KGM Torres EVT arriva in Italia, pickup BEV con batteria 80kWh
Torres EVT arriva in Italia: pick-up elettrico KGM con batteria 80,6 kWh, versioni FWD e AWD, ricarica 300 kW in 36 minuti e garanzia estesa
Nel panorama italiano dei veicoli commerciali leggeri, KGM fa il suo ingresso con una proposta che merita attenzione: il Torres EVT, un pickup omologato nella categoria N1 che si propone di coniugare in modo intelligente l’efficienza energetica, la capacità operativa e le soluzioni tecnologiche più contemporanee. Si tratta di una mossa strategica volta a catturare una fetta di mercato ancora in evoluzione, dove la transizione verso l’elettrico nei veicoli commerciali rappresenta una sfida affascinante e piena di opportunità. Il marchio coreano propone tre diversi allestimenti, con un posizionamento commerciale che parte da 39.000 € IVA esclusa per la versione Style con trazione integrale, sale fino ai 42.100 € della Black Edge 1st Edition con trazione anteriore, e raggiunge i 43.750 € nella configurazione K-Line, quest’ultima più ricca di accessori e comfort.
Tecnologia e potenza al servizio della mobilità commerciale
Il cuore energetico del pickup elettrico è rappresentato da una batteria 80kWh che alimenta due configurazioni motoristiche differenti: una versione da 207 cavalli con trazione anteriore, oppure una più prestante da 237 cavalli grazie alla presenza di due motori gemelli. Questa scelta costruttiva consente di offrire flessibilità agli operatori che valutano il mezzo, permettendo a ciascuno di scegliere la soluzione più appropriata alle proprie necessità operative. L’autonomia dichiarata oscillava tra i 379 e i 420 chilometri in ciclo misto secondo le normative WLTP, con la possibilità di superare i 500 chilometri in ambito urbano dove le velocità inferiori consentono consumi ridotti. Questi numeri, seppur promettenti, rappresentano solo i presupposti teorici: la vera verifica arriverà dall’impiego quotidiano in condizioni di carico effettivo.
Prestazioni costruttive e dotazioni operative
Dal punto di vista dimensionale, il Torres EVT misura 5,16 metri in lunghezza complessiva, con un cassone che raggiunge 1,34 metri. La portata massima utile si ferma a 530 chilogrammi, mentre il traino consentito arriva fino a 1.800 chilogrammi, permettendo così una certa versatilità negli usi professionali. La ricarica rapida rappresenta uno dei punti di forza della proposta: con una colonnina a 300 kW è possibile raggiungere l’80% di carica in appena 36 minuti, mentre con una wallbox domestica da 11 kW i tempi si allungano a 10 ore notturne, scenario realistico per molti operatori che caricheranno il mezzo presso la propria base operativa. È presente anche la funzione V2L integrata, che consente di utilizzare il veicolo come fonte di alimentazione per dispositivi e attrezzature esterne.
La configurazione K-Line si distingue per la presenza di telecamere a 360 gradi, sistemi ADAS evoluti, pompa di calore e sospensioni posteriori con livellamento automatico. La versione Black Edge, invece, propone interni in pelle scamosciata, sedili elettrici con funzione di ventilazione e un doppio display da 12,3 pollici per l’interfaccia uomo-macchina.
Protezione estesa: garanzie e affidabilità
Dal lato della tranquillità dell’acquirente, KGM ha strutturato un piano di coperture particolarmente generoso: il veicolo gode di una garanzia settennale con assistenza stradale sino a 150.000 chilometri, mentre la batteria 80kWh beneficia di una protezione decennale estesa fino a 1.000.000 chilometri. Si tratta di una scelta comunicativa e commerciale volta a costruire credibilità in un segmento dove l’affidabilità della componente energetica rimane centrale nel convincere gli operatori.
I dubbi ancora aperti
Nonostante il posizionamento competitivo, il Torres EVT dovrà tuttavia dimostrare la sua effettiva validità operativa in condizioni reali di lavoro. Rimangono aperti interrogativi significativi sulla portata utile di 530 chilogrammi confrontata con altre soluzioni commerciali, sull’autonomia effettivamente raggiungibile quando il mezzo lavora in condizioni gravose, e sulla capillarità attuale delle infrastrutture di ricarica veloce distribuite nei poli industriali e nelle zone rurali. La trazione integrale e i sistemi ADAS avanzati lo rendono indubbiamente appetibile per le flotte moderne e consapevoli dell’evoluzione normativa, ma la vera prova di fuoco giungerà dall’utilizzo quotidiano e dal miglioramento progressivo della rete energetica nazionale.