon, con l’obiettivo ambizioso di competere nel segmento di lusso dominato dai colossi tedeschi, in un mercato sempre più competitivo e in evoluzione.

Realizzata sulla piattaforma STLA Medium, la nuova ammiraglia sarà prodotta nello stabilimento di Melfi, consolidando così il legame con le radici italiane del brand. La carrozzeria fastback, caratterizzata da un elegante lunotto spiovente che si raccorda armoniosamente con la coda, conferisce alla vettura una silhouette sportiva e raffinata, destinata a distinguersi nel panorama automobilistico contemporaneo.

Doppia anima e posizionamento ambizioso

In risposta alle esigenze di un settore in continua trasformazione, la nuova Lancia Gamma sarà proposta sia in versione ibrida ed elettrica. Questa scelta strategica mira a intercettare una clientela sempre più attenta alla sostenibilità e all’innovazione, pur dovendo affrontare un mercato delle berline elettriche dominato da modelli più compatti ed economici, come Dacia Spring e Citroen C3.

Con un prezzo di partenza stimato intorno ai 60.000 euro, Lancia si posiziona deliberatamente nel segmento premium, sfidando marchi consolidati come BMW, Mercedes e Audi. Tuttavia, questa strategia si confronta con la crescente concorrenza di brand cinesi, che offrono alternative tecnologicamente avanzate a costi più contenuti, rendendo la sfida ancora più complessa.

Un mercato di nicchia con ambizioni globali

Le prospettive commerciali della nuova berlina premium sembrano orientate verso un mercato di nicchia, una caratteristica che accomuna la Gamma alla Ypsilon, il cui successo rimane circoscritto a specifici territori. Per evitare errori nella stima della domanda, Lancia dovrà stabilire obiettivi di vendita realistici e calibrare attentamente i volumi produttivi.

Stellantis, il gruppo che controlla Lancia, ha già sperimentato modelli simili con risultati contrastanti. Un esempio è la Citroen C5 X, che non ha raggiunto le aspettative di mercato. La Gamma, quindi, dovrà dimostrare di essere un prodotto valido e competitivo, in grado di affermarsi in un contesto estremamente sfidante.

Uno sguardo al futuro

Nonostante le incertezze, il futuro di Lancia appare promettente. Mentre la Ypsilon continua a consolidare la sua posizione, la futura Delta potrebbe rappresentare il vero punto di svolta per il marchio, completando una gamma rinnovata e coerente. La nuova Lancia Gamma si inserisce come elemento cruciale nella strategia di riposizionamento del brand nel segmento premium, con l’obiettivo di conquistare una clientela esigente e sofisticata.

La sfida principale sarà convincere i potenziali acquirenti a scegliere un prodotto italiano elegante e innovativo, in un mercato dominato da alternative consolidate e spesso più economiche. Tuttavia, Lancia ha dimostrato più volte nella sua storia di saper rinascere e adattarsi alle sfide del momento. La nuova Gamma rappresenta non solo un simbolo di questa capacità di resilienza, ma anche un’opportunità per riaffermare il valore del design e dell’ingegneria Made in Italy.

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