Ferrari vecchia vs nuova generazione, chi vince in accelerazione? [VIDEO]
Confronto approfondito tra Ferrari 296 GTB ibrida e 488 Pista Spider: tempi sul quarto di miglio, 0-100, 0-200, dati su cambio, gomme e prestazioni a Fiorano
![Ferrari vecchia vs nuova generazione, chi vince in accelerazione? [VIDEO] Ferrari vecchia vs nuova generazione, chi vince in accelerazione? [VIDEO]](https://img.autoblog.it/ogxtyTVUZpqKpNuVITvGHIt09Vs=/720x380/filters:quality(80):format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/10/ferrari-296-gtb-drag-races-488-pista-more-displacement-isn-t-always-the-answer-thumbnail_28.jpg.jpg)
Una è spinta da un V8 biturbo puro, senza elettrificazione né fronzoli. L’altra è la prima berlinetta ibrida con sei cilindri della storia Ferrari. In mezzo, sei anni di evoluzione tecnica e filosofica a Maranello. Ma quando si tratta di confrontare la 488 Pista Spider e la 296 GTB, il cronometro è ancora il giudice più imparziale. E i numeri parlano chiaro.
La sfida tra i due modelli si è svolta in Australia, sulla pista dell’aeroporto di Wyalkatchem, scelta perfetta per misurare le differenze sul quarto di miglio. Al volante, stessi piloti, condizioni simili, gomme identiche. Il risultato? 296 GTB avanti in tutto, o quasi.
Da 0 a 100 in meno di 3,4 secondi
Partiamo dai fatti. Il tempo segnato dalla Ferrari 296 GTB sul quarto di miglio è di 10,38 secondi, a una velocità di uscita di 230,3 km/h. La 488 Pista Spider, invece, ha fermato il cronometro a 10,88 secondi (222,1 km/h). Mezzo secondo di differenza in questo contesto è tanto. E lo è ancora di più se si considera che la Pista, in versione Spider, è una delle V8 più estreme mai prodotte da Maranello.
Ma è nelle riprese che la 296 mostra davvero la superiorità della sua unità elettrica integrata. Nello sprint 80–120 km/h, la GTB impiega appena 1,32 secondi, contro l’1,47 della Pista. Anche nello 0–100, la 296 fa meglio: 3,39 secondi contro 3,75. Merito del torque istantaneo e del lavoro dell’asse posteriore, più raffinato nella gestione della trazione. Eppure, non è un dominio totale. Sullo 0–200 km/h la 488 si rifà un po’, segnando 9,09 secondi contro gli 8,09 della GTB. Un secondo di scarto, ma con una diversa percezione: qui il V8 mostra ancora i muscoli, e il suo allungo resta più rabbioso.
Tecnologia, ma senza stravolgimenti: la GTB vince con l’equilibrio
Chi si aspettava una rivoluzione radicale, resterà sorpreso. Perché, al netto dell’elettrificazione, la 296 GTB resta vicinissima alla 488 per proporzioni, bilanciamento e impostazione. Anche la gommatura è la stessa: 245/35 ZR20 all’anteriore, 305/30 ZR20 al posteriore. A cambiare, però, è tutto ciò che non si vede.
La trasmissione a otto rapporti, contro i sette della 488, è più rapida e precisa. I sistemi di controllo elettronico sono di una generazione avanti. E la 296 dispone anche di una vera retromarcia, dettaglio non scontato nelle plug-in più estreme della casa. A Fiorano, casa madre del cronometro Ferrari, la 488 Pista ha girato in 1:21.5. La 296 GTB ha abbassato il tempo a 1:21 netto. Mezzo secondo più veloce, come nel quarto di miglio. La coerenza del dato non è un caso.
296 Speciale: un altro gradino in alto
Dopo il pacchetto Assetto Fiorano, ad aprile 2025 è arrivata anche la 296 GTB Speciale. Più potenza, 20% di carico aerodinamico in più e un ulteriore affinamento dinamico. È la risposta a chi guarda ancora con nostalgia le V8 puriste come la Pista. Ma senza rinunciare a nulla in termini di tecnologia. La 488 Pista Spider resta un’icona, ma la 296 GTB ha già archiviato il confronto. Meno cilindri, più efficienza, e numeri che parlano da soli. La nuova generazione, a Maranello, non chiede permesso: passa e vince.
Se vuoi aggiornamenti su Curiosità inserisci la tua email nel box qui sotto: