Ferrari, può ritornare un nome del passato: gli indizi fanno sperare
Ferrari tutela il nome Testarossa con la registrazione del marchio 849 Testarossa in Islanda. Ecco cosa potrebbe significare per il futuro delle supercar di Maranello
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Un nome che ha fatto la storia dell’automobilismo si prepara a risplendere ancora una volta: la 849 Testarossa è ufficialmente tornata sotto la protezione di Ferrari. Con una mossa che non passa inosservata agli occhi degli appassionati e degli addetti ai lavori, il leggendario costruttore di Maranello ha depositato presso l’Ufficio islandese della proprietà intellettuale il marchio “849 Testarossa”, blindando uno dei nomi più iconici del proprio patrimonio fino al 2035. Dietro questa scelta, apparentemente solo burocratica, si celano anni di battaglie legali, strategie di tutela internazionale e – forse – l’anticipazione di una nuova supercar pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia del Cavallino Rampante.
Cosa accade a Maranello
La decisione di Ferrari di rafforzare la protezione sul nome Testarossa non arriva per caso. Negli ultimi otto anni, la casa di Maranello si è trovata al centro di una complessa disputa giudiziaria contro la società tedesca Autec AC, che aveva tentato di appropriarsi del celebre marchio sostenendo che fosse ormai in disuso, dopo la fine della produzione nel 1996 con l’ultima F512 M. Una prima sentenza sfavorevole da parte dell’Unione Europea aveva lasciato presagire il peggio, ma la determinazione del Cavallino Rampante ha avuto la meglio: dopo un lungo iter legale, Ferrari ha ottenuto la piena titolarità del nome, consolidando il legame tra la sua storia e il futuro.
La scelta dell’Islanda come sede per il deposito del marchio “849 Testarossa” è tutt’altro che casuale. L’isola, strategicamente situata tra Europa e Nord America, rappresenta un territorio ideale per rafforzare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e prevenire possibili controversie a livello internazionale. Questa mossa sottolinea la volontà di Ferrari di non lasciare nulla al caso, proteggendo i propri asset storici con la massima attenzione e lungimiranza.
Motore potentissimo
A rendere ancora più intrigante questa operazione è l’introduzione del numero “849” accanto al nome Testarossa. La tradizione della casa di Maranello vuole che le numerazioni associate ai modelli celino indizi sulle caratteristiche tecniche delle vetture. In questo caso, gli osservatori più attenti ipotizzano che la cifra possa riferirsi alla potenza di una futura supercar: 849 cavalli, un valore che proietterebbe la nuova Testarossa nell’olimpo delle prestazioni, accanto alle creazioni più esclusive del marchio. Alcuni esperti suggeriscono che la piattaforma tecnica di partenza potrebbe essere quella della recente 12Cilindri o della più compatta e tecnologica 296 GTB, entrambe simbolo dell’innovazione e della tradizione sportiva di Ferrari.
Il fascino della Testarossa affonda le radici negli anni Ottanta, quando il modello debuttò nel 1984 conquistando il pubblico con il suo design rivoluzionario e le iconiche prese d’aria laterali. Dotata di un motore boxer a dodici cilindri, la Testarossa divenne subito un simbolo di potenza e stile, ispirando numerose versioni speciali. Tra queste spicca la straordinaria Koenig Specials Testarossa, capace di erogare fino a 1.000 cavalli, un vero e proprio manifesto dell’estremizzazione tecnica e stilistica.
Massima riservatezza
Al momento, Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, mantiene il massimo riserbo su eventuali progetti concreti legati al nuovo marchio “849 Testarossa”. Tuttavia, il recente orientamento dell’azienda a reinterpretare nomi storici in chiave moderna – come dimostrato dal ritorno di modelli leggendari quali la 288 GTO, la 599 GTO e la Daytona SP3 – lascia presagire che una rinascita della Testarossa non sia poi così lontana. L’operazione di tutela del nome, quindi, non sarebbe solo un gesto simbolico, ma potrebbe preludere all’arrivo di una nuova icona pronta a raccogliere l’eredità di un passato glorioso.
In attesa di comunicazioni ufficiali, la registrazione del marchio “849 Testarossa” conferma la strategia di Ferrari di preservare e valorizzare il proprio patrimonio storico. Una scelta che alimenta l’immaginario collettivo degli appassionati, sempre in attesa di nuove emozioni e di un possibile ritorno di una delle supercar più amate di sempre. Se la leggenda della Testarossa dovesse davvero rinascere, il mondo dell’automobile si preparerebbe ad accogliere una nuova stella destinata a brillare nel firmamento delle auto da sogno.
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