Home Car Sharing Mobilità digitale: da BMW a Waze, le nuove frontiere [Video]

Mobilità digitale: da BMW a Waze, le nuove frontiere [Video]

I servizi digitali integrati delle nuove joint venture BMW-Daimler e il ruolo sociale del programma di Waze per i cittadini connessi. Gli interventi durante la Milano Digital Week

Tra i numerosi incontri e conferenze tenuti durante la Milano Digital Week, segnaliamo il panel del 15 marzo dal titolo “E-mobility: Il futuro della mobilità tra sostenibilità e soluzioni innovative“, perché riguarda direttamente il settore automobilistico. Ad illustrare la trasformazione in atto verso la mobilità digitale sono intervenuti i rappresentanti di due entità di primo piano del settore: BMW e Waze. Elettrificazione e servizi per la digitalizzazione in auto hanno caratterizzato il discorso di Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di BMW Italia. Il nuovo ruolo sociale di Waze e il suo programma CCP come supporto nelle situazioni di crisi sono al centro dell’intervento di Dario Mancini, country manager di Waze Italia.

 

BMW, un ecosistema di servizi integrati

Il presidente e amministratore delegato di BMW Italia, Sergio Solero, è intervenuto alla Milano Digital Week tracciando la trasformazione del gruppo tedesco da costruttore puro a fornitore di servizi per la mobilità. “Come annunciato nel 2016 a BMW Next per il centenario della casa, BMW si vuole trasformare da azienda puramente automobilistica e motociclistica ad azienda di mobilità. Creare un’offerta di servizi premium per la mobilità sostenibile. Siamo stati fra i primi tra le aziende storiche a sperimentare l’elettrificazione, addirittura alle Olimpiadi di Monaco del 1972, quando una nostra auto elettrica aprì la maratona. Passando ai giorni nostri, dal 2013 quando abbiamo introdotto la i3, abbiamo raddoppiato il range chilometrico. Dallo scorso anno il Gruppo BMW è leader al mondo: abbiamo consegnato oltre 140.000 automobili elettrificate (fra elettriche e ibride plug-in) con una quota di mercato del 9%. In Italia abbiamo il 25% di quota di mercato“.

La digitalizzazione è il cuore dei servizi moderni e futuri per la mobilità. Solero ha riassunto ai nostri microfoni (intervista nel video in alto) la strategia del Gruppo BMW, partendo dalla recente fusione della società di car sharing Drive Now con Car2Go di Daimler e il lancio di cinque nuove join venture: Reach Now per servizi multimodali, Charge Now per la ricarica, Free Now per il servizio taxi, Park Now per il parcheggio e Share Now per il car-sharing. “La joint venture tra i gruppi Daimler e BMW non parla solo di car sharing ma di servizi per la mobilità urbana e quindi lavorerà a 360 gradi su varie verticali: parcheggio digitalizzato, ricarica digitalizzata, anche il ride hailing. Quindi tutti quei servizi dove si vuole essere trasportati senza guidare. Il grande vantaggio è una capillarità maggiore dei servizi stessi, fino ad arrivare ad offrire ad una persona che vuole andare dal punto A al punto B, anche non necessariamente in ambito urbano, un intero ecosistema di servizi integrati“.

 

Mobilità digitale: Waze e CPP, al servizio della società


Chi non conosce Waze? E’ molto più di un’app per la navigazione. Il suo punto di forza, ciò che la distingue dalle altre, è la propria community di utenti, i “wazers”. Sono loro a generare in tempo reale informazioni e dati sul traffico e sulle condizioni stradali, segnalando incidenti, autovelox, ingorghi, strade chiuse e pericoli in carreggiata. Ad essi si aggiungono oltre 360mila map editors che aggiornano quotidianamente le mappe. I 700 traduttori redigono le indicazioni stradali in 50 lingue.

Ma dal 2014 Waze è andata oltre. Ha infatti inaugurato il Connected Citizen Program (CCP), basato su smart mobility e scambio bidirezionale e gratuito di dati. Questo programma si appoggia a 900 partner globali, incluse istituzioni nazionali e locali, aziende di trasporto, servizi di emergenza e primo soccorso. Waze e CCP svolgono anche un ruolo sociale come supporto nelle situazioni di crisi. Negli Stati Uniti ad esempio, quando nell’estate del 2017 l’uragano Harvey si è abbattuto su Texas e Louisiana, Waze ha collaborato con le autorità cittadine di Houston per aggiornare e inserire sulla mappa i distributori di carburante funzionanti e i centri di raccolta ed emergenza più vicini.

In Italia, in Lombardia, Waze è entrata nelle centrali operative della AREU, l’azienda regionale di emergenza e urgenza, con l’obiettivo di ridurre i tempi d’intervento dei mezzi di soccorso. Nel 2018 a Roma, in occasione del gran premio di Formula E disputato sulle strade intorno all’EUR, il programma ha aggiornato le mappe con tutte le chiusure stradali di quei giorni. A Genova, poco dopo il crollo del ponte Morandi e le immediate chiusure stradali, la comunità si è attivata in tempo reale per comunicare in pochi minuti i percorsi alternativi. Dario Mancini, country manager di Waze Italia, ha riepilogato per noi il funzionamento di questo programma nel video qui sopra.

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