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Arabia Saudita: da oggi le donne possono guidare

Oggi entra in vigore il provvedimento che fa decadere il divieto di guida alle donne atteso da anni.

Dopo la consegna delle prime patenti di guida avvenuta ai primi di giugno, è finalmente scattata l’ora X: da oggi, 24 giugno, le donne possono guidare in Arabia Saudita. Un momento storico, sancito dall’entrata in vigore dell’abolizione del divieto di guida annunciato a settembre 2017 da Re Salman, il sovrano dell’Arabia Saudita. Il provvedimento fa parte di un ampio piano di riforme economiche e sociali volute dal principe ereditario Mohammed bin Salman, anche se resta molta strada da fare dal punto di vista dei diritti umani.

Ad esempio, le donne non possono pregare insieme agli uomini e possono riunirsi solo in luoghi dedicati esclusivamente a loro. Il divieto di guidare era stato introdotto nel 1990 attraverso una sentenza (fatwa) emessa dall’autorità religiosa wahhabita più influente in Arabia Saudita, poi recepita anche dal governo. Il divieto di guida alle donne era diventato emblematico a livello mondiale sulle restrizioni dei diritti che subiscono in Arabia Saudita, fino a ieri l’unico Paese al mondo dove non potevano guidare. Secondo le stime del governo saudita, saranno oltre 2mila, le donne che hanno ricevuto la patente in queste settimane.

Arabia Saudita: consegnata la patente di guida alle prime 10 donne

Arabia Saudita Patente Donne

Aggiornamento 5 giugno: l’Arabia Saudita ha emesso oggi le prime patenti per le donne, in vista dell’abolizione del divieto di guida prevista per il 24 giugno. Una decisione storica che anticipa la rimozione dell’assurdo divieto per le donne di guidare, oltre ad essere la prima di una serie di riforme sociali avviate negli ultimi anni, tra le quali il permesso alle donne di diventare imprenditrici anche senza il consenso del marito o del padre, oltre alla possibilità di fare le investigatrici e di entrare allo stadio.

Tahani Aldosemani e Esraa Albuti, sono i nomi delle due donne che per prime hanno convertito le loro patenti internazionali in quella saudita, mostrata orgogliosamente alle telecamere. Purtroppo, nonostante le parziali aperture, Aziza Yousef, Eman al Nafjan e Loujain Al Hatloun, che per anni si sono battute per estendere il diritto alla guida anche alle donne, non possono fare altrettanto perché in carcere con l’accusa di tradimento.

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