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GP di Singapore: le pagelle

Scopri le pagelle del GP di Singapore vinto da Perez sub iudice davanti alle due Ferrari.

Il GP di Singapore è finito sotto investigazione, e dopo la conclusione discutibile della gara di Monza, la F1 e la FIA perdono ulteriore credibilità. Se si pensa a quello che è accaduto nell’ultima corsa del 2022, è incredibile che ancora non ci sia una direzione gara all’altezza.

GP di Singapore: FIA voto 4

Nel GP di Singapore il comportamento di Perez dietro la safety car è stato evidente e, come da regolamento, a rischio investigazione. Ma la FIA non è intervenuta, o almeno ha atteso troppo tempo per farlo. Fatto sta che nelle fasi cruciali della gara Leclerc ha corso dei rischi inutili, perché in caso di investigazione, o di una sanzione certa, avrebbe potuto correre con più serenità ed amministrare quanto gli era dovuto. Ancora una volta, la federazione è sempre troppo titubante, e, a voler essere maliziosi, ciò continua ad accadere quando c’è di mezzo una Red Bull, che comunque non ha certo bisogno di essere favorita per cogliere il massimo risultato. Così, anche la decisione sul budget cup si annuncia sofferta e non priva di quei dubbi sportivi che il tifoso è stimolato ad avere da una federazione sempre sin troppo tenera o incerta nei confronti delle lattine volanti.

Perez voto 9: ha guidato senza sbavature

Il GP di Singapore è stato uno dei migliori di sempre per Perez. Il pilota messicano è scattato benissimo in partenza, si è preso la leadership, ed è riuscito a conservarla nonostante le numerose interruzioni. Certo, il suo comportamento dietro la safety car non è stato esemplare, ma in quel caso è stata la FIA a non intervenire prontamente, lasciando che la gara si concludesse sotto investigazione. Nel giorno in cui Verstappen si è dimostrato umano e capace di sbagliare, lui ha capitalizzato al massimo il potenziale della sua Red Bull.

Ferrari voto 5

La Ferrari aveva la chance di vincere e non c’è riuscita. Leclerc ha pattinato in partenza, Sainz non aveva il ritmo per andare a rincorrere i primi due, e poi ai box non tutto è andato per il meglio. Se ci mettiamo un team radio discutibile, ecco che si capisce come la squadra non abbia ancora la maturità per lottare per il titolo, sempre che la questione budget cup non influisca. Infatti, dire a Leclerc di rimanere sotto i 5 secondi da Perez nel finale è stato quasi suggerire una scappatoia regolamentare ai commissari, un autogol al 90esimo minuto, un atteggiamento troppo ingenuo da parte di un team che è chiamato ad essere l’eccellenza ad ogni gara di F1.

Mercedes voto 4

Il GP di Singapore ci consegna una Mercedes ridimensionata. Hamilton sbaglia e va sulle barriere alla stregua di uno Tsunoda qualsiasi, e si dimentica dei 7 mondiali in bacheca. Russell è usato come cavia per testare le gomme slick, e alla fine le speranze di podio svaniscono dietro delle Ferrari che sono diventate di nuovo imprendibili. Certo, il contatto con Sainz in partenza ha penalizzato Hamilton, ma il campione inglese sono due stagioni che è sin troppo morbido, forse per lui è arrivata l’ora di dimostrare che ha ancora voglia di lottare e di rischiare, soprattutto adesso che non sta lottando per il mondiale.

Alpine voto 4

L’Alpine con Alonso stava facendo bene, con Ocon un po’ meno, ma comunque ha vanificato tutto friggendo due power unit su due nella stessa gara. Segno che quando cerca i cavalli è carente in affidabilità, per cui il voto non può che essere basso. Una gara in cui è stata surclassata dalla McLaren ha cui ha servito punti mondiali per i costruttori su un piatto d’argento.

McLaren voto 7

La gara delle McLaren a Singapore è stata intelligente, veloce il giusto, e, soprattutto, molto proficua. Infatti, un quarto ed un quinto posto con le Alpine fuori dai giochi rappresentano un bottino ricco in questa stagione in cui la monoposto di Woking non è tra le più veloci. Oltre tutto, Ricciardo è arrivato a punti dietro Norris, e questo rincuora per il prosieguo del campionato.

Aston Martin voto 7

L’Aston Martin è stata oggetto di critiche nei GP precedenti, ma a Singapore ha corso bene, ha preso punti importanti e, soprattutto, ci ha riconsegnato un Vettel voglioso di lottare. Certo, è arrivato dietro a Stroll ed a Verstappen, nonostante l’errore dell’olandese, ma comunque, è stato vivace, e non spento come nelle ultime corse.

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