Ferrari si riappropria del marchio Testarossa dopo una battaglia legale
La Corte di Giustizia UE restituisce a Ferrari il pieno diritto sul marchio Testarossa, ribaltando la decisione Euipo. Ecco i dettagli
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Ferrari ha ottenuto una significativa vittoria legale, riconquistando i pieni diritti sul nome Testarossa. La decisione è stata sancita dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha ribaltato un precedente verdetto emesso dall’Euipo (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale), ponendo fine a una lunga disputa legale.
Un contenzioso con un azienda di modellini
Il contenzioso era iniziato quando Kurt Hesse, imprenditore tedesco e proprietario dell’azienda di modellini Autec, aveva registrato il marchio Testarossa a proprio nome, supportato successivamente da una sentenza favorevole di un tribunale di Düsseldorf. Nel 2017, l’Euipo aveva dichiarato decaduto il marchio Ferrari, sostenendo che la casa automobilistica non lo avesse utilizzato per i prodotti registrati durante il periodo 2010-2015. Tuttavia, questa interpretazione è stata smentita dalla recente sentenza europea.
I giudici della Corte di Giustizia hanno riconosciuto che la commercializzazione di vetture usate Testarossa attraverso la rete di concessionari autorizzati costituisce un utilizzo valido del marchio. La Corte ha stabilito che anche la vendita di auto di seconda mano, effettuata con il consenso del titolare, contribuisce a mantenere la funzione distintiva del marchio. Questo principio è stato esteso anche ai componenti di ricambio, agli accessori e ai modellini, evidenziando che Ferrari ha continuato a esercitare un controllo autorizzativo attraverso la propria rete di distribuzione.
Un modello epico
La Testarossa, prodotta dal 1984 al 1996, è una delle vetture più iconiche della storia automobilistica, simbolo di lusso e prestazioni negli anni ’80 e ’90. Nonostante la fine della produzione, il modello ha mantenuto una forte presenza nel mercato dell’usato, rafforzando ulteriormente il valore del marchio. La decisione della Corte di Giustizia ha quindi confermato che questo legame tra Ferrari e il nome Testarossa non si è mai interrotto, garantendo la continuità del marchio anche dopo la cessazione della produzione.
La sentenza rappresenta un importante riconoscimento per Ferrari, che riafferma così il suo ruolo di leader non solo nel settore automobilistico, ma anche nella tutela del proprio patrimonio industriale e culturale. I diritti marchio rivestono infatti un valore fondamentale per la casa di Maranello, che considera i propri simboli storici come un elemento distintivo e strategico.
Possibile ricorso
Nonostante la vittoria, la battaglia legale potrebbe non essere del tutto conclusa. Le parti coinvolte hanno ancora la possibilità di presentare ricorso entro due mesi e dieci giorni dalla notifica della sentenza, limitatamente a questioni di diritto e previa approvazione di una procedura di ammissione. Tuttavia, la decisione della Corte di Giustizia rappresenta già un traguardo significativo per Ferrari, consolidando la sua posizione di eccellenza e la sua capacità di difendere i propri interessi.
Questa vicenda evidenzia quanto sia cruciale per le aziende proteggere i propri diritti marchio, specialmente quando si tratta di nomi e simboli che incarnano decenni di storia e innovazione. Per Ferrari, il nome Testarossa non è solo un riferimento a un modello leggendario, ma anche un elemento chiave della propria identità, un legame indissolubile con un passato glorioso e un simbolo di eccellenza per il futuro.
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