Home Novità Gruppo Volkswagen, Thomas Schäfer: ‘I brand Volume aumentano la nostra solidità finanziaria’

Gruppo Volkswagen, Thomas Schäfer: ‘I brand Volume aumentano la nostra solidità finanziaria’

Volkswagen, Skoda, Seat/Cupra e Volkswagen Veicoli Commerciali hanno concluso il primo trimestre del 2023 con ottimi risultati

Il Gruppo Volkswagen ha annunciato nelle scorse ore le performance finanziarie ottenute dal gruppo di brand Volume nel primo trimestre del 2023. Per chi non lo sapesse, parliamo dei marchi Volkswagen, Skoda, Seat/Cupra e Volkswagen Veicoli Commerciali.

Lo sviluppo positivo di tutti i brand, verso una maggiore efficienza e redditività nel segmento Volume, si riflette in particolare nell’utile operativo. Quest’ultimo è raddoppiato rispetto al trimestre del 2022, passando da 880 milioni di euro 1,74 miliardi di euro.

Thomas Schäfer, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen e responsabile del gruppo di brand Volume, ha commentato i risultati di vendita delle varie case automobilistiche del colosso europeo.

La cooperazione mirata tra i marchi ci ha permesso di espandere le sinergie esistenti e i vantaggi di scalabilità negli ultimi mesi e allo stesso tempo aumentare la nostra solidità finanziaria e forza innovativa. I dati chiave del gruppo di brand Volume dimostrano che siamo sulla strada giusta”, ha detto il dirigente.

Le immatricolazioni totali sono aumentate del 30%

C’è stato anche un forte aumento del ritorno operativo sulle vendite dal 3,6% del Q1 2022 al 5,3% nel Q1 2023. Si è registrata anche un’importante crescita dei ricavi, che sono aumentati del 36% a 33,16 miliardi di euro rispetto ai 24,36 miliardi di euro del primo trimestre dello scorso anno.

Le vendite complessive sono aumentate del 30% a 1,19 milioni di veicoli rispetto ai 920.000 dello stesso periodo del 2022. I modelli completamente elettrici hanno rappresentato una quota sempre maggiore delle immatricolazioni.

In totale, i brand Volume del Gruppo Volkswagen hanno consegnato 97.100 EV nel primo trimestre dell’anno, ossia il 49% in più rispetto al periodo gennaio-marzo del 2022.

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