Cosa c'è di vero della partnership fra Ferrari e Leapmotor

Ferrari potrebbe collaborare con Leapmotor per piattaforme elettriche. Una partnership controversa che solleva interrogativi sul futuro del Cavallino

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 2 mag 2025
Cosa c'è di vero della partnership fra Ferrari e Leapmotor

Tradizione italiana e tecnologia cinese: un binomio che potrebbe presto ridefinire il panorama delle auto elettriche di lusso. Questo è lo scenario che si prospetta con le recenti indiscrezioni su una possibile collaborazione tra Ferrari, emblema del Made in Italy, e Leapmotor, azienda cinese specializzata in veicoli elettrici e parte del gruppo Stellantis. Una sinergia che, se confermata, potrebbe avere un impatto significativo sull’intero settore automotive.

Un aiuto per l’elettrico

Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, la storica casa di Maranello starebbe esplorando la possibilità di sviluppare una piattaforma elettrica in collaborazione con Leapmotor. Questo progetto arriverebbe in un momento cruciale per Ferrari, che si prepara a lanciare il suo primo modello completamente elettrico il prossimo ottobre, come parte di un piano ambizioso che prevede sei nuovi modelli entro il 2025. La notizia ha suscitato grande curiosità tra gli appassionati e gli addetti ai lavori, ma solleva anche interrogativi sul possibile equilibrio tra innovazione e tradizione.

L’incontro tra due mondi così diversi, quello della Ferrari e quello di Leapmotor, non è privo di complessità. Da un lato, Ferrari rappresenta da sempre l’eccellenza artigianale e prestazionale italiana, un simbolo riconosciuto a livello globale. Dall’altro, Leapmotor è nota per la sua specializzazione in veicoli elettrici destinati a segmenti di mercato più accessibili, come SUV, berline e city car, tra cui la T03, già disponibile anche in Italia. Questa differenza di posizionamento commerciale rende difficile immaginare come le due aziende potrebbero trarre vantaggio da una partnership così inedita.

Il Cavallino avrà la sua elettrica

Inoltre, Ferrari sta già lavorando autonomamente alla sua piattaforma elettrica, come dimostrerà il modello che verrà svelato il 9 ottobre. Tuttavia, alcune voci suggeriscono che una possibile area di collaborazione potrebbe riguardare le batterie, una componente cruciale per le auto elettriche. Anche in questo caso, però, Ferrari sembra avere già preso decisioni importanti, scegliendo i moduli batterie SK On di produzione coreana per alimentare i suoi modelli ibridi ed elettrici. Questo rende ancora più incerta la portata di una possibile cooperazione con Leapmotor.

A rendere ancora più intrigante questa vicenda è la notizia di una presunta visita del CEO di Ferrari, Benedetto Vigna, agli stabilimenti di Leapmotor in Cina. Entrambe le aziende mantengono un rigoroso riserbo sulla questione, alimentando speculazioni e ipotesi su trattative in corso. Questo silenzio contribuisce a mantenere alta l’attenzione del mercato e degli appassionati, che attendono con ansia ulteriori sviluppi.

Una collaborazione sulla carta proficua

Se una collaborazione sull’intera piattaforma sembra improbabile, resta comunque interessante immaginare come una partnership potrebbe aiutare Ferrari a integrare innovazioni tecnologiche senza compromettere la sua identità unica. Il Cavallino Rampante si trova di fronte a una sfida cruciale: abbracciare il futuro elettrico senza perdere quella tradizione che lo ha reso un’icona mondiale. Questo equilibrio tra innovazione e autenticità sarà determinante per il successo del marchio nel segmento delle auto elettriche di lusso.

Il futuro di Ferrari, con o senza il contributo della tecnologia cinese, si avvicina a grandi passi. La presentazione del primo modello completamente elettrico rappresenterà un momento storico per l’azienda e per il settore automotive in generale. Intanto, il mondo osserva con interesse e attende di scoprire se questa possibile collaborazione con Leapmotor si concretizzerà, aprendo nuovi scenari per l’industria delle quattro ruote.

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