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Ford: il nuovo modello elettrico per l’Europa arriverà nel 2023

Riflettori puntati sulla sostanziale evoluzione delle strategie di sviluppo dell’Ovale Blu: dalla partnership con Wolfsburg nascerà un compact-SUV “cugino” di Volkswagen ID.4.

22 miliardi di dollari, corrispondenti a 18,24 miliardi di euro da spalmare al 2025. Ecco, in estrema sintesi, a quanto ammonta, nel suo complesso, il monte-investimenti che Ford ha di recente annunciato per lo sviluppo green relativo all’Europa. Una cifra che, grosso modo, risulta il doppio rispetto a quanto deciso nei progetti strategici precedenti, e che sarà finalizzata – secondo le indicazioni dei vertici europei dell’”Ovale Blu” raccolte lo scorso febbraio – ad un piano di completa evoluzione articolato sulla presenza, entro la prima metà del 2026, di diversi modelli ad alimentazione 100% elettrica ed ibrida plug-in nella futura gamma del marchio, e – per gli anni successivi, vale a dire al 2030 – su una lineup di autovetture esclusivamente “zero emission”(per il settore veicoli commerciali, invece, in proiezione 2030 si prevede di mantenere la vendita di un veicolo su tre a propulsione non completamente elettrica). In poche parole, per la fine di questo decennio Ford intende mettere definitivamente da parte i motori a combustione interna “convenzionale” da destinare al comparto autovetture.

Le tappe del percorso

Il percorso di elettrificazione intrapreso da Ford ha avuto inizio nel 2019, secondo una strategia di sviluppo di gamma graduale che, come evidenziato da Fabrizio Faltoni (presidente e amministratore delegato di Ford Italia in una nostra recentissima intervista), si è posta l’obiettivo di garantire l’accessibilità ai nuovi sistemi di propulsione “green” ad una vasta platea di automobilisti. Senza voler puntare sui segmenti di maggiore volume di vendite per il lancio di nuovi modelli 100% elettrici (per il fatto che attualmente i prezzi di vendita delle corrispondenti versioni “zero emission” sono più elevati), Ford ha preferito iniziare dall’ibrido leggero (con Puma che si è rivelata una scelta vincente: il 90% delle vendite del nuovo compact-crossover è appannaggio delle versioni mild-hybrid; la “segmento C” Focus, dal canto suo, annovera un’unità su due con alimentazione elettrificata) e da tutte le tipologie di ibrido (Ford Kuga offre il mild-hybrid per la motorizzazione turbodiesel, e full-hybrid e plug-in hybrid per il motore a benzina).

L’alimentazione ibrida ha interessato anche i veicoli commerciali dell’Ovale Blu. Per la nuova “controffensiva elettrica”, la svolta a zero emissioni inizia dalla attesissima Ford Mustang Mach-E: il SUV silenzioso e hi-tech viene declinato in versioni a trazione posteriore e integrale (con due motori, cioè), e prezzi che partono da 49.900 euro per arrivare a 66.000 euro del modello AWD da 351 CV che è stato oggetto di una nostra prova su strada. La novità elettrica (e… anti-Tesla) di Ford è anche al centro di un innovativo programma di vendita che si svolge esclusivamente online: a metà aprile 2021, osservano i vertici Ford, i contratti chiusi sono 250. A fine 2021 sarà la volta di una configurazione 100% elettrica di Ford Transit, nonché – ma soltanto per il mercato americano – di una versione zero emission del pickup F-150.

L’elettrico all’europea

Tutto questo, in un’ottica complessiva. Entrando più nei particolari dell’evoluzione elettrica di Ford in chiave europea, i riflettori sono già puntati su due “argomenti” di primo piano: la riqualificazione della sede di Ford Europe, che da novant’anni è localizzata a Colonia, ed il futuro lancio del nuovo modello completamente elettrico concepito e prodotto nel “Vecchio Continente”, previsto dal 2023. Ma andiamo con ordine.

Un miliardo di dollari per Colonia

Con il termine “riqualificazione” per Colonia, si intende la modernizzazione degli impianti di assemblaggio veicoli (progetto che si traduce in uno stanziamento di un miliardo di dollari, ovvero circa 830 milioni di euro), che consentirà l’evoluzione delle attuali operazioni di assemblaggio veicoli nel “Ford Electrification Center”. Sarà lì, nella nuova struttura, che uscirà la nuova Ford europea ad alimentazione zero emission. E questo, anche in virtù della partnership tecnica Ford-Volkswagen avviata nel 2019 e che prevede la condivisione di diversi elementi: unità di propulsione, batterie, gruppi sospensioni e centraline di controllo dei sistemi di propulsione “zero emission” nonché dei dispositivi di ausilio attivo alla guida.

Prime ipotesi sulla futura Ford elettrica 2023

In ordine al progetto tecnico in comune, diverse fonti di stampa internazionali indicano che la prima Ford elettrica europea frutto della collaborazione con Wolfsburg sarà un veicolo di fascia Sport Utility e di dimensioni compatte. “Base di partenza”, sarà il pianale modulare MEB-Modurarer Elektrobaukasten che ha esordito quale “ossatura” della nuova gamma VW ID. (nella fattispecie: ID.3 e ID.4) e, dopo l’adozione da parte di Skoda Enyaq e Cupra Born, verrà adottata dai futuri modelli elettrici VW ID. nonché dalla produzione “alla spina” di fascia media del Gruppo VAG.

Elementi in comune con ID.4

Tenuto conto della progettazione della piattaforma, ma anche del segmento di mercato che va per la maggiore (e tale sarà ancora per un bel po’), è quindi possibile ipotizzare che la futura Ford europea 100% elettrica sarà un compact-SUV, chiamato a posizionarsi su un segmento di mercato analogo a quello della nuova Volkswagen ID.4, differenziandosene magari nell’impostazione dello stile che potrebbe risultare più vicino (ma non simile) alle linee di Mustang Mach-E.

Le dimensioni esterne dovrebbero essere equivalenti a quelle di ID.4 – ovvero sui 4,5 m di lunghezza, su un passo di circa 2.765-2.770 mm -, allo stesso modo dei sistemi di propulsione: quindi, un motore elettrico collocato posteriormente, oppure a trazione integrale con due unità a zero emissioni (una anteriore, una posteriore) come ID.4 GTX attesa entro fine 2021. La condivisione “hardware” dovrebbe riguardare anche le batterie, che per VW ID.4 si articolano su due livelli di capacità: 52 kWh e 77 kWh, e l’autonomia di marcia (fino a circa 500 km).

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