La supercar francese che sfidò la Ferrari F40: è quasi dimenticata
Approfondimento sulla Venturi 400 GT: storia, specifiche del motore V6 twin turbo, innovazioni come i freni carbon ceramic e il confronto con la Ferrari F40
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Quando Enzo Ferrari diede il via libera all’ultima creatura sotto il suo diretto controllo, nacque la Ferrari F40, una vettura che non solo chiuse un’epoca, ma stabilì standard difficili da eguagliare: V8 biturbo, oltre 320 km/h di velocità massima, e un’esperienza pura, quasi spietata su strada. Eppure, mentre tutto il mondo conosce l’F40, pochi ricordano la Venturi 400 GT: supercar francese, rarissima, nata con ambizioni da fuoriclasse. Un’auto che osò guardare negli occhi Maranello, pur restando nell’ombra.
Cos’è la 400 GT e cosa la lega all’F40
La Venturi era un marchio francese poco noto ai più, fondato da Claude Poiraud e Gérard Godfroy, attiva negli anni Novanta con progetti ambiziosi ma risorse limitate. Il modello che più la rese celebre fu la 400 GT, prodotta tra il 1994 e il 1997. Solo una quindicina di unità stradali costruite, a fronte di decine di versioni da corsa utilizzate nei trofei Venturi. L’elemento che più fece discutere gli appassionati fu l’ispirazione estetica alla F40: grande ala posteriore, superfici scorbutiche, passaruota marcati, prese d’aria vistose laterali. Non una copia, diciamo piuttosto un omaggio “aspirato”.
Prestazioni e numeri: dove la Venturi regge
Il propulsore scelto dalla Venturi è un V6 biturbo da 3,0 litri, derivato dal progetto PRV (Peugeot‑Renault‑Volvo). Circa 408 cavalli e 520 Nm di coppia, associato a un cambio manuale a cinque velocità, trazione posteriore e motore in posizione centrale. Con questo schema, la 400 GT raggiunge prestazioni notevoli: lo 0‑100 km/h in circa 4,5 secondi, velocità massima dichiarata attorno ai 290‑300 km/h, a seconda dell’esemplare.
La Ferrari F40, però, rimane su un altro livello in certi parametri: il V8 biturbo 2,9 litri, potenza superiore (circa 478 CV), e una velocità massima che sfiora le 201 mph (oltre 320 km/h) sono elementi che la Venturi non raggiunge. L’F40 è più rapida nei 0‑100 (circa 4,1 secondi) e ha un allungo superiore, anche se il peso è maggiore, il che la rende meno agile in certe condizioni.
Rarità, fascino e perché la Venturi non è diventata F40
Il punto forse centrale non è solo nei CV o nella velocità: la Venturi 400 GT è rara. Solo pochi modelli stradali, produzione limitata, scarsa visibilità commerciale. Per molti anni è rimasta una leggenda per appassionati, non certo una superstar come la Ferrari. Ma ha elementi che meritano rispetto: è stata tra le prime a montare freni in carboceramica su una vettura omologata per la strada; l’esperienza di guida è più “pura” in certi aspetti, il telaio leggero, le sospensioni più vicine all’anima sportiva, l’assenza di compromessi su comfort o allestimenti lussuosi ridotti all’essenziale.
La Ferrari F40 resta l’icona assoluta: immagine, legame con Enzo Ferrari, volumi limitati ma notorietà enorme, una storia che la Venturi non ha potuto eguagliare per risorse, per marketing, per posizionamento. Ma la Venturi 400 GT non è solo “la Ferrari che non sapevi”: è anche un esempio di cosa si può fare quando passione, progettazione intelligente e rischio si incontrano.
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