Tesla Vision contro LiDAR, il duello per la guida autonoma
Ford e Tesla si confrontano su guida autonoma. Jim Farley critica Tesla Vision, preferendo il LiDAR di Waymo per maggiore sicurezza
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“Le telecamere da sole non bastano per una guida veramente autonoma e sicura.” Con queste parole, Jim Farley, CEO di Ford, ha acceso il dibattito sull’approccio tecnologico adottato da Elon Musk e dalla sua azienda. Durante il suo intervento all’Aspen Ideas Festival, Farley ha espresso scetticismo nei confronti della strategia di Tesla Vision, basata esclusivamente sull’uso di telecamere per i veicoli a guida autonoma.
Il confronto tra le tecnologie evidenzia due filosofie opposte. Da un lato, Tesla ha eliminato radar e sensori ultrasonici, affidandosi a un sistema di visione basato su telecamere e reti neurali addestrate su enormi quantità di dati. Dall’altro, aziende come Waymo utilizzano il LiDAR, una tecnologia che mappa l’ambiente circostante in 3D grazie a sensori laser, garantendo precisione anche in condizioni difficili come nebbia, pioggia o buio.
Due strade per lo stesso obiettivo
La scelta di Tesla di puntare su Tesla Vision è motivata da considerazioni economiche e dalla convinzione che sia la soluzione più sostenibile per raggiungere l’autonomia completa. Tuttavia, i sostenitori del LiDAR ritengono che questa tecnologia sia essenziale per garantire la sicurezza in ogni contesto. Il LiDAR, infatti, crea una mappa tridimensionale dell’ambiente circostante, superando i limiti delle telecamere in situazioni critiche.
Nonostante le ambizioni di Tesla, test indipendenti hanno evidenziato alcune debolezze nel suo approccio. Un caso emblematico riguarda una Tesla Model Y, il cui sistema Autopilot non è riuscito a distinguere una parete di polistirolo, scambiandola per una strada percorribile. Al contrario, i sistemi basati su LiDAR, come quelli di Waymo, hanno dimostrato maggiore affidabilità, sebbene con costi più elevati.
Strategie divergenti nel settore
Le differenze tra le aziende non si limitano alla tecnologia, ma si estendono anche alle strategie aziendali. Ford, ad esempio, ha scelto un approccio più prudente, concentrandosi sui livelli 2 e 3 di guida assistita, anziché puntare immediatamente all’autonomia completa. La casa automobilistica di Detroit sta lavorando a partnership strategiche con specialisti del settore, evitando di sviluppare un sistema proprietario.
Nel frattempo, Tesla prosegue nella sua corsa solitaria verso l’autonomia completa. L’azienda ha recentemente lanciato il servizio Robotaxi ad Austin, oltre a implementare consegne autonome di veicoli nuovi direttamente ai clienti. Questo dimostra l’impegno di Tesla nel rivoluzionare il settore, anche se l’approccio resta oggetto di dibattito.
Il futuro della guida autonoma
Il confronto tra Tesla Vision e LiDAR rappresenta una sfida cruciale per il futuro della guida autonoma. La scelta tra i due approcci non riguarda solo aspetti tecnici, ma anche questioni di sicurezza, accessibilità economica e velocità di adozione su larga scala. Mentre Elon Musk continua a difendere la sua visione, il settore automotive rimane diviso, con implicazioni che potrebbero ridefinire il modo in cui ci muoviamo nel mondo.