I brand cinesi propongono soprattutto auto con motore 1.5 benzina: perché

Scopri come i motori 1.5 cinesi, tra efficienza e collaborazioni globali, stanno conquistando il mercato automobilistico mondiale

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 4 giu 2025
I brand cinesi propongono soprattutto auto con motore 1.5 benzina: perché

Efficienza, prestazioni bilanciate e vantaggi fiscali sono i tre pilastri che stanno trainando il successo dei motori 1.5 nel panorama dell’industria automobilistica cinese. Questi propulsori a benzina da 1.5 litri rappresentano oggi il cuore pulsante della produzione non elettrica, segnando un’evoluzione significativa per i produttori del Dragone.

Un motore per il mercato globale

Nel contesto del mercato globale auto, i costruttori cinesi hanno individuato nella cilindrata 1.5 una soluzione ideale per espandere la loro presenza, in particolare nei paesi del sud-est asiatico. Questa scelta strategica non è casuale: nelle regioni citate, i veicoli con motori fino a 1.5 litri beneficiano di dazi d’importazione ridotti al 5%, un vantaggio competitivo significativo rispetto al 20% applicato ai motori di cilindrata superiore.

La storia dei motori da 1.5 litri in Cina ha radici profonde. Circa quindici anni fa, la maggior parte di questi propulsori proveniva da Mitsubishi. Tuttavia, il panorama tecnologico è cambiato radicalmente. Attualmente, solo alcuni modelli, come la Forthing Friday e le EMC Quattro e Sette, mantengono questa eredità nipponica. Il resto del settore ha invece conosciuto una trasformazione tecnologica senza precedenti.

Una partnership fondamentale

Oggi, una quota significativa della produzione di auto cinesi è nelle mani di Acteco, una joint venture tra il colosso cinese Chery e l’austriaca AVL. Questa partnership domina il mercato, fornendo motori a modelli come la Jaecoo 7 ibrida plug-in e le DR 3.0, 5.0, 6.0 e 7.0. La collaborazione tra Chery e AVL rappresenta un esempio lampante di come le collaborazioni automobilistiche possano guidare l’innovazione e la competitività.

Non mancano, tuttavia, produttori che hanno scelto di sviluppare internamente i propri propulsori. BYD, ad esempio, progetta autonomamente i motori per i suoi modelli ibridi plug-in, dimostrando una capacità di innovazione autonoma. MG, invece, ha stretto una collaborazione con General Motors per sviluppare le proprie soluzioni tecnologiche. Di particolare interesse è anche la sinergia tra Geely e Volvo, che ha portato alla creazione di motori 1.5 utilizzati su modelli come Lynk & Co 01 e 08.

Non è esclusiva cinese

Questa tendenza non è esclusiva dell’industria cinese. Anche marchi giapponesi ed europei, come Toyota, Honda e il Gruppo Volkswagen, adottano motori di questa cilindrata. Tuttavia, il loro utilizzo è meno diffuso rispetto ai produttori cinesi, che hanno saputo sfruttare al meglio le opportunità offerte da questa configurazione.

Il successo dei motori 1.5 è una testimonianza dell’abilità dell’industria automobilistica cinese di combinare innovazione tecnologica e intelligenza commerciale. Grazie a una strategia ben pianificata, i produttori cinesi stanno conquistando progressivamente quote di mercato a livello internazionale. La capacità di adattarsi a mercati diversi e di sfruttare le sinergie tra aziende dimostra una visione strategica che merita attenzione.

In conclusione, la crescente popolarità della cilindrata 1.5 riflette non solo un trend tecnologico, ma anche un’astuta comprensione delle dinamiche economiche globali. Con una combinazione di sviluppo interno e collaborazioni automobilistiche, i marchi cinesi stanno rafforzando la loro posizione nel mercato globale auto, offrendo prodotti competitivi e adattabili a un’ampia varietà di contesti.

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