Anche la Fiat 500e avrà il suo rilancio: nuova batteria e riduzione del prezzo

Fiat 500 elettrica in crisi: vendite in calo, nuova batteria Stellantis nel 2027, restyling atteso e concorrenza cinese. Il futuro di Mirafiori e la sfida del prezzo

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 10 lug 2025
Anche la Fiat 500e avrà il suo rilancio: nuova batteria e riduzione del prezzo

La Fiat 500 elettrica sta attraversando una delle fasi più complesse della sua storia recente, segnando un punto di svolta che mette in discussione il suo ruolo di protagonista nel segmento delle city car a zero emissioni. Un tempo emblema della mobilità urbana italiana e dell’innovazione green, oggi la piccola torinese si trova a dover affrontare una vera e propria crisi di identità, schiacciata tra una domanda in forte calo e una concorrenza sempre più agguerrita.

I numeri scendono

I dati parlano chiaro: secondo le ultime rilevazioni UNRAE, le immatricolazioni della Fiat 500 elettrica da inizio anno sono crollate a sole 1.039 unità. Un risultato che non solo evidenzia un netto calo rispetto agli anni passati, ma la vede addirittura superata da rivali emergenti come la cinese Leapmotor T03, ora parte dell’universo Stellantis. Questo tracollo riflette in modo drammatico la situazione di Mirafiori, lo storico stabilimento torinese che ha visto nascere la 500e e che oggi si trova al centro di forti preoccupazioni occupazionali e industriali.

Negli ultimi anni, il mercato delle vendite city car elettriche è stato completamente rivoluzionato. L’arrivo di numerosi costruttori cinesi ha cambiato le regole del gioco, portando sul mercato modelli tecnologicamente avanzati ma, soprattutto, con un prezzo di listino decisamente più accessibile. In questo scenario, la 500e è rimasta sostanzialmente immutata dal suo debutto: al di là dell’introduzione della versione 3+1 e di alcune edizioni speciali, non sono stati apportati aggiornamenti tecnologici significativi, lasciando la vettura in una posizione di svantaggio competitivo.

La concorrenza cinese è forte

La concorrenza cinese si è dimostrata particolarmente efficace nell’intercettare le esigenze di un pubblico giovane e attento al rapporto qualità-prezzo, offrendo soluzioni smart e innovative che hanno rapidamente conquistato quote di mercato. Nel frattempo, la 500e ha continuato a proporre un prezzo di listino che molti analisti considerano fuori mercato, soprattutto alla luce delle prestazioni e dell’autonomia offerte rispetto ai nuovi competitor.

A pesare ulteriormente sulla situazione della piccola elettrica torinese è la mancanza di aggiornamenti tecnologici rilevanti. La scelta di mantenere invariata la piattaforma e le dotazioni ha reso la vettura meno appetibile in un contesto in cui l’innovazione è diventata un requisito fondamentale per la sopravvivenza. Non a caso, il dibattito interno a Stellantis si è intensificato, portando a una riflessione profonda sul futuro del modello e sul ruolo strategico di Mirafiori all’interno del gruppo.

Uno spiraglio per il futuro

Uno spiraglio di speranza arriva dalle recenti dichiarazioni della FIM CISL, secondo cui Fiat starebbe pianificando un rilancio della 500e nel 2027. Il punto di svolta dovrebbe essere rappresentato dall’introduzione di una nuova batteria Stellantis, sviluppata e prodotta internamente, che andrà a sostituire l’attuale fornitura Samsung SDI. L’obiettivo è duplice: aumentare la autonomia della vettura e ridurre i costi produttivi, rendendo così la 500e più competitiva e accessibile.

Il 2027 dovrebbe segnare anche il momento di un atteso restyling 500e, sia dal punto di vista estetico che tecnologico. Si prevede un aggiornamento del design, l’introduzione di nuove tecnologie di bordo e una generale rivisitazione della gamma, con l’intento di riportare la city car torinese al centro dell’attenzione del pubblico europeo. Un’operazione fondamentale, soprattutto in vista dell’arrivo, previsto per il 2030, di una nuova generazione completamente rinnovata che continuerà a essere prodotta nello storico stabilimento di Mirafiori.

Le tempistiche sono importanti

Nonostante questi piani, il nodo cruciale rimane la tempistica. In un settore in rapida evoluzione come quello delle auto elettriche, attendere fino al 2027 per un aggiornamento sostanziale rischia di essere una mossa azzardata. La capacità di Fiat di riconquistare il proprio spazio tra le vendite city car elettriche dipenderà dalla rapidità e dall’efficacia delle strategie messe in campo, a partire da una revisione del prezzo di listino e dall’introduzione di miglioramenti tecnici concreti.

Per tornare a essere un’icona desiderabile e accessibile anche nell’era della mobilità sostenibile, la Fiat 500 elettrica dovrà dimostrare di saper innovare, ascoltare il mercato e anticipare le tendenze. Solo così potrà affrontare la sfida lanciata dalla concorrenza cinese e riaffermare il proprio ruolo di riferimento tra le city car elettriche, proiettando Mirafiori verso un futuro di rilancio e crescita.

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