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Multe stradali: conta solo incassare denaro

I dati aggiornati al 2017 sulle contravvenzioni effettuate dalle forze dell’ordine nei grandi comuni vedono uno straripante dominio nelle categorie che portano i maggiori incassi. I sindaci puntano su divieto di sosta ed autovelox

Scopriamo l’acqua calda? Ma sì, scopriamola. Le multe stradali sono sempre più spesso un’arma di tassazione occulta di massa, un mezzo per riempire casse pubbliche che si svuotano con velocità prossima a quella della luce; un bancomat che nessun codice riesce a proteggere da questi prelievi forzati; uno strumento che usa l’evoluzione tecnologica in modo perverso, un tappo per buchi di bilancio che somigliano alle buche di certe grandi città.

Appunto, le grandi città: i soggetti maggiormente colpevoli di questa situazione. Le amministrazioni dei comuni capoluogo di provincia o area metropolitana, territori monitorati dalla rilevazione annuale compiuta da Istat e ACI sugli incidenti stradali e le contravvenzioni comminate dalle forze dell’ordine relativamente alla circolazione dei veicoli: Polizia stradale, Carabinieri e Polizia locale.

Multe stradali, il bancomat dei comuni

La premessa d’obbligo va fatta: il Codice della strada va rispettato e si deve guidare in modo prudente, altrimenti si mettono in pericolo se stessi e gli altri. Ma la funzione di controllo da parte delle autorità deve essere sempre esercitata con l’ottica della prevenzione dei pericoli. E l’unico modo efficace è la presenza costante e ben visibile delle pattuglie sulle strade. Piazzare le macchinette seminascoste invece non evita alcun pericolo, se non quello del commissariamento dei comuni in dissesto finanziario. Facciamoci quindi del male e leggiamo i dati sulle multe stradali aggiornati alla fine del 2017.

Alla favola dei controlli eseguiti per tutelare la sicurezza stradale non ci crede più nessuno. Se così fosse, si vedrebbero infinitamente più pattuglie in giro. Ma le pattuglie costano, invece le multe elettroniche sono una sicura fonte d’incasso. Ogni colpo, un centro. Soprattutto quando la posizione di autovelox e compagnia è scelta con cura.

E’ sufficiente piazzare la telecamera fissa in un punto veloce, non necessariamente pericoloso, solo veloce; collocare gli obbligatori cartelli di avviso in modo ambiguo o poco visibile (o addirittura evitare di metterli, tanto le leggi valgono solo per i cittadini-bancomat); stabilire un limite di velocità artificiosamente basso in relazione alla strada e il gioco è fatto: milioni di euro in abbondanza. Perché altrimenti come si spiegano i dati sulle multe stradali nei grandi comuni che vedete qui sotto?

 

La classifica delle multe stradali 2017

Abbiamo evidenziato le 10 multe più frequenti per violazioni al Codice della strada, sanzionate dalle forze dell’ordine nei comuni capoluogo di provincia o città metropolitana. Chi usa sistematicamente l’autovelox? Polizia stradale e Polizia locale. La prima prevalentemente sulle strade extraurbane, la seconda nei centri abitati. I Carabinieri svolgono invece funzioni un po’ diverse e utilizzano meno le apparecchiature di rilevamento della velocità. Sono anche molto minori in numero le multe in questa statistica perché l’Arma opera i controlli stradali prevalentemente nei comuni di minori dimensioni, privi di commissariati e questure. La Polizia di Stato invece ha una struttura concentrata sulle città più grandi.

Multe stradali

Osserviamo le multe per eccesso di velocità. Burocraticamente, sono raccolte sotto la violazione dell’articolo 142, catalogate come “Superamento dei limiti di velocità”. E’ qui che c’è l’autovelox (intendiamo con questo nome tutti i tipi di apparecchi). Allora vediamo che la Polizia Stradale ha questa contravvenzione al primo posto della classifica con 797.658 verbali. Ad abissale distanza la seconda causa, molto generica, “Circolazione e comportamento sulle autostrade e strade extraurbane principali”, articoli 175 e 176: 154.698 multe. Al terzo posto una violazione che fotografa un fenomeno sempre più preoccupante: la revisione dei veicoli, articoli 80 e 176 comma 18: 109.413 multe. Di poco superiore ad un’altra violazione che ormai fa cadere le braccia, dopo 30 anni di obbligo: le cinture di sicurezza e i seggiolini, 108.274.

