BMW annuncia aumenti di prezzo per fronteggiare i dazi USA
Dal 1 luglio 2025, BMW alzerà i prezzi per i modelli MY26 negli USA. Incrementi medi dell'1,9%, con rincari fino a 2.500 dollari per alcuni modelli.
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BMW ha annunciato un significativo rialzo dei prezzi negli Stati Uniti a partire dal 1° luglio 2025. Gli aumenti interesseranno gran parte della gamma dei modelli MY26, con una crescita media dell’1,9%. Tuttavia, i veicoli elettrici non saranno coinvolti in questa ondata di rincari, in linea con una strategia che sembra voler preservare la competitività in un segmento in rapida espansione.
Come saranno le variazioni di prezzo
Le variazioni di prezzo più consistenti riguarderanno i SUV di fascia alta, con i modelli ad alte prestazioni X5 M e X6 M che subiranno un aumento di 2.500 dollari. Anche le sportive come la Serie 4 Coupé e la Z4 non saranno risparmiate, con incrementi rispettivamente di 1.100 dollari. È interessante notare che la produzione della Z4 è stata recentemente estesa fino al 2026, contrariamente a quanto inizialmente previsto, quando la chiusura era programmata per il 2025.
Tra le berline, la BMW M3 Competition del 2026 vedrà il suo prezzo base salire a 83.775 dollari, con un incremento di 1.700 dollari rispetto al listino attuale. La versione standard della M3, invece, partirà da 79.575 dollari. Nonostante i rincari generalizzati, alcuni modelli manterranno i prezzi invariati, tra cui l’intera gamma di veicoli elettrici, la M2 e la Serie 2. Va però sottolineato che questi veicoli avevano già subito aumenti significativi nell’aprile 2023, con rincari fino a 2.750 dollari.
La spinta a fronteggiare le variazioni del mercato
Gli esperti del settore ipotizzano che la decisione di BMW sia influenzata da una combinazione di fattori economici globali. Tra questi, i dazi doganali introdotti durante l’amministrazione Trump avrebbero inciso notevolmente sui costi di produzione e distribuzione, contribuendo all’attuale necessità di adeguare i listini. La scelta di escludere i veicoli elettrici dagli aumenti potrebbe invece riflettere una strategia volta a rafforzare la presenza del marchio in un mercato in forte crescita.
Rimane incerto se questa politica di rialzo dei prezzi sarà limitata al mercato statunitense o se verrà estesa anche all’Europa. Gli appassionati europei sperano che il Vecchio Continente venga risparmiato, ma le dinamiche del mercato globale e l’aumento dei costi di materie prime e logistica rendono difficile fare previsioni precise. In ogni caso, questa mossa si inserisce in un trend più ampio che coinvolge l’intero settore automobilistico, dove molti produttori stanno aumentando i prezzi per compensare l’incremento dei costi operativi e per conformarsi a normative sempre più stringenti.
I dubbi dei clienti
Per i consumatori, l’aumento dei prezzi potrebbe rappresentare un motivo per riflettere con maggiore attenzione sulle opzioni disponibili sul mercato. Mentre i modelli come la Serie 4 Coupé, la Z4, la M3 Competition e i SUV X5 M e X6 M vedranno lievitare i listini, la gamma di veicoli elettrici potrebbe guadagnare ulteriore attrattiva grazie alla stabilità dei prezzi e agli incentivi disponibili in molti mercati.
Con questa decisione, BMW sembra voler bilanciare l’aumento dei costi con la necessità di rimanere competitiva in un panorama automobilistico in continua evoluzione. Resta da vedere come il mercato reagirà a questi cambiamenti e se altre case automobilistiche seguiranno un percorso simile nei prossimi anni.
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