In Europa ha fatto il boom di vendite, ma in Italia è un fantasma
La Skoda Elroq supera 100.000 unità prodotte in Europa ma in Italia segna solo 777 immatricolazioni nel 2025. Analizziamo dati, confronti e possibili spiegazioni
Quando guardiamo alle performance commerciali di un modello automobilistico sul mercato europeo, potremmo facilmente cadere nell’errore di pensare che il successo sia automaticamente replicabile su tutti i territori. Eppure, la storia della Skoda Elroq ci insegna una lezione ben diversa. Con oltre 100.000 unità prodotte e il primato nelle vendite di auto elettrica europee registrato in più occasioni nel 2025, incluso un impressionante record di 3.320 immatricolazioni in Germania a ottobre, il modello boemo avrebbe dovuto trionfare ovunque. Invece, quando guardiamo ai numeri delle immatricolazioni Italia, emerge un quadro radicalmente diverso: soli 777 veicoli iscritti nei registri automobilistici, con la compatta che scivola al 33° posto nella classifica nazionale delle vetture a batteria. Un contrasto stridente che rivela come il mercato italiano funzioni secondo logiche profondamente diverse rispetto al resto del continente.
Ben strutturata
La Skoda Elroq rappresenta indubbiamente una proposta tecnica ben strutturata nel segmento B-SUV. Motorizzazione da 170 cavalli, batteria da 55 kilowattora e un prezzo di accesso fissato a 34.500 euro delineano un profilo commerciale interessante sulla carta. Tuttavia, quando analizziamo il comportamento del mercato italiano, emerge chiaramente come questa vettura non abbia saputo conquistare il favore dei consumatori. In particolare, il confronto con la Renault 5 risulta illuminante: la francese, nonostante un esordio commerciale più complesso, ha totalizzato 2.112 immatricolazioni nello stesso arco temporale, conquistando una posizione di rilievo nella top ten nazionale.
Gli esperti del settore automobilistico hanno individuato almeno quattro elementi critici che spiegano questo insuccesso relativo. Il primo fattore riguarda la percezione del marchio: una porzione non trascurabile della clientela italiana associa Skoda a un posizionamento meno premium rispetto ai competitor, e questa convinzione influenza pesantemente le decisioni d’acquisto in un comparto dove l’immagine del brand risulta determinante. Il secondo elemento è rappresentato dalla strategia dei rivenditori locali, che hanno dedicato una visibilità insufficiente nei propri showroom, accompagnata da campagne promozionali poco incisive e scarsamente coordinate.
Approccio generico da noi
La comunicazione di prodotto emerge come il tassello più decisivo di questo puzzle. Mentre la Renault 5 ha beneficiato di una campagna pubblicitaria straordinariamente robusta e memorabile, calibrata sulle specificità del mercato italiano, la Elroq ha privilegiato un approccio paneuropeo generico, perdendo efficacia su aspetti territoriali fondamentali. Inoltre, questioni strutturali quali gli incentivi statali, le condizioni di finanziamento proposte, i costi di gestione e la diffusione capillare delle infrastrutture di ricarica variano considerevolmente da un paese all’altro, e l’Italia presenta in questo senso un quadro meno favorevole rispetto ad altri mercati europei.
Per invertire questa tendenza e recuperare posizioni rilevanti nel mercato italiano, Skoda dovrebbe implementare un piano d’azione deciso e articolato su più fronti contemporaneamente: intensificare il marketing territoriale con iniziative specifiche e mirate, organizzare programmi strutturati di test drive presso i concessionari, rivedere le offerte finanziarie e i pacchetti di manutenzione, e infine sviluppare partnership strategiche con flotte aziendali e società di noleggio.
Il caso della Elroq costituisce dunque una lezione preziosa: la transizione verso l’elettrico dipende tanto dalle caratteristiche tecniche quanto dalla percezione del brand, dalla comunicazione efficace e dalle dinamiche commerciali locali. Non esiste ricetta universale. Per trasformare il successo europeo in risultati effettivamente rilevanti anche in Italia, occorre agire con precisione chirurgica su molteplici livelli simultaneamente.