Jeremy Clarkson torna a provare una Ferrari e ne rimane estasiato

Jeremy Clarkson prova la Ferrari 12Cilindri: un V12 da 820 cavalli emozionante, dimensioni imponenti, grande comfort e un prezzo che sfida i collezionisti.

Jeremy Clarkson torna a provare una Ferrari e ne rimane estasiato
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 26 nov 2025

Quando si parla di automobili che incarnano lo spirito puro della velocità e dell’emozione, non si può non pensare alla Ferrari 12Cilindri. Questa straordinaria macchina rappresenta un capolavoro di ingegneria che racchiude in sé tutto ciò che gli appassionati di motori sognano: 820 cavalli di potenza bruta, un V12 naturalmente aspirato capace di raggiungere i 9500 giri, una velocità massima impressionante di 340 km/h e un prezzo che si avvicina pericolosamente ai cinquecentomila sterline. È proprio questa macchina straordinaria che Jeremy Clarkson ha sottoposto al suo giudizio critico e affascinato, riaccendendo il dibattito eterno tra chi crede nella purezza del motore termico e chi, invece, abbraccia senza riserve le nuove tecnologie ibride ed elettriche. La Ferrari si propone dunque come un’ultima grande celebrazione di un’era che sembra ormai destinata a tramontare, uno spettacolo sensoriale riservato esclusivamente a coloro che possiedono i mezzi finanziari per permettersi il lusso assoluto di una supercar senza compromessi.

Quando il suono diventa un’esperienza sublime

Nel cuore della valutazione di Clarkson troviamo indubbiamente il motore, vera anima di questa creazione italiana. La sua progressione lineare attraverso i regimi, la resa sonora che sembra quasi organica e naturale, la capacità straordinaria di trasformare ogni semplice accelerazione in un momento di pura estasi per tutti coloro che amano veramente i propulsori a combustione interna rappresentano il vero cuore pulsante di questo progetto ambizioso. Non si tratta semplicemente di numeri impressionanti scritti sulla carta tecnica, bensì di un’esperienza sensoriale completa che differenzia nettamente questa Ferrari da qualsiasi hypercar ibrida o completamente elettrica del panorama contemporaneo. È il suono, è la vibrazione, è quella connessione diretta tra il pilota e la macchina che oggi sembra sempre più rara e preziosa.

Il prezzo del compromesso inevitabile

Tuttavia, questo straordinario V12 deve convivere con realtà molto meno romantiche e affascinanti. Le dimensioni decisamente imponenti della carrozzeria, particolarmente evidenti dal sedile del pilota dove il cofano sembra allungarsi verso l’infinito, richiedono un affidamento quasi totale ai sensori moderni e ai sistemi di assistenza alla guida. Clarkson ironizza con il suo tipico umorismo su questi avvisi continui e pressanti, paragonandoli alle fastidiose notifiche di uno smartphone, sebbene ammetta senza reticenze l’utilità pratica di tali dispositivi. E poi esiste il prezzo, questione che non può essere ignorata: la versione base parte da circa £336.500, equivalenti a circa 395.000 euro, con le personalizzazioni che possono tranquillamente superare il mezzo milione di sterline senza sforzo.

Un design ricercato che divide le opinioni

Il linguaggio estetico della Ferrari 12Cilindri viene descritto da Clarkson come “un po’ strano”, anche se questa valutazione non deve essere interpretata in senso negativo. Le linee affusolate della vettura mantengono fermamente la riconoscibilità inconfondibile del Cavallino Rampante, bilanciando perfettamente la presenza massiccia su strada con l’aerodinamica evoluta e sofisticata, generando così un oggetto destinato esclusivamente a chi ricerca l’unicità assoluta e non teme lo sguardo della folla.

Comfort e prestazione in perfetto equilibrio

Contrariamente a quanto uno potrebbe aspettarsi da una sportiva così radicale ed estrema, la 12Cilindri non sacrifica affatto il comfort quotidiano. In modalità comfort, la vettura si rivela sorprendentemente gestibile e domestica, con i sistemi elettronici che permettono di modulare completamente il comportamento del mezzo in base al contesto di guida specifico: dalla strada cittadina caotica alla pista da competizione, fino alla possibilità di disattivare parzialmente gli ausili per un’esperienza più primordiale e autentica.

Un’auto destinata a dividere

La Ferrari 12Cilindri è inevitabilmente destinata a dividere le opinioni lungo linee ben definite: gli appassionati di motori vi scorgeranno un manifesto audace contro l’omologazione al full-hybrid e all’elettrico; i pragmatici solleveranno legittimi dubbi su consumi e dimensioni; gli ambientalisti criticheranno aspramente la scelta di un V12 senza alcuna ibridazione; i collezionisti, infine, percepiranno un pezzo raro destinato ad apprezzarsi nel tempo proprio per la sua natura anacronistica. Ciò che rimane indubbio è che Ferrari ha dimostrato ancora una volta di saper progettare una sportiva leggendaria dal punto di vista acustico e prestazionale, senza rinunciare a tecnologia contemporanea e fruibilità pratica.

 

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