Multe stradali

E la Polizia locale, cioè i vigili urbani, come si chiamavano una volta? Al numero 1 irraggiungibile troviamo il divieto di sosta, articoli 157-158: quasi 3,2 milioni di multe. Sono le più comode: veicolo fermo, proprietario lontano, soldi facili. E in questo dato va incluso l’altro “braccio armato” dei sindaci famelici: gli ausiliari della sosta; non sono agenti di polizia ma i verbali rientrano sempre nella competenza dei vigili. Al secondo posto troviamo l’eccesso di velocità, poco oltre i 2 milioni di multe. Autovelox in massa.

 

Autovelox e telecamere: i finanziatori dei grandi comuni

Al terzo posto nella classifica delle multe della Polizia locale troviamo l’articolo 146, “Inosservanza della segnaletica orizzontale e semaforica”. Si deve leggere tra le righe del burocratese, la traduzione è: “telecamere ai semafori“. Nessuna scusante per chi passa col rosso, ma la telecamera senza agente che ferma subito il trasgressore non impedisce l’azione pericolosa. Prima che gli arrivi il verbale, dopo tre mesi, chissà quanti altri incroci avrà potuto “bucare”, quanti incidenti provocare. Guardate poi che distanza abissale c’è con le altre categorie di multe, cioè quelle che implicano l’effettiva azione degli agenti in strada.

Osservate invece la tabella sui Carabinieri. Dove si trova l’articolo 142? Non c’è perché è al 21° posto, solo 1.107 multe. L’Arma invece agisce soprattutto in servizi di pattugliamento classico, in movimento (lo fa anche la Stradale), e si concentra su controlli verso pericoli potenzialmente ben maggiori: revisione, assicurazione, cinture, telefonini.

Multe stradali

Invece i sindaci badano al sodo, anzi al soldo: è ormai un segreto di Pulcinella che in certi grandi comuni i vigili vengono forzatamente tenuti fermi nei comandi per compilare la grande massa dei verbali provenienti dagli autovelox, invece di farli scendere in strada a fare il lavoro per cui sono stati assunti e addestrati. Non ci credete? Soffermatevi sulle multe legate all’articolo 141 del Codice della strada: “Velocità non moderata in relazione a caratteristiche strada, meteo e traffico”. E’ cosa diversa dall’eccesso di velocità. Se uno va a 50 Km/h quando nevica o in una strada molto stretta senza marciapiedi ma piena di pedoni (ce ne sono un’infinità), sta guidando in modo pericoloso anche se rispetta il limite. Può quindi venire sanzionato.

Ma queste multe non si possono comminare tramite macchinetta; ci vuole l’intervento diretto dell’agente in strada al quale spetta la valutazione del pericolo. Un’azione che spesso implica anche l’inseguimento vero e proprio. Ora, la Polizia stradale ha eseguito 48.328 multe per questo motivo, ottava posizione in classifica. I Carabinieri 24.304, al sesto posto.  E i vigili dei comuni, in numero assoluto infinitamente di più degli altri agenti, oltretutto in servizio prevalentemente su strade a velocità medio-bassa? Solo 35.535 multe, ottavo posto. Meno della PS. Contro 2 milioni di multe da autovolox. Non serve andare oltre.

 

Multe stradali: alcool e droga, i controlli dimenticati

Noi non abbiamo niente contro la Polizia locale. I vigili urbani sono agenti che fanno il loro lavoro, spesso in condizioni molto difficili e con stipendi modesti in rapporto ai pericoli che corrono. I veri colpevoli, assolutamente imperdonabili, sono i sindaci e gli assessori (ben assecondati dai direttori generali dei comuni) che vanno contro lo spirito che dovrebbe guidare la loro azione, per i quali sono stati eletti e vengono profumatamente pagati: amministrare correttamente. Cosa invece accade lo abbiamo visto. Lo fanno per la sicurezza? Bugia, colossale bugia. Osservate il documento allegato in fondo a questo articolo, l’elenco completo delle multe stradali 2017 delle tre forze dell’ordine nei grandi comuni. Guardate quante sono le contravvenzioni effettuate dalla Polizia locale per guida in stato di ebbrezza alcolica (articolo 186); ancora peggio, quelle per guida sotto l’influenza di sostanza stupefacenti (articolo 187), cioè droga. In confronto a quelle di Stradale e Carabinieri sono assolutamente ridicole. Su violazioni tra le più gravi in assoluto, basta leggere le cronache.

Per effettuare controlli efficaci di questo tipo ci vogliono uomini e attrezzature. Quindi denaro. Come quello che i comuni incassano a valanga dalle multe. E che dovrebbero per legge impiegare almeno al 50% proprio per finanziare la sicurezza. Ma fateci il piacere.

 

Multe stradali: confronto tra le forze dell’ordine

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