La giapponese che strapazzava le tedesche: un mito anni '90
La Nissan GT-R R32, soprannominata 'Godzilla', ha rivoluzionato il mondo delle auto sportive negli anni '90. Scopri storia e valore attuale
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Potenza straordinaria, tecnologia all’avanguardia e una performance in pista che ha lasciato il segno nel panorama automobilistico degli anni ’90. La Nissan GT-R R32, soprannominata “Godzilla”, non è stata solo un’auto sportiva, ma un vero e proprio fenomeno culturale che ha ridefinito il concetto di velocità e precisione.
Mentre in Europa si affinavano i motori turbo e la trazione integrale, dal Giappone arrivava un capolavoro ingegneristico destinato a rivoluzionare il settore. Presentata nel 1989, la GT-R R32 era spinta dal leggendario motore RB26DETT: un sei cilindri in linea biturbo da 2.6 litri, ufficialmente accreditato di 276 cavalli, ma che nei test indipendenti superava facilmente i 300 CV. Questo propulsore non solo garantiva potenza, ma anche una reattività e un’affidabilità che fecero scuola.
Una tecnologia di punta
Ciò che rese davvero speciale questa vettura fu il pacchetto tecnologico senza precedenti. Il sistema di trazione integrale ATTESA E-TS, in combinazione con lo sterzo posteriore Super-HICAS, regalava alla R32 un’agilità e una stabilità eccezionali. Grazie a questa configurazione, la vettura era in grado di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi, un risultato che impressionò anche i critici più esigenti. L’equilibrio tra innovazione tecnologica e prestazioni dinamiche rappresentava un traguardo straordinario per l’epoca.
Il soprannome “Godzilla” non fu scelto a caso. La dominazione della GT-R nelle competizioni Group A in Australia e Giappone consolidò la sua reputazione come una delle auto più temibili mai realizzate. La sua fama crebbe ulteriormente quando affrontò il leggendario circuito del Nürburgring, completando un giro in circa 8 minuti e 20 secondi, surclassando vetture europee di prestigio che costavano il doppio. La GT-R R32 dimostrò che il Sol Levante poteva competere e vincere contro i giganti dell’industria automobilistica globale.
Oggi ha una valutazione importante
Oggi, la R32 è diventata un oggetto di culto tra gli appassionati e un pezzo da collezione ambitissimo. Secondo i dati di Classic.com, il prezzo medio si aggira intorno ai 56.227 dollari, ma gli esemplari perfettamente conservati possono facilmente superare i 100.000 dollari. Tuttavia, possedere questa icona giapponese non è privo di sfide: la manutenzione è complessa, i ricambi sono difficili da reperire e ci sono problemi noti come i turbocompressori soggetti a usura, la tendenza alla corrosione e il famoso “Dash Bubble”, un difetto estetico che colpisce la plancia.
Nonostante queste difficoltà, chiunque abbia la fortuna di mettersi al volante di una GT-R R32 può sperimentare un’esperienza di guida pura e coinvolgente. In un’epoca in cui i veicoli sono sempre più digitalizzati, questa leggenda giapponese offre un’autenticità analogica che è diventata rara. Per gli appassionati di auto sportive, guidare una R32 non è solo un piacere, ma un vero e proprio rito di passaggio, un tuffo in un’epoca in cui il feeling e la connessione tra uomo e macchina erano al centro di tutto.
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