La più amata è anche la più rubata d'Italia: allarme furti auto
Nel 2024 i furti d’auto in Italia aumentano: Fiat Panda in testa, allarme per ibride, SUV e veicoli commerciali. Le regioni più colpite e le nuove tecniche dei ladri
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Nel panorama della sicurezza stradale italiana, il fenomeno dei furti auto continua a destare grande preoccupazione, con numeri in costante crescita che testimoniano la vulnerabilità del parco circolante nazionale. In questo scenario, la Fiat Panda si conferma ancora una volta come la vettura più ambita dai ladri, mantenendo il suo triste primato e segnando un nuovo record nel 2024. Con ben 13.000 unità sottratte nell’ultimo anno, la citycar torinese rappresenta quasi un quinto di tutte le auto rubate in Italia, a fronte di un totale di 136.000 mezzi sottratti, dato che segna un incremento del 3% rispetto al periodo precedente.
Questa tendenza non riguarda soltanto la piccola utilitaria di casa Fiat, ma coinvolge anche altri modelli del gruppo Stellantis. La Fiat 500 e la Lancia Ypsilon si posizionano immediatamente dietro la Panda, entrambe con oltre 5.000 furti ciascuna, confermando come le citycar italiane restino tra le preferite dai malintenzionati. Seguono nella classifica la Fiat Punto e l’Alfa Romeo Giulietta, che precedono la 500L, completando una graduatoria che vede i modelli italiani protagonisti, purtroppo, in negativo.
Cresce il numero di veicoli commerciali
Un dato che merita particolare attenzione riguarda il boom dei veicoli commerciali. Nel 2024, infatti, i furti di questa tipologia di mezzi sono più che raddoppiati, registrando un incremento impressionante del 112%. Questi veicoli, spesso fondamentali per le attività produttive e commerciali, diventano bersaglio privilegiato per la criminalità organizzata, che li utilizza sia per commettere ulteriori reati sia per smontarli e alimentare il mercato nero ricambi. Un fenomeno che mette in difficoltà imprenditori e artigiani, costretti a fare i conti con perdite economiche e danni operativi rilevanti.
Non sono immuni nemmeno i SUV, segmento in continua crescita e sempre più nel mirino dei ladri. Tra i modelli più colpiti spiccano la Jeep Renegade e la Fiat 500X, entrambe con oltre 2.000 furti registrati nell’ultimo anno. Questi due SUV rappresentano circa il 20% del totale dei furti relativi a questa categoria, confermando come anche le vetture più recenti e tecnologicamente avanzate non siano esenti da rischi.
Le aree geografiche più coinvolte
Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, emerge che il 78% dei furti si concentra in cinque regioni: Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia. Questi territori si confermano le aree più critiche per la sicurezza dei veicoli, complici probabilmente fattori socio-economici, densità di popolazione e la presenza di organizzazioni criminali ben radicate.
Un trend emergente che sta destando crescente allarme riguarda le auto ibride e i veicoli elettrici. Sempre più spesso, infatti, questi mezzi vengono presi di mira per il valore elevato delle batterie auto elettriche, componenti particolarmente ricercate sul mercato parallelo. I tempi di attesa lunghi per la sostituzione ufficiale delle batterie contribuiscono ad alimentare la domanda sul mercato nero, rendendo le auto di nuova generazione un obiettivo sempre più appetibile per i ladri specializzati.
Il modus operandi dei criminali
Il modus operandi dei criminali si è evoluto parallelamente alle tecnologie delle vetture. Oggi, le tecniche di furto prevedono l’utilizzo di dispositivi sofisticati come jammer per bloccare i segnali delle chiavi elettroniche, strumenti per la clonazione delle chiavi e apparecchiature capaci di riprogrammare le centraline elettroniche dei veicoli. Questo rende vulnerabili anche i modelli più moderni, che fino a pochi anni fa si pensavano al sicuro grazie a sistemi di sicurezza avanzati.
Di fronte a questa escalation, gli esperti del settore consigliano di non abbassare mai la guardia e di dotarsi di sistemi antifurto efficaci, preferibilmente meccanici e elettronici combinati, in grado di scoraggiare i ladri più esperti. Inoltre, è fondamentale ricoverare il proprio veicolo in garage o in aree sorvegliate, evitare di lasciare oggetti di valore all’interno dell’abitacolo e prestare sempre attenzione a possibili segnali di tentativi di intrusione digitale.
Le forze dell’ordine, dal canto loro, stanno intensificando i controlli e le attività di prevenzione, ma il fenomeno resta una delle principali preoccupazioni per gli automobilisti italiani. Solo attraverso una maggiore consapevolezza, l’adozione di tecnologie di sicurezza sempre più avanzate e una stretta collaborazione tra istituzioni, costruttori e cittadini sarà possibile contrastare in modo efficace l’ondata di furti che continua a colpire il nostro Paese.
